Monumenti celebrativi postunitari (1865-1882) |
|
Con l'annessione della Toscana al Regno d'Italia (1860) e con la successiva designazione di Firenze a Capitale (1865-1871), la città si andò popolando di memorie (sotto forma di monumenti come di più semplici epigrafi), a richiamare fatti e personaggi rappresentativi della stagione risorgimentale. Qui, come in tutta l'Italia, deputazioni e comitati operarono alacremente per celebrare o qualche illustre patriota o qualche grande del passato, la cui opera si andava rileggendo in funzione del contributo dato alla creazione della Nazione. L'intera storia, in effetti, si andava rifondando e, agli occhi di molti, sempre più passava attraverso le gesta dei singoli - eroi, politici, scienziati, poeti e artisti - ai quali pareva doveroso rendere omaggio attraverso la presenza fisica di un monumento, perché il loro esempio rimanesse ben impresso negli occhi e nel cuore di tutti. Nel corso della prima metà dell'Ottocento l'esperienza maturata con il progetto di ornare le nicchie del loggiato degli Uffizi con statue dedicate ai "Grandi Toscani" (il primo gruppo collocato nel 1842) aveva dato modo di mettere a punto un percorso che i comitati sorti successivamente avrebbero continuato a seguire: il ricorso alla sottoscrizione pubblica per il reperimento delle risorse economiche, la chiamata in causa di commissioni formate da personalità di alto rilievo per stabilire il nome del personaggio da ritrarre e l'artista a cui affidare i lavori, la donazione dell'opera - al termine dell'impresa e tramite atto pubblico - da parte del comitato promotore al Comune di Firenze, perché si facesse carico del suo corretto mantenimento nel tempo. L'itinerario proposto rimanda ai monumenti più rappresentativi realizzati tra il 1890 (inaugurazione dei monumenti a Garibaldi, a Manin e a Vittorio Emanuele II) e il 1902 (monumento ai Caduti di Mentana e Monterotondo), con la possibilità di scaricare ulteriori materiali prodotti dai corsisti partecipanti al Master in Conservazione e Restauro tenutosi presso l'Associazione per l'Arte e il Restauro Palazzo Spinelli nel 2014. Tali materiali si presentano ovviamente in sintonia con gli obiettivi del Master (che sono quelli di fornire competenze utili a rilevare lo stato di conservazione di un bene, descriverne il degrado, individuarne le cause e predisporre efficaci progetti di manutenzione e restauro) e si configurano sotto forma di "schede conservative e di rilevazione tecnica". Il lavoro, coordinato da Claudio Paolini, ha previsto una prima fase di ricerche storiche (per lo più condotte negli archivi cittadini comunque privilegiando documentazione che avesse valore di fonte) anche per ricostruire le vicende conservative dei monumenti nel tempo. Ne è emerso uno straordinario e variato materiale che peraltro consente di chiarire molti aspetti non valutati nella scarna letteratura sull'argomento. Il lavoro è poi proseguito con sopralluoghi, campagne fotografiche, interviste a restauratori e direttori di lavori che negli ultimi tempi sono stati coinvolti in interventi conservativi sui monumenti, tutti di proprietà del Comune di Firenze. Le schede infine redatte e qui proposte hanno tenuto conto dei modelli proposti nel settore della rilevazione conservativa dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, e del relativo lessico normalizzato. L'augurio è che, al di là dell'intento formativo perseguito dall'esercitazione, il materiale raccolto possa essere di ausilio a futuri e auspicati cantieri di restauro tesi alla salvaguardia di questo insieme, di grande valore storico e di forte carica simbolica. Hanno partecipato al progetto e redatto le schede: Agnese Amore, Caterina Carrozzo, Chiara Caruso, Deborah D'Angelo, Elena De Luca, Carmine De Michelis, Marco Donadei, Mélanie Garland, Caterina Guerrieri, Valeria Lozzi, Marco Pischedda, Alessandra Rezzadore, Marcella Ria, Marcela Andrea Rivera Torres, Greta Serra, Pablo Valle. Allo stesso gruppo di lavoro si deve la definizione di questo percorso in città, unitamente all'altro proposto, relativo al periodo 1890-1902 (al quale si rimanda, anche per ulteriori approfondimenti sul tema). Si ringraziano, per il prezioso contributo apportato al progetto: Carlo Francini (Ufficio Unesco del Comune di Firenze), Fabio Mannucci (Restauri Artistici Monumentali), Elisabetta Nardinocchi (Fondazione H.P. Horne), Louis Dante Pierelli (Nike Restauro Opere d'Arte), Gabriella Tonini( Nike Restauro Opere d'Arte), Daniela Valentini (Restauro e Conservazione di Opere d'Arte). ...chiudi approfondimento |
|