Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Via de' Tornabuoni 13 |
Denominazione |
Palazzina |
Altre denominazioni |
Pensione Svizzera, albergo Suisse, albergo Londres et Suisse, Albergotto Hotel, Hotel Isabella. |
Affacci |
via della Vigna Nuova |
Proprietà |
Martelli. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Rossini Gioacchino, Verdi Giuseppe, Donizetti Gaetano, Meyerbeer Giacomo, Gounod Charles, Alexander Esther Frances, Alexander Francis, Eliot George (Mary Ann Evans, d.), Dostoevskij Fėdor Michajlovic. |
Note storiche |
L'edificio presenta il prospetto su via de' Tornabuoni organizzato su cinque assi per quattro piani, privo di elementi architettonici di rilievo e frutto di successivi interventi di ampliamento e riconfigurazione attuati tra Ottocento e Novecento. Sul lato di via della Vigna Nuova (dove la profonditą del fabbricato e di ben otto assi) permane tuttavia un'ampia porzione ritagliata sulla superficie intonacata con conci di pietra e segnata da un ampio arco ribassato, memoria delle antiche preesistenze dell'area. A queste scarne annotazioni possono tuttavia essere aggiunte indicazioni storiche di rilevante interesse. La palazzina č infatti nota per essere stato nell'Ottocento sede dell'Albergo Suisse (anche Londres et Suisse), prediletto dai musicisti che a Firenze venivano per le opere eseguite al Teatro della Pergola, almeno stando alla lunga lista di ospiti che qui furono accolti nel periodo: Rossini, Verdi, Donizetti, Meyerbeer, Gounod. Al lą di tale comunitą l'albergo fu comunque anche tra i pił apprezzati dagli stranieri, a partire dal pittore e collezionista americano Francis Alexander e da sua figlia, la scrittrice e disegnatrice Esther Frances Alexander, che qui presero stanza negli anni cinquanta dell'Ottocento. L'epigrafe che ora segna l'edificio di lato all'ingresso ricorda invece un'altra presenza internazionale, quella della scrittrice inglese George Eliot (Mary Ann Evans), "autrice della fiorentina Romola e di altri celebri romanzi", che qui, nel 1860, trascorse uno dei suoi primi soggiorni nella cittą. Dal libro dei soci del Gabinetto Scientifico letterario G.P. Vieusseux risulta inoltre qui alloggiato nell'agosto del 1862 il grande scrittore russo Fėdor Michajlovic Dostoevskij. Tornato ad essere abitazione privata dei Martelli, dopo la seconda guerra mondiale (quando la famiglia scelse come residenza la casa di campagna) ha ripreso ad ospitare una struttura ricettiva (Albergotto Hotel poi Hotel Isabella). Nell'estate del 2020 i prospetti sono stati chiusi da ponteggi a sbalzo per il restauro delle facciate. |
Bibliografia
dettaglio |
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 189; Invernizi 2007, II, p. 555, n. 500; Paolini 2013, p. 35, 53-54. |
Approfondimenti |
Alessandra Marino, Claudio Paolini, Via de' Tornabuoni. I palazzi, Firenze, Polistampa 2014, pp. 66-67. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
11/02/2009 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
albergo, lapide, comunitą straniera (americano, inglese, russo). |
Localizzazione |
|
|