Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via de' Pandolfini 18 |
Denominazione |
Palazzo Rittafé |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via delle Seggiole |
Proprietà |
Bastai (Bastari) Rittafé, Niccolini, Libri, Galli Tassi, Ospedali Toscani, Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Galli Tassi Angiolo. |
Note storiche |
Il palazzo, secondo quanto riportato dalla letteratura consultata, fu eretto dai Bastai Rittafé e fu verso la metà del Quattrocento di proprietà dei Niccolini e quindi un secolo dopo dei Libri (Palazzi 1972). Sicuramente nella prima metà del Settecento era stato unito alle proprietà dei Galli Tassi che abitavano l'omonimo palazzo al n. 20: lo documenta un cabreo del 1753 pubblicato da Gian Luigi Maffei (1990) che ne mostra una veduta assonometrica su ambedue i fronti, e che mostra quello su via de' Pandolfini organizzato su tre piani per tre assi, con il portone centrale affiancato da due piccole finestre. Ancora come proprietà Galli Tassi appare in una serie di piante, prospetti e sezioni databili alla metà dell'Ottocento (rese note da Piero Roselli 1985 e da Maffei 1990), che mostrano come nel frattempo fosse intervenuta la soprelevazione di un piano ma per due soli assi, dal lato del palazzo principale. Alla morte dell'ultimo membro di questo ramo della casata, Angiolo Galli Tassi (1792-1863), la casa passò per lascito ereditario agli Ospedali Toscani e quindi utilizzata negli anni di Firenze Capitale, dopo importanti interventi di trasformazione assieme al palazzo principale, come sede, in affitto, del Ministero dell'Agricoltura Industria e Commercio (si veda a via de' Pandolfini 20). Successivamente la proprietà fu frammentata fino a che questa porzione venne acquistata dal Comune di Firenze. Questo ne curò il restauro riportandola a una ideale forma tre quattrocentesca, estendendo l'ultimo piano ai tre assi. Nell'intervento (con ampie integrazioni e soprattutto con diffuse ricostruzioni) si unirono in realtà assieme elementi propri di fasi architettoniche diverse, con ampio uso di graffiti decorativi a fascia di disegno tardo quattrocentesco. A rendere ancora più plausibile la piacevole finzione, furono poi posizionati numerosi ferri da facciata, dagli erri ai ferri portabandiera, fino a inserire sulla cantonata una vistosa lumiera in ferro battuto, ben poco consona alle forme eleganti ma modeste documentate dal cabreo prima citato. Dal lato di via delle Seggiole permangono, sulle ampie superfici intonacate, per quanto integrati, due archi a sesto ribassato e un accesso più semplicemente architravato, a testimonianza delle antiche preesistenze. Attualmente il palazzo è sede della Ludoteca Musicale del Comune di Firenze. |
Bibliografia
dettaglio |
Palazzi 1972, p. 215, n. 419; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 26; Roselli 1985, pp. 66-67, n. 21; Maffei 1990, pp. 128-129; Cesati 2005, II, p. 448; Firenze 2005, p. 393; Paolini 2008, pp. 145-146, n. 218; Paolini 2009, pp. 215-216, n. 301. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 104184, 104185, 104186, 104187 (particolari della decorazione a graffito, 1980); 104188 (veduta d'insieme del prospetto, 1980); 104189, 104190, 104191, 104192 (particolari del prospetto, 1980). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Bastai Rittafé su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
18/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
08/09/2021 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Firenze Capitale, graffito, ferro da facciata, lumiera. |
Localizzazione |
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