Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Piazza d'Ognissanti 1 |
Denominazione |
Palazzo Giuntini |
Altre denominazioni |
Palazzo Poggeschi, albergo la Pace, Hotel Royal de la Paix, Grand Hotel, The St. Regis Firenze |
Affacci |
lungarno Amerigo Vespucci 10 |
Proprietà |
Giuntini, Popoleschi, Modena Passeri Poggeschi, Kraft, Starwood Hotels & Resortes, Marriott. |
Architetti - Ingegneri |
Brunelleschi Filippo, Francolini Felice, Del Noce Giuseppe, Bracci Egisto, Giusti Ugo, Baudille Domenico. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
De Matteis Ulisse, Giovannozzi Ezio. |
Uomini illustri |
Stanford Leland. |
Note storiche |
In questo luogo esisteva in antico un edificio della famiglia Giuntini, secondo Giorgio Vasari eretto su progetto di Filippo Brunelleschi, rimasto della proprietà della famiglia fino al Settecento, quando venne ceduto ai Popoleschi. Al momento dell'apertura dell'attuale lungarno e dell'urbanizzazione del nuovo quartiere delle Cascine l'immobile, che risultava di proprietà Modena Passeri Poggeschi, fu oggetto di un complesso intervento di riduzione e ristrutturazione (si vedano i molti disegni conservati presso l'Archivio storico del Comune di Firenze relativi alle procedure di esproprio curate dagli architetti Felice Francolini e Giuseppe Del Noce) su progetto dell'architetto Egisto Bracci (allora alle dipendenze di Giuseppe Del Noce), tanto da risultarne completamente stravolto, anche per il rialzamento del piano della piazza e delle vie limitrofe. L'edificio attuale è quindi da considerare una costruzione della seconda metà dell'Ottocento (1855 circa), fin dall'origine pensata come struttura alberghiera (si veda l'estensione del lato che guarda l'Arno, di ben undici assi) destinata all'elite internazionale e originariamente denominata Hotel Royal de la Paix. Nel 1897 la struttura passò sotto la guida dell'albergatore di origine svizzera Gérard Kraft (dal 1883 già proprietario del vicino Hotel d'Italie) che intraprese migliorie e ampliamenti (a questo periodo risale il quarto piano) e cambiò nome in Grand Hotel. Nel 1957, infine, l'albergo fu acquistato dalla Cigahotel e sottoposto a lungo restauro tra il 1974 e il 1986. Di rilievo, negli spazi interni, il giardino d'inverno, con un porticato su due lati e un ballatoio, coperto da un lucernario in ferro e vetrate in stile Art Déco, e un bel pavimento mosaicato, il tutto realizzato tra il 1922 e il 1923 su progetto dell'architetto Ugo Giusti con la collaborazione della bottega di Ulisse De Matteis per le vetrate (altre vetrate furono realizzate fra il 1925 e il 1927 da Ezio Giovannozzi, direttore artistico della stessa bottega De Matteis). E ancora il Salone delle feste, ispirato alla Sala Bianca di palazzo Pitti, con profusione di stucchi. In questo albergo morì nel 1870 il principe indiano Rajaram Chuttraputti marajah di Kolhapur (noto per essere stato secondo il rito braminico cremato alla confluenza di due fiumi, in questo caso l'Arno e il Mugnone, dove è ancora in sua memoria un monumento eretto nel 1874). Vi morì anche il giovane studente californiano Leland Stanford il 13 marzo 1884, in memoria del quale i genitori fondarono l'Università che porta il suo nome. A ricordare il fatto è sul lato del lungarno una memoria qui posta nel 1907 dai laureandi dell'Università. Tra gli ultimi mesi del 2010 e i primi del 2011 l'edificio è stato sottoposto a importanti lavori di manutenzione straordinaria (compresi gli interventi di ritinteggiatura delle facciate) su progetto e direzione dei lavori dell'ingegnere Domenico Baudille. Dal maggio 2011 l'albergo ha assunto la denominazione di The St. Regis Firenze. |
Bibliografia
dettaglio |
Illustratore (1911) 1910, p. 50; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 342; IV, 1978, p. 259; Salvadori Guidi 1996, p. 15, n. 16; Cesati 2005, II, p. 430; Cesati (Piazze) 2005, p. 151; Invernizi 2007, II, p. 569, n. 513. |
Approfondimenti |
Grand Hotel, in Firenze Elegante, Milano, The Artistic International Advertising Co. Editrice, 1898; Marco Dezzi Bardeschi, Bracci Egisto, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, XIII, 1971, ad vocem; Antonio Ugolini, Le vetrate artistiche a Firenze fra Ottocento e Novecento. Guida e itinerari, Edifir, 2002, p. 25; Silvia Ciappi, Vetro e vetrate a Firenze, in La grande storia dell'artigianato, VI, Il Novecento, a cura di Gloria Fossi, Firenze-Milano, Giunti Editore, 2003, pp. 102-131; Laura Mugnai, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 42-46 (Grand Hotel / The St. Regis Hotel Florence); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 378-379. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: AVQ-A-003862-0020 (veduta d'insieme della piazza con il prospetto del palazzo dal lato del lungarno, 1865 circa); ACA-F-055765-0000 (veduta d'insieme della piazza con il prospetto del palazzo dal lato del lungarno, 1965 circa). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 34344 (veduta parziale del prospetto dal lato del lungarno, 1967); 99084 (veduta d'insieme del prospetto dal lato del lungarno, 1979); 99085, 99086, 99087 (vedute d'insieme del prospetto dal lato della piazza, 1979). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Giuntini su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL), dal sito promosso dal Comune di Firenze relativo agli esercizi storici del territorio e dal sito ufficiale dell'Hotel, con ampia galleria fotografica. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
21/02/2009 |
Data ultima modifica |
16/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
13/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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