| Quartiere |
Santa Maria Novella (Cascine) |
| Ubicazione |
Via Montebello 68 |
| Denominazione |
Edificio della Scuola Elementare e materna Nadia Nencioni |
| Altre denominazioni |
. |
| Affacci |
. |
| Proprietà |
Società Anonima Edificatrice, Società Edificatrice per Azioni. |
| Architetti - Ingegneri |
Guidotti Enrico. |
| Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
| Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
| Note storiche |
Si tratta di un edificio a tre piani, interno rispetto alla cortina edilizia sulla strada, realizzato su progetto dell'architetto Enrico Guidotti dalla Società Anonima Edificatrice, la più importante impresa locale costruttrice di case per civile abitazione in Firenze, costituitasi nel 1848 per iniziativa, tra gli altri, dello stesso Enrico Guidotti, del signor Giovanni Sandrini e del marchese Carlo Torrigiani. L'edificio in oggetto è quindi da leggere nell'ambito di un più complesso intervento che definì, tra il 1862 e il 1864, l'intero isolato tra via Magenta, via Montebello e via Garibaldi per un totale di 132 appartamenti, e per il quale si rimanda alla scheda relativa. "In questo caso edificatorio fu apportata una novità concettuale che vide la realizzazione, insieme agli appartamenti, anche di alcuni locali adibiti a scuola e ad asilo. Si volle in questo caso collocare, insieme alla struttura abitativa, anche gli spazi per un servizio sociale che nella zona era, all'epoca, molto sentito. Le scuole più vicine erano le Leopoldine di piazza Santa Maria Novella, tra l'altro già insufficienti per il progressivo aumento della popolazione nella zona, sia dentro che fuori delle mura, e si sopperì così, in piccolissima parte, a quelle ataviche carenze di una mentalità storica oramai superata, ma che aveva ancora radici profonde nella classe dirigente e tecnica dell'epoca, che, ad esempio, vedeva i nuovi quartieri concepiti come zone con funzioni esclusivamente residenziali, quindi, in massima parte, privi anche dei più elementari ed essenziali servizi" (Masini-Bertelli 2002). La scuola, già intitolata a Raffaello Lambruschini, reca dal 1993 il nome di Nadia Nencioni, la bambina di nove anni che questa scuola frequentava e che morì con la sorellina e i genitori nel barbaro attentato mafioso di via dei Georgofili del 27 maggio di quello stesso anno (si veda a via Lambertesca 6). Coloro che qui leggono non dimentichino. |
Bibliografia
dettaglio |
Cozzi 1992, p. 169. |
| Approfondimenti |
Enrico Guidotti, Stabili costruiti in Firenze dalla Società Anonima Edificatrice, Firenze, Lit. Stiegling, 1871; Franco Nuti, Materiali, tecniche e procedimenti costruttivi, in Mauro Cozzi, Franco Nuti, Luigi Zangheri, Edilizia in Toscana dal Granducato allo Stato Unitario, Firenze, Edifir, 1992, pp. 43-68; Silvano Fei, Nascita e sviluppo di Firenze città borghese, Firenze, G. & G. Editrice, 1971, pp. 79-86, tavv. XXV-XXVI; Abitazioni popolari e locazioni urbane nella storia fiorentina, a cura di Donatella Masini e Maurizio Bertelli, Sesto Fiorentino (Fi), Edizioni Plan, 2002, pp. 60-66; Grazia Gobbi Sica, Le origini della casa popolare a Firenze tra iniziativa pubblica e filantropia privata. Una rilettura, in "Firenze Architettura", X, 2006, 2, pp. 96-105; Gianluca Belli, Le case per le classi popolari, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 111-113. |
| Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
| Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
| Codice SBAPSAE |
. |
| ID univoco regionale |
. |
| Data creazione |
15/05/2011 |
| Data ultima modifica |
12/05/2020 |
| Data ultimo sopralluogo |
11/05/2020 |
| Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
| Tags |
Campo in corso di revisione. |
| Localizzazione |
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