Quartiere |
Santa Croce / Viali |
Ubicazione |
Viale Giovanni Amendola 36 |
Denominazione |
Edificio sede dell'Automobile Club d'Italia |
Altre denominazioni |
Palazzo ACI |
Affacci |
via Giotto 57- 59- 61 |
Proprietà |
Automobile Club d'Italia. |
Architetti - Ingegneri |
Brizzi Emilio, Cardini Domenico, Gori Giorgio Giuseppe, Raspollini Rodolfo, Nizzi Grifi Lorenzo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio fu commissionato nel 1958 dall'Automobile Club d'Italia a un gruppo di architetti (Emilio Brizzi, Domenico Cardini, Giorgio Giuseppe Gori, Rodolfo Raspollini), per essere destinato ad albergo e sede dell'Aci stessa. Il progetto, di chiara matrice razionalista, dopo essere stato sottoposto ad alcune varianti richieste sia per ottenere una maggior superficie da destinare ad albergo sia per alcuni vincoli posti dalla Soprintendenza, vide il cantiere aprirsi nell'aprile del 1959 (ditta esecutrice Tognozzi con la direzione dei lavori affidata all'ingegnere Lorenzo Nizzi Grifi) e chiudersi nell'aprile di due anni dopo. Il risultato fu accolto con grande interesse sia dalla critica sia dalla cittadinanza in genere, che vedeva nell'operazione un primo risultato concreto di una politica di decentramento degli edifici pubblici e di alleggerimento funzionale del centro storico. Per quanto riguarda la qualità architettonica, anche al di fuori dell'ambito locale, l'edificio fu valutato come una delle più significative realizzazioni degli anni cinquanta, ricevendo il premio In/Arch 1962. "L'attenzione al contesto è evidenziata dalla impostazione volumetrica dell'edificio in base alla quale i settori residenziali si affacciano verso l'interno, sulla corte aperta costituita dalla piastra di base o sul giardino laterale. Lungo la strada a maggiore velocità di scorrimento si alza la 'cortina' chiusa dei corpi alti dove si trovano gli accessi pubblici. In basso, la prevalenza delle schermature a vetro inverte il rapporto di interazione tra spazi interni ed esterni alludendo alla totale accessibilità all'uso pubblico dell'edificio. Il rapporto con il vicino centro storico della città viene recuperato come fruizione visiva. Al livello dell'ultimo piano dell'albergo, le terrazze consentono un ampio affaccio e un collegamento diretto con le emergenze architettoniche. L'impianto volumetrico dell'edificio denuncia l'impostazione di chiara matrice razionalista del progetto: due alti corpi a L che ospitano l'albergo, spiccano su una piastra di base a copertura piana destinata agli uffici... Il piano superiore è l'ultimo riservato agli uffici. A partire da questo si elevano i quattro piani dell'albergo, con una tradizionale distribuzione a pettine" (dalla scheda presente nel sito Architetture del 900 in Toscana). Di particolare interesse il grande salone per il pubblico occupato dagli uffici dell'ACI, situato ad una quota ribassata rispetto al viale, con ambienti definiti dalle sole membrature strutturali senza aggiunta di muri di tamponamento. L'edificio è stato oggetto di vari lavori di adeguamento e restauro nel 1988, con particolare riferimento all'area occupata dall'albergo (B&B Hotel Capitoli ora B&B Hotel Firenze City Center). In corrispondenza del numero civico 36 è un traguardo che indica il livello raggiunto dalle acque durante l'alluvione del 4 novembre 1966. L'edificio è segnalato nel repertorio di Aleardi e Marcetti (2011) tra le opere considerate 'eccellenze' tra quelle selezionate dalla ricerca. |
Bibliografia
dettaglio |
Gobbi 1976, p. 70, n. 57; Paola Puma in Firenze 1992, p. 231, n. 178; Aleardi-Marcetti 2011, pp. 56-57, n. FI16. |
Approfondimenti |
La nuova sede dell'ACI, in "La Nazione", 15 marzo 1960; Giuseppe Giorgio Gori, Il complesso ACI a Firenze, in "Bollettino degli Ingegneri", VIII, 1960, 4, pp. 8-15; Giovanni K. Köenig, Albergo e nuova sede dell'Automobil Club a Firenze, in "L'Architettura. Cronache e storia", VIII, 1962, 3, pp. 150-167; Automobil Club Firenze. La nuova sede sociale, Firenze, Produzioni Grafiche Moderne Giovacchini, 1961; Albergo e sede dell'Automobil Club a Firenze, in "L'Architettura. Cronache e storia", IX, 1963, 7, p. 557; Bettino Gerini, Vivere Firenze... Il Quartiere 2. Piagentina, Bellariva, Varlungo, Rovezzano, Firenze, Edizioni Aster Italia, 2006, pp. 97-98 (Sede Automobile Club Italia); Giuseppe Giorgio Gori 1906-1969. Inventario analitico dell'archivio conservato presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche, a cura di Gabriella Carapelli, Firenze, Edifir, 2010, pp. 123-132, n. 60. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito), e dalla voce Sede Aci (Firenze) su Wikipedia. Ulteriori immagini e riferimenti bibliografici sono presenti nella banca dati Architettura toscana (L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
29/05/2011 |
Data ultima modifica |
27/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
09/08/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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