Quartiere |
Santa Croce / Viali |
Ubicazione |
Viale Giovanni Amendola 2 |
Denominazione |
Complesso residenziale |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
lungarno del Tempio 50- 52- 54- 56 |
Proprietà |
Nessun dato rilevato. |
Architetti - Ingegneri |
Michelucci Giovanni. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il complesso fu realizzato negli anni cinquanta del Novecento (chiusura del cantiere nel 1960 circa) su progetto del 1957 dell'architetto Giovanni Michelucci, nell'ambito della cui opera rappresenta certo una realizzazione minore, tuttavia in linea con la sua ricerca e il suo pensiero. Collocato alla confluenza del viale Giovanni Amendola con il lungarno del Tempio l'edificio, costituito da due blocchi sfalsati che in corrispondenza della cantonata creano uno spazio a L, si pone in una posizione strategica (per quanto ad alto flusso veicolare), dialogando con il ponte San Niccolò, il lungarno e il sistema dei viali. Gli ingressi sono dal lato del lungarno, tramite una strada interna che immette in una corte dove sono le scale ai vari blocchi. "Anche in questo caso l'edificio, concepito come fulcro nel tessuto urbano, viene interpretato come organismo aperto, ciò che è riscontrabile nel tentativo di sottrarlo alla subordinazione del lotto. Il libero gioco delle scansioni nei prospetti, sottolineato dall'uso dei materiali (pietra forte nel basamento, listelli di cotto rosa per il rivestimento, douglas per gli infissi) riflette la libertà compositiva delle soluzioni interne" (Gobbi 1976). Il 5 maggio 2021, sul marciapiede dal lato del viale, sono state collocate 24 pietre d'inciampo, a ricordare come precedentemente all'attuale palazzina fosse qui un edificio occupato dall'ospizio israelitico e ospedale "Settimio Saadun" e come qui, il 24 maggio del 1944 fossero stati arrestati 24 ebrei, deportati ad Auschwitz e lì assassinati. Si trascrivono anche qui i loro nomi perché coloro che qui leggono non dimentichino: Amedeo Bemporad, Gemma Bemporad, Raffaello Blanes, Elena Calò, Ester Calò, Claudio Caro, Diamante Coen, Renato Coen, Ester Della Pergola, Renéè Frieder (nata 1942), Sergio Frieder (nato 1943), Giacomo Luisada, Marietta Massa, Magenta Nissim, Elisa Orvieto, Alberto Pacifici, Guido Passigli, Corinna Piperno, Aldo Racah, Regina Schaller, Arturo Servi, Giovacchino Servi, Ester Sessi, Enrichetta Sorniaga. Nella stessa area tra il viale e il lungarno, precedentemente alla realizzazione dell'attuale complesso, insisteva anche il teatro di varietà all'aperto Follie Estive, inaugurato dall'impresario Arturo Lisciarelli nel giugno del 1913, chiuso nel 1939, quindi trasformato in cinema all'aperto e demolito nel 1959. |
Bibliografia
dettaglio |
Gobbi 1976, p. 69, n. 56. |
Approfondimenti |
Edificio per abitazioni, uffici e negozi in Lungarno del Tempio, in Leonardo Lugli, Giovanni Michelucci. Il pensiero e le opere, Bologna, Pàtron, 1966, p. 136; Bettino Gerini, Vivere Firenze... Il Quartiere 2. Piagentina, Bellariva, Varlungo, Rovezzano, Firenze, Edizioni Aster Italia, 2006, pp. 92-93 (Ex Follie Estive). |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: arc-F-005267-0000, ARC-F-005271-0000 (vedute interne ed esterne delle Follie Estive prima della costruzione del complesso, 1950 ca.). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9818, 9819, 9820, 9821 (vedute d'insieme del viale e riprese interne ed esterne delle Follie Estive prima della costruzione del complesso, 1950 ca.). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Viale Giovanni Amendola su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
29/05/2011 |
Data ultima modifica |
27/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
09/08/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
pietra d'inciampo. |
Localizzazione |
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