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Scheda Complesso dell'Istituto Pio X Artigianelli Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santo Spirito
Ubicazione Via de' Serragli 102- 104- 106- 108- 110- 112
Denominazione Complesso dell'Istituto Pio X Artigianelli
Altre denominazioni Convento di Sant'Elisabetta delle Convertite, casa Vasse
Affacci via del Campuccio
Proprietà monastero di Santa Elisabetta delle Convertite, Vasse, Istituto Pio X Artigianelli.
Architetti - Ingegneri Burzagli Paolo, Fabbrini Umberto.
Pittori - Scultori - Decoratori Poccetti (Bernardino Barbatelli, d.), Giovanni da San Giovanni (Giovanni Mannozzi, d.), Mameli Cupisti, Rossini Luigi.
Uomini illustri Neri Filippo, O'Reilly Mary Boyle, de Fauvau Félicie, Ball Thomas.
Note storiche Il complesso ha origine quale convento della vicina chiesa di Santa Elisabetta delle Convertite (quest'ultima fondata nel 1330 e posta in angolo con via del Campuccio), tenuto da terziarie dell'ordine francescano note come Pinzochere di Santa Croce o, più brevemente, Pinzochere. Ampliato significativamente nel corso del Seicento per volontà della granduchessa Maria Maddalena d'Austria, incorporò, nel 1624 "una contigua casupola, nella quale il dì 21 luglio 1515 nacque S. Filippo Neri" (Fantozzi 1843). Soppresso nel 1808 e trasferita la comunità in via dei Malcontenti nel 1837, il complesso fu adibito ad usi secolari nello stesso anno (ma già nel 1833 un appartamento è documentato come affittato dalla scrittrice inglese Mary Boyle O'Relly, un altro con annesso laboratorio alla scultrice francese Félicie de Fauvau). Poco dopo, come chiarisce Federico Fantozzi che segnala l'edificio come casa Vasse, "in una porzione vi fu aperta una tipografia, e nell'altra (anno 1840) un Istituto ortopedico dal prof. Ferdinando Carbonari". Negli anni cinquanta una porzione è poi documentata occupata dal laboratorio dello scultore americano Thomas Ball, mentre al 1886 risale la notizia della trasformazione della fabbrica quale sede della direzione degli omnibus. Attorno al 1903 tutto il complesso fu acquistato dai padri Scolopi per farne sede di una scuola professionale, con l'obiettivo di indirizzare ad un mestiere bambini e ragazzi provenienti da famiglie povere della città. In questo stesso periodo si intervenne con estese opere di ristrutturazione finalizzate al nuovo uso della struttura, con la creazione di più di trenta piccole officine. Nel 1904 la struttura si arricchì di un piccolo teatro e di una scuola elementare. A partire dall'anno scolastico 1964-1965 la scuola venne trasformata in scuola media unificata e si approntò un nuovo statuto poi approvato con decreto del Presidente della Repubblica nel 1970 e da allora legato alla denominazione di Istituto Pio X Artigianelli. Dopo un periodo di progressivo degrado nel corso degli ultimi tempi si è proceduto a una serie di interventi che lentamente stanno portando al recupero del complesso, coordinati dall'ufficio tecnico della struttura diretto dall'architetto Paolo Burzagli. Recuperato nel 2011 il cinema e altri ambienti si prevedono lavori tesi ad adeguare altri spazi a residenze a canone contenuto. In particolare il complesso ospita, oltre ad abitazioni e laboratori artigiani, una scuola media, l'associazione "I ragazzi del Sipario" e l'Atelier degli Artigianelli che, sotto l'egida dell'Osservatorio dei Mestieri d'Arte, prosegue nell'opera della formazione agli antichi mestieri e al restauro. Il prospetto su via de' Serragli, articolato su quattro piani, non presenta elementi architettonicamente significativi. Tuttavia sul fronte, in prossimità del numero civico 104 rosso, è da segnalare un grande tabernacolo con la raffigurazione di una Crocifissione con i dolenti, attribuita a Bernardino Poccetti presumibilmente con la collaborazione di Giovanni da San Giovanni, qui trasferito da via della Chiesa. Nel 1957 l'insieme fu oggetto di un intervento di restauro complessivo con direzione dei lavori dell'architetto Umberto Fabbrini, assistente Cupisti Mameli, restauro dell'affresco Luigi Rossini. Più recentemente (2003) si è tornati a intervenire sull'affresco a cura della principessa Matilde de' Medici di Toscana di Ottajano. Tra gli ambienti interni è poi da segnalare il chiostro, seppure esclusivamente per le numerose memorie storiche, tra cui un busto del sindaco di Firenze e senatore Tommaso Corsini, una targa in ricordo di monsignor Bruno Panerai posta nel 1984, una in memoria dei Caduti della prima guerra mondiale, un'altra in ricordo di San Filippo Neri. E' inoltre presente uno scudo policromo con l'arme della famiglia Martelli (di rosso, al grifone d'oro).
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 697, n. 347; Fantozzi 1843, p. 259, n. 650; Firenze 1850, pp. 604-605; Limburger 1910, n. 241; Ciabani 1984, pp. 38-39; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 120-121, n. 28; Paolini 2013, pp. 35-36; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 205.
Approfondimenti Arnaldo Cocchi, Santissimo Crocifisso. Tabernacolo in via dei Serragli, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, pp. 145-146; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 427-428.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 51798 (veduta del tabernacolo prima dell'intervento del 1957, 1957); 1885, 1886, 1887, 1888, 51803, 51804, 51805, 51806, 125876, 125878 (documentazione relativa all'intervento di restauro del 1957, insieme e particolari, 1957); 10822, 51296, 51810 (veduta del tabernacolo, 1973).
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Chiesa di Santa Elisabetta delle Convertire su Wikipedia.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 24/06/2011
Data ultima modifica 29/03/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags casa d'artista, studio d'artista, scuola, tabernacolo, comunità straniera (francese, americano, inglese).
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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