Quartiere |
San Giovanni / Viali |
Ubicazione |
Piazza della Libertà 12 |
Denominazione |
Complesso del Parterre |
Altre denominazioni |
Palazzo delle Esposizioni, palazzo del Parco di San Gallo |
Affacci |
via Madonna della Tosse, largo Zoli, via Mafalda di Savoia, via del Ponte Verde |
Proprietà |
demanio dello Stato, Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Anastagi Anastagio, Fantappiè Enrico Dante, Tognetti Vittorio, Pastorini Sirio, Pellegrini Mario, Gori Enzo, Gori Giorgio Giuseppe, Brizzi Emilio, Castelli Bruno, Gamberini Italo, Nelli Ernesto, Agostini Ferruccio, Cabra Luciano, Ciullini Piero, Focacci Mario, Melucci Piero, Paladini Giuseppe, Ricci Sergio, Signorini Cosimo, Spinelli Francesco, Trajna Carlo, Martini Paolo Antonio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
In quest'area - posta immediatamente al di fuori della cerchia dei viali, a ridosso dell'attuale piazza della Libertà - il granduca Pietro Leopoldo, su progetto dell'architetto Anastagio Anastagi ed ad opera del giardiniere Ulderico Prucher, aveva fatto realizzare, tra il 1767 e il 1768, un vasto giardino pubblico con un viale centrale in asse con la porta a San Gallo e l'Arco di Trionfo lorenese che, con una denominazione francese allora di moda, fu denominato Parterre. Con il trasferimento della capitale a Firenze (1865) il giardino - passato dai beni demaniali del Granducato a quelli del nuovo Stato - fu oggetto di una convenzione che portò alla vendita del Parterre al municipio di Firenze (1868), assieme alle Cascine e alle mura cittadine. Tuttavia, al momento degli interventi di sistemazione della piazza attuati sulla base del piano di ingrandimento cittadino di Giuseppe Poggi, l'area non subì modifiche significative, rimanendo sostanzialmente adibita a pubblici passeggi, anche per il vincolo posto in tal senso dall'atto di cessione, che tuttavia ammetteva da parte del Comune la possibilità di "erigervi edifici", seppure "esclusivamente destinati ad abbellimento del paesaggio ed al servizio del pubblico, come caffè e simili". Tra il 1917 e il 1922 vi fu in realtà costruito un primo Palazzo delle Esposizioni di Belle Arti su disegno dell'architetto Enrico Dante Fantappiè e dell'ingegnere Vittorio Tognetti, vincitore del Premio Martelli nel 1926 (comunicazione di Luigi Zangheri), che ben presto divenne sede delle mostre dell'Ente Mercato Nazionale dell'Artigianato, creato in quegli stessi anni. A seguito del successo delle manifestazioni espositive fu indetto nel 1937 un concorso per una nuova e più ampia sede, vinto da un progetto degli architetti Sirio Pastorini e Mario Pellegrini. La nuova struttura, già pronta a ospitare nel 1939 la annuale Mostra Mercato dell'Artigianato, presentava una grande arena centrale con gradinate, delimitata da otto bassi edifici disposti a raggiera, come ancora oggi sostanzialmente si apprezza nonostante le trasformazioni avvenute nel corso del tempo. Così definito, il Parterre divenne il principale centro fieristico fiorentino, tanto da dover essere ulteriormente potenziato alla fine degli anni quaranta con un ulteriore padiglione posto alle spalle della precedente struttura verso la chiesa della Madonna della Tosse, realizzato su progetto degli architetti Enzo Gori e Giuseppe Giorgio Gori e dell'ingegnere Emilio Brizzi, e inaugurato in occasione della XIV Mostra Mercato Nazionale dell'Artigianato (1950, che peraltro aveva visto l'istallazione di un'alta antenna luminosa progettata con la collaborazione dell'architetto Bruno Castelli e un ampio padiglione RAI realizzato da Italo Gamberini). Nel 1952 il complesso fu arricchito di una galleria vetrata su progetto di Ernesto Nelli. Con tali interventi si venne a saturare quasi per intero l'area, e questo fino alla creazione del Padiglione Spadolini presso la Fortezza da Basso (inaugurato nel 1977, si veda) e il conseguente trasferimento della Mostra Mercato dell'Artigianato presso questo nuovo polo. Intanto, nel 1964, la zona era stata individuata per la realizzazione del nuovo palazzo di Giustizia di Firenze, portando alla definizione di un progetto di massima redatto dagli ingegneri Ferruccio Agostini, Luciano Cabra, Piero Ciullini, Mario Focacci, Piero Melucci, Giuseppe Paladini, Sergio Ricci, Cosimo Signorini, Francesco Spinelli e Carlo Trajna, che tuttavia non ebbe seguito. Lo spostamento delle attività fieristiche e le incertezze sul futuro dell'area portarono al rapido degrado della struttura, non più utilizzata e privata della necessaria manutenzione. Il parziale recupero si ebbe in occasione dei Mondiali di Italia 1990 quando, su progetto dell'architetto Paolo Antonio Martini, fu costruito un grande parcheggio sotterraneo che all'esterno si annuncia con alcune torrette di accesso. A latere di questo intervento (che certo rappresentava l'obiettivo primario del progetto) furono abbattuti i padiglioni eretti negli anni cinquanta, realizzati passerelle metalliche e porticati, ridisegnata l'arena, gli edifici di perimetro e il giardino. Attualmente il Parterre (e in modo particolare l'arena che ancora ne costituisce il centro) si propone come struttura polifunzionale adatta ad accogliere iniziative culturali (concerti, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri) e ricreative (in inverno vi è installata una pista di pattinaggio su ghiaccio). Tuttavia, sia per la mancanza di una programmazione degli eventi, sia per la scarsa manutenzione del luogo, sia per la sovrapposizione degli elementi architettonici distanti nel tempo e nello stile, è oggi difficile riconoscere nel Parterre sia il luogo di pubblico passeggio sia lo spazio di aggregazione che è stato nel tempo. Così, al proposito, Mario Bencivenni (1998): "Nella redazione attuale (il Parterre) costituisce un monumento alla non cultura architettonica e un campionario sconcertante di Kitch postmoderno indegno anche del più anonimo e dimenticato accesso autostradale". |
Bibliografia
dettaglio |
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 146; Bertocci 1998, pp. 253-255, nn. 313-315; Insabato-Ghelli 2007, pp. 118. |
Approfondimenti |
Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia G. Barbèra, 1882, pp. 118-119; Il Parterre, in "Arte e Storia", VI, 1887, 34, p. 264; S. Alessandri, Il Palazzo per le Belle Arti, in "La Nazione", 16 giugno 1914; Per il Palazzo delle Esposizioni, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 7, p. 217; Per il palazzo dell'Esposizione, in "Arte e Storia", XXXIII, 1914, 11, p. 347; Prima esposizione nazionale dell'opera e del lavoro d'arte nel Palazzo del Parco di San Gallo a Firenze, Firenze, Società delle Belle Arti, 1922; Camera di Commercio e Industria di Firenze, Catalogo della Prima Esposizione Nazionale delle Piccole Industrie e dell'Artigianato, Firenze, Bemporad, 1923; Raffaello Fagnoni, V Fiera dell'Artigianato a Firenze, in "Architettura. Rivista del Sindacato Nazionale Fascista Architetti", XIV, 1935, 6, pp. 331-337; Il progetto per il Parterre, in "La Nazione", 23 agosto 1938; Gli Architetti alla XIV Mostra Mercato Nazionale dell'Artigianato: le caratteristiche del nuovo padiglione, in "Architetti", I, 1950, 2, pp. 33-40; Gli Architetti alla XV Mostra Mercato Nazionale dell'Artigianato: l'allestimento generale, in "Architetti", II, 1951, 8/9, pp. 49-60; Gli Architetti alla XVI Mostra Mercato Nazionale dell'Artigianato, in "Architetti", III, 1952, 12/13, pp. 77-88; in "La Nazione", 19 aprile 1963; Il progetto del Palazzo di Giustizia che dovrà sorgere al Parterre, in "Giornale del Mattino", 10 luglio 1964; Presentato il progetto del palazzo di Giustizia, in "La Nazione", 10 luglio 1964; Franco Borsi, La Capitale a Firenze e l'opera di G. Poggi, Roma, Colombo Editore, 1970, in particolare p. 76 e tavole relative; in "La Nazione", 3 maggio 1978; Il Parterre come passeggio pubblico, in "La Nazione", 8 giugno 1973; Mario Bencivenni, Il 'Parterre' fuori Porta a San Gallo e lo stradone interno alle mura, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 115-124; Emanuela Piccini, Opere e progetti di Enrico Dante Fantappiè (1869-1951), in "Bollettino Ingegneri", LV, 2007, 7, pp. 18-26. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: ARC-F-011747-0000, ARC-F-011748-0000, ARC-F-011749-0000 (vedute dell'ingresso al Parterre in occasione della Mostra dell'Artigianato del 1952 circa). Archivio Foto Locchi, Firenze: 1939-L82-7, 1939-L82-8, 1939-L82-9, 1939-L82-10, 1939-L82-11, 1939-L82-13, 1939-L82-15, 1939-L82-16, 1939-L82-17, 1939-L82-19 (campagna fotografica relativa alla costruzione del nuovo complesso del parterre nel 1939, gennaio 1939); 1939-L604-6 (veduta dell'arena centrale del parterre in occasione della Mostra dell'Artigianato del 1939, maggio 1939). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 126142, 126144 (veduta panoramica del parterre, 1922). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Parterre (Firenze) su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
27/02/2012 |
Data ultima modifica |
25/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
10/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Premio Martelli. Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
|
|