Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Lungarno degli Acciaiuoli 42r- 44r- 46r- 48r- 50r- 52r |
Denominazione |
Palazzina |
Altre denominazioni |
Albergo d'Albion, Albione |
Affacci |
chiasso de' Borgherini, piazzetta dei Del Bene |
Proprietà |
Chiesa dei Santi Apostoli. |
Architetti - Ingegneri |
Minucci Stefano, Gori Giorgio Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio presenta sul lungarno un esteso prospetto di carattere ottocentesco organizzato per nove assi su quattro piani, più due in soprelevazione, il più alto di carattere moderno. Il piano nobile è segnato da un lungo balcone con ringhiera in ferro a servire i sette finestroni centrali. Il terreno presenta una successione di archi, attualmente tutti trasformati in mostre di attività commerciali (l'ingresso agli appartamenti sembrerebbe essere quello sulla piazzetta dei Del Bene). Dal lato verso il chiasso de' Borgherini è, sull'arco della finestra del piano nobile, uno scudo (malamente integrato) con l'arme degli Altoviti, mentre un pietrino, posto in basso, indica la casa che qui un tempo sorgeva come proprietà della Prioria dei Santi Apostoli. Tali indicazioni chiariscono come la fabbrica sia in realtà da mettere in relazione (fermo restando le trasformazioni subite dall'immobile nel corso dei secoli così come il suo più che probabile ampliamento) con il così detto palazzo di Oddo Altoviti di piazza del Limbo (si veda al numero 1), di cui rappresentava la parte tergale e che attualmente si estende in profondità fino ad addossarsi al fianco della chiesa dei Santi Apostoli. Visti i caratteri dell'edificio si potrebbe ipotizzare la sua riconfigurazione in continuità con alcuni documentati ma non meglio precisati "lavori di ampliamento" effettuati nel 1829 al palazzo di piazza del Limbo su progetto dell'architetto Stefano Minucci. Per quanto riguarda invece gli interventi di ampliamento subiti nel corso del Novecento (nei primi del secolo l'edificio era occupato dall'Hotel d'Albion o albergo Albione), questi dovrebbero essere per lo più riconducibili a un cantiere del 1947, su progetto e direzione dei lavori dell'architetto Giuseppe Giorgio Gori (vari materiali sono presenti nell'archivio del professionista, ora conservato presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche dell'Università di Firenze). |
Bibliografia
dettaglio |
Bigazzi 1886, pp. 117-118; Illustratore (1911) 1910, p. 47. |
Approfondimenti |
Giuseppe Giorgio Gori 1906-1969. Inventario analitico dell'archivio conservato presso la Biblioteca di Scienze Tecnologiche, a cura di Gabriella Carapelli, Firenze, Edifir, 2010, pp. 55-56, n. 16. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 11327, 11328, 11329, 11330, 11331, 11332, 11333 (vedute d'insieme di questo tratto del lungarno con il prospetto dell'edificio, 1950 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6565, 65213, 65214 (vedute del chiasso Borgherini da varie angolazioni dopo l'intervento di restauro, 1959). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
28/08/2012 |
Data ultima modifica |
24/01/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
04/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
albergo, stemma familiare, pietrino. |
Localizzazione |
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