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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Santa Croce (Mattonaia) |
Ubicazione |
Via della Colonna 10 |
Denominazione |
Palazzo dell'Istituto duca d'Aosta |
Altre denominazioni |
Istituto Nazionale per i Ciechi, Istituto Tecnico Commerciale Emanuele Filiberto duca d'Aosta |
Affacci |
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Proprietà |
Nessun dato rilevato. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'esteso edificio presenta una facciata di carattere ottocentesco, come diversamente non potrebbe essere dato il suo allinearsi su una via aperta tra il 1865 e il 1870, a congiungere la nuova area urbanizzata di piazza Massimo d'Azeglio con l'antico tratto di via della Colonna, in origine sviluppata limitatamente al tratto tra la piazza della Santissima Annunziata e borgo Pinti. Organizzato su tre piani per sei assi, il prospetto si caratterizza per un doppio portale centrale, segnato ai lati da semicolonne doriche e coronato da un lungo balcone servito da due finestroni. L'androne, chiuso da due porte riccamente intagliate, mostra invece un gusto proprio dei primi decenni del Novecento, con pitture murali di gusto neomedioevale (visibili limitatamente al soffitto ma presenti anche al di sotto dello scialbo delle pareti), con il giglio di Firenze e l'arme dei Savoia, da riferire al periodo nel quale l'immobile - precedentemente occupato dall'Istituto Nazionale per i Ciechi - fu destinato ad ospitare l'Istituto Tecnico Commerciale duca d'Aosta, già esistente come Scuola di Commercio dal 1876 ma qui trasferito oramai assunta la nuova denominazione nel 1937. A questa data risale anche un progetto di ampliamento e radicale rifacimento della struttura a sede scolastica (documentato da piante e alzati conservati presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze), che avrebbe dovuto inglobare la porzione limitrofa di pertinenza dell'Istituto San Silvestro (si veda a borgo Pinti 62), poi non attuato. Sempre in riferimento a questa stagione sono, nell'androne, un busto di Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta e, sulla parete sinistra, due lapidi a ricordare i Caduti, "maestri e condiscepoli", nelle guerre 1915-1918 e 1935-1945. Oltre quest'area otto novecentesca il complesso si sviluppa con una serie di ambienti frutto dell'adattamento della porzione del monastero di Santa Maria Maddalena de' Pazzi rimasto da questo lato della via dopo il taglio finalizzato a realizzare questo tratto di via della Colonna (si vedano anche le note relative all'antistante edificio del liceo Michelangelo). Sul lato destro della fabbrica (cancello segnato dal numero 8) è un ampio spazio ora utilizzato in parte come area di parcheggio in parte come campo da gioco. Fuso l'Istituto duca d'Aosta nel 1999 con l'Istituto tecnico per geometri Gaetano Salvemini e quindi trasferito nella sede di via Giusti 27 (si veda), l'edificio è ora destinato a ospitare, come sede succursale, il Liceo scientifico statale Guido Castelnuovo e il Liceo ginnasio statale Michelangelo. |
Bibliografia
dettaglio |
Brunori 2012, p. 68, n. 11. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla sezione storica del sito del Polo Tecnico Statale di Firenze e dalla voce Via della Colonna su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
08/09/2012 |
Data ultima modifica |
17/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
02/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
scuola, lapide, scultura, prima guerra mondiale. |
Localizzazione |
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