Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Viale Giovanni Amendola Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Croce / Viali
Ubicazione Viale Giovanni Amendola
Denominazione Viale Giovanni Amendola
Altre denominazioni Via del Ponte di Ferro, viale Duca di Genova
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Poggi Giuseppe.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il viale collega il ponte a San Niccolò (e quindi il lungarno Pecori Giraldi e il lungarno del Tempio) con piazza Cesare Beccaria. Si innestano sul suo tracciato: via Arnolfo, via Duca degli Abruzzi, via Fra' Giovanni Angelico e via Giotto. Dopo essere stato inizialmente indicato nelle piante con il titolo provvisorio di via del Ponte di Ferro, fu denominato nel febbraio del 1884 viale Duca di Genova (Ferdinando di Savoia, fratello del re Vittorio Emanuele II) e, dopo la caduta del fascismo, intitolato allo scrittore e politico Giovanni Amendola (1882-1926). La sua realizzazione è da valutare all'interno del progetto di ingrandimento della città di Firenze redatto da Giuseppe Poggi per far fronte alle nuove necessità urbanistiche determinate dalla scelta di Firenze come Capitale d'Italia (1865-1871). In questa zona il progetto prevedeva il divaricarsi delle due corsie dei viali, in modo da destinare la forca determinatasi (cioè i lotti ora occupati dalla caserma Antonio Baldissera e dall'Archivio di Stato perimetrati da questo viale, dal viale della Giovine Italia e dal lungarno Guglielmo Pecori Giraldi) a un grande parterre verde, con bagni pubblici e stabilimenti sportivi e ricreativi, ospitati in un edificio posto dal lato del lungarno a fare da quinta scenografica al grande spazio a giardino. In realtà, nel tentativo di risolvere la complessa questione della collocazione di una caserma di cavalleria prossima al centro della città, il comune optò nel 1881 per sacrificare la zona verde a favore dell'insediamento militare, cedendo gratuitamente all'Amministrazione Militare tutta la grande area tra il lungarno e piazza Cesare Beccaria (compreso quindi anche il lotto sul quale attualmente insiste d'Archivio di Stato), e ponendo le basi per la totale saturazione degli spazi come oggi si vede. Aperto al traffico veicolare con direzione dai lungarni a piazza Cesare Beccaria (rappresenta il primo tratto del circuito dei viali e quindi si pone come centrale nella canalizzazione del traffico di penetrazione e di attraversamento della città), presenta la carreggiata asfaltata con spazi per sosta e parcheggio da ambedue i lati.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 43, n. 307; Stradario 1929, p. 37, n. 334; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 56; Stradario 2004, p. 62.
Approfondimenti Mario Bencivenni, Da Porta alla Croce all'Arno, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 159-160; Giuseppina Carla Romby, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 195-197; Mario Bencivenni, I viali circondari, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 226-233.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 13151, 9818 (vedute d'insieme del viale riprese dai lungarni, 1950 ca.).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Viale Giovanni Amendola su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 27/07/2013
Data ultima modifica 25/09/2020
Data ultimo sopralluogo 09/08/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, viale).
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini