Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Via dei Calzaiuoli |
Denominazione |
Via dei Calzaiuoli |
Altre denominazioni |
Via Larga di San Michele in Orto, via del Canto al Diamante, via dei Buonaguisi, via dei Caciaioli, via dei Farsettai, via dei Bandierai, via dei Pittori, via dei Fiascai, corso di San Bartolo, corso degli Adimari, via dei Brigliai |
Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Del Rosso Giuseppe, de Cambray Digny Luigi, Chiesi Flaminio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada (nel parlato Calzaioli) collega piazza della Signoria con piazza del Duomo (canto della Misericordia) e piazza di San Giovanni. Si innestano lungo il suo tracciato: via Porta Rossa (canto al Diamante) e via della Condotta (canto dei Fiascai e canto de' Buonaguisi), via de' Lamberti e via dei Cimatori, via Orsanmichele e via dei Tavolini (canto dei Bandierai), via degli Speziali (canto del Giglio) e via del Corso, via de' Tosinghi e via delle Oche (canto alla Neghittosa). Nel corso del tempo i suoi vari tratti hanno avuto titolazioni diverse, in buona parte ad evidenziare le attività produttive e commerciali che qui si erano stabilite. Da piazza della Signoria a via Orsanmichele la strada si è chiamata via Larga di San Michele in Orto, via del Canto al Diamante, quindi via dei Buonaguisi (dal palazzo di questa famiglia), via dei Caciaioli, via dei Farsettai e via dei Bandierai; da via Orsanmichele a via del Corso è stata detta via dei Calzaiuoli e quindi via dei Pittori, via dei Fiascai, corso di San Bartolo (dalla presenza di una chiesa intitolata a San Bartolomeo); nel tratto finale è a lungo attestata la denominazione di corso degli Adimari (a fianco di quella di via dei Brigliai), per la presenza delle case, delle torri e della loggia di questa famiglia. La denominazione attuale (derivante forse dai laboratori delle calze di panno che qui erano soprattutto tra Quattrocento e Cinquecento) fu estesa all'intero tratto attorno al 1870. Il tracciato, collegando il centro del potere civile con quello religioso e quindi le due principali piazze fiorentine con monumenti capaci di compendiare la storia cittadina, è da considerarsi tra i principali di Firenze. Se ne può individuare l'origine verso la fine del XII secolo, e tuttavia tale direttrice si sovrappone al tracciato dell'antica città romana che, parallelo al cardo maior (via Roma e via Calimala) rappresentava già uno dei cardini minori più importanti, a congiungere le due estremità della città. D'altra parte, già nel 1240 si apriva sulla strada la loggia del grano (Orsanmichele), direttamente collegata al palazzo dell'Arte della Lana sulla retrostante via Calimala. Per la grande importanza commerciale assunta in età medioevale, il primo tratto fino a via Orsanmichele fu ampliato nell'ambito del piano urbanistico repubblicano del 1383 e portato all'attuale larghezza. Il secondo tratto fu rettificato e ugualmente ampliato solo nell'Ottocento: già nel 1811 l'architetto Giuseppe Del Rosso aveva steso un progetto in tal senso, poi ripreso da Luigi de Cambray Digny nel 1839 e precisato a comprendere l'erezione di porticati continui su ambedue i lati della carreggiata. Accantonata l'idea dei portici, il cantiere fu avviato solo nel 1842 su progetto dell'architetto Flaminio Chiesi, sotto gli auspici di Leopoldo II "a decoro e comodità pubblica" (così la lapide posta sull'edificio sull'angolo di piazza del Duomo) essendo gonfaloniere il conte Luigi de Cambray Digny, e terminato nel 1844, questa volta ricoprendo la carica il marchese Piero Francesco Rinuccini. Della complessità dell'intervento documentano i molti materiali conservati presso l'Archivio storico del Comune di Firenze. La strada mantiene ancora oggi il carattere commerciale che storicamente ha avuto è che è stato nell'Ottocento confermato con l'apertura della prima galleria commerciale fiorentina (bazar Buonaiuti). Pedonalizzata, durante gli ultimi lavori di pavimentazione a lastrico è stata liberata (non senza polemiche) dai marciapiedi, sia come segno forte di divieto al traffico dei motoveicoli, sia per recuperarne quanto possibile il carattere antico. Nel suo collegare due dei maggiori poli turistici della città la strada è sempre segnata da un intensissimo traffico pedonale, anche per la presenza, come detto, di molte attività commerciali in parte di noti brand nazionali e internazionali. Per le memorie che, nonostante il rinnovamento attuato nel XIX secolo, conserva e per l'importanza degli edifici che segnano il suo primo tratto, la strada è da considerare di eccezionale interesse storico e artistico. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, p. 113, n. 249; Illustratore fiorentino (1905) 1904, pp. 20-22; Stradario 1913, p. 21, n. 145; Stradario 1929, p. 18, n. 167; Roselli 1974, p. 114; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 170-174; Ciabani 1984, pp. 178-186, 220-205, 232-234, 238-239; Stradario 2004, p. 118. |
Approfondimenti |
Enrico Montazio, Fisiologia delle strade di Firenze o Firenze e i suoi abitanti. Fisiologia di via Calzaioli, Tipi di Giuseppe Mariani, Firenze, 1846; Guido Carocci, Canto de' Buonaguisi o al Diamante, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico per l'anno 1904, I, 1903, pp. 88-89; Guido Carocci, La Via e l'Arte dei farsettai, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1905, II, 1904, pp. 20-22; Guido Carocci, Il Corso degli Adimari, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1908, V, 1907, pp. 22-24; Guido Carocci, La Via de' Calzajuoli, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1913, X, 1912, pp. 129-137; Corinna Vasic Vatovec, L'ampliamento di via Calzaiuoli: i progetti e i protagonisti dal periodo napoleonico alla Restaurazione, in "Storia dell'Urbanistica. Toscana", 1987, 1, pp. 66-89. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10204 (veduta dall'alto della via ripresa da piazza del Duomo, 1870 ca.); 11337, 130761, 130762 (vedute di scorcio della via riprese dall'altezza della Loggia del Bigallo, 1940 ca.). |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via dei Calzaiuoli su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
04/08/2013 |
Data ultima modifica |
30/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
03/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via, canto), lastrico. |
Localizzazione |
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