Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Piazza dei Cavalleggeri |
Denominazione |
Piazza dei Cavalleggeri |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si accede alla piazza dal lungarno alle Grazie (canto dei Tardiboni), corso dei Tintori, via Tripoli e lungarno della Zecca Vecchia. La denominazione (deliberata dalla giunta comunale il 25 novembre 1876) ricorda la presenza in questa zona, dal 1572, della caserma della cavalleria leggera granducale, che occupava una porzione del complesso del convento di Santa Croce. Così lo Stradario storico e amministrativo del 1929: "con breve di Gregorio XIII, del 13 gennaio 1572, fu concesso a Ferdinando I di alloggiare le 'Lance' o 'Cavalleggeri' nel Convento di Santa Croce, dalla parte del Corso dei Tintori". Originariamente di dimensioni più limitate delle attuali, la piazza fu ampliata in concomitanza del grande cantiere della Biblioteca Nazionale Centrale aperto nel 1909 (che peraltro portò alla demolizione della caserma), in modo da consentire di apprezzare la monumentale facciata di quest'ultima, e questo operando essenzialmente a danno del palazzo Guasconi posto tra il lungarno delle Grazie e corso dei Tintori, che fu significativamente arretrato da questo lato. Viste le complesse vicende del cantiere della biblioteca, probabilmente non si arrivò a una sistemazione definitiva se non negli anni venti del Novecento, o almeno così sembrano indicare le carte cittadine consultate. Per consentire la gestione del traffico veicolare che qui trova una porta a controllo telematico di accesso alla Z.T.L., la piazza è stata tagliata diagonalmente da una carreggiata, limitata verso l'Arno da una piazzola in cemento, e dal lato della biblioteca da una zona per il parcheggio di autoveicoli, per cui in questo caso il termine piazza ha del tutto perso la connotazione di spazio di incontro e di relazione. Proprio in ragione della presenza di questa porta a controllo telematico (che chiude il tratto dei lungarni in buona parte ugualmente utilizzati come area estesa di parcheggio) sulla piazza incide un intenso flusso veicolare. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 29, n. 201; Stradario 1929, p. 25, n. 224; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 221; Ciabani 1984, pp. 258-259; Stradario 2004, p. 141. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Piazza de' Cavalleggeri, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico per l'anno 1904, I, 1903, p. 8. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza dei Cavalleggeri su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
07/08/2013 |
Data ultima modifica |
22/03/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
06/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (piazza, canto). |
Localizzazione |
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