Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Borgo degli Albizi 18r- 20r- 22r- 24r- 26r- 28r |
Denominazione |
Casa degli Albizi |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via dell'Oriuolo, volta di San Piero |
Proprietà |
Albizi (Albizzi), Turchi Rodriguez. |
Architetti - Ingegneri |
Cerpi Ezio, Donzelli Carlo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La fabbrica segna con la propria presenza il primo tratto di borgo degli Albizi, già via del Mercatino, a guardare il fianco di quella che fu la chiesa di San Pier Maggiore. Dai chiari caratteri trecenteschi, la casa è documentata nell'incisione di Giuseppe Zocchi del 1744 che illustra la piazza ancora dominata dalla mole dell'antica chiesa, ristrutturata su progetto di Matteo Nigetti nel 1638 e quindi demolita nel 1783 perché creduta pericolante: per quanto già descritta con i suoi otto assi, qui si presenta sia con una diversa organizzazione dei vani al piano terreno (con sporti riparati da un'ampia tettoia), sia con un più modesto sviluppo dell'ultimo piano, che è da ritenersi modificato probabilmente nei primi decenni del Novecento (Giovanni Fanelli, senza ulteriori precisazioni, indica un intervento eseguito dall'architetto Ezio Cerpi ai primi del Novecento sul "complesso medievale al mercatino di San Pietro", che bene si presterebbe ad essere identificato con la nostra fabbrica). Sul fronte dell'edificio, a cadenza ritmata, si ripetono gli scudi con l'arme degli Albizi (di nero, a due cerchi concentrici d'oro). Sotto l'arco del fondo segnato con il numero 18 rosso è un pietrino a rotella con le insegne del monastero di San Pieri Maggiore. In corrispondenza degli ultimi due assi di sinistra, al piano terreno, si apre la volta di San Piero meglio nota come arco di San Pierino. Per quanto concerne il lato moderno che guarda all'attuale piazza Salvemini, è da considerarsi quale frutto tardivo della necessità di sistemare l'area già occupata da un modesto edificio che si estendeva come uno sprone sulla piazza, abbattuto in occasione dei lavori di 'risanamento' del quartiere di Santa Croce (1936): originariamente progettato in stile, con archi che riproponevano la scansione dei fornici di borgo degli Albizi, il nuovo fronte si è poi definito in termini ben lontani dall'assicurare un minimo di collegamento formale con le altre presenza dello slargo. Così il repertorio di Bargellini e Guarnieri: "Nel 1944 la forca presentava ancora i segni della demolizione lasciata a mezzo dal Comune. L'edificio, acquistato dal Banco di Roma, ebbe l'attuale sistemazione dall'ingegnere Donzelli, e determinò la nascita della piazza, intitolata poi allo storico Gaetano Salvemini". Sul nostro edificio si veda anche oltre, alla torre dei Pazzi di Valdarno (borgo degli Albizi 30r). |
Bibliografia
dettaglio |
Zocchi 1744, tav. XVII; Fanelli 1973, I, p. 394; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 40; II, 1977, p. 348; Dezzi Bardeschi 1981, p. 127; Zocchi-Mason 1981, pp. 64-65; Paolini 2008, p. 20, n. 10; Paolini (Albizi) 2008, p. 24, n. 2; Paolini 2009, p. 23, n. 14. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 11374, 11375, 11379 (vedute dell'arco di San Piero o volta di San Pierino, 1940 ca.). Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
25/01/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
22/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare, pietrino. |
Localizzazione |
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