Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via Guelfa |
Denominazione |
Palazzo Vai |
Altre denominazioni |
Palazzo di Bernardetto de' Medici, casa Mujo |
Affacci |
via Camillo Cavour 31 |
Proprietà |
Orlandini del Beccuto, Medici, Vai. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Benvenuti Pietro, Garavaglia Giovita, Perfetti Antonio, Bonaparte Girolamo. |
Note storiche |
L'edificio è collocato d'angolo tra via Cavour e via Guelfa, a definire quel canto che nel corso del tempo si è detto degli Orlandini e quindi, dal Cinquecento, di Bernardetto de' Medici, in relazione alle famiglie che si sono succedute nella proprietà della fabbrica, poi passata ai Vai. Il piano terreno, di carattere trecentesco, aveva anticamente una loggia, "e di questa loggia si veggono tuttora le tracce negli archi e nei pilastri a bozze di pietra del pianterreno" (Guido Carocci in Illustratore Fiorentino per l'anno 1904). Da segnalare, sempre sulla scorta delle ricerche di Guido Carocci, di come nel Cinquecento Bernardetto di Ottaviano de' Medici possedesse anche due case sull'angolo opposto, fra via degli Alfani e via Larga (oggi via Camillo Cavour) verso San Marco. Vi abitò nell'Ottocento il pittore Pietro Benvenuti ed altre personalità, come annotato da Federico Fantozzi (nella sua Pianta del 1843 dove l'edificio è censito come casa Mujo): "ha servito di abitazione, fino all'anno 1833, al professore Pietro Benvenuti pittore aretino; all'insigne incisore in rame Giovita Garavaglia che vi morì d'anni 45 il dì 27 aprile 1835, ed al professore Antonio Perfetti, incisore in rame nella R. Accademia di Belle Arti. Presentemente (1841) vi abita il principe Girolamo Bonaparte". Dell'antica storia reca memoria uno scudo con l'arme dei Medici ma, per il resto, l'edificio appare fortemente rimaneggiato e comunque privo, almeno per quanto riguarda gli esterni, di elementi distintivi. Il paramento in pietra che segna il terreno, al quale si riferiva Guido Carocci, è stato inoltre mortificato da una incomprensibile tinteggiatura. I prospetti sono attualmente organizzati, dal lato di via Cavour su quattro piani per quattro assi con il terreno a bugnato, mentre su via Guelfa il paramento in pietra è limitato alla zona del canto, e per il resto il fronte si sviluppa per quattro assi in forme ancora più anonime. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, p. 87, n. 185; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 128; Bigazzi 1886, pp. 220-221; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 34-35; Limburger 1910, n. 706; Garneri 1924, p. 238, n. LII; Firenze 1974, p. 251; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 227-228; Ciabani 1984, pp. 124-125; Firenze 2005, p. 305; Paolini-Vaccaro 2011, pp. 72-73, n. 26. |
Approfondimenti |
Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 245. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 54281 (veduta di scorcio di questo tratto della via con il prospetto dell'edificio, 1970). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo di Bernardetto de' Medici su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
14/09/2013 |
Data ultima modifica |
04/06/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
21/04/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
stemma familiare. |
Localizzazione |
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