Quartiere |
Santo Spirito (San Frediano) |
Ubicazione |
Piazza de' Nerli |
Denominazione |
Piazza de' Nerli |
Altre denominazioni |
Giardino de' Nerli |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Del Sarto Luigi, Staderini Luigi, Rimediotti Odoardo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si accede alla piazza da borgo San Frediano (e tramite questo da via Sant'Onofrio), via dell'Orto (e via di Camaldoli), via dei Tessitori e via dei Cardatori. La piazza fu definita nell'ambito di un complesso intervento sull'area compresa tra via dell'Orto e borgo San Frediano, finalizzato alla realizzazione di un mercato destinato alle necessità del quartiere (succursale, al pari del mercato di Sant'Ambrogio, del mercato Centrale), che comportò la radicale risistemazione urbanistica della zona, con espropri, demolizioni e apertura sia di una nuova strada (via del Drago d'Oro), sia di questa piazza. Anche se il mercato, eretto su progetto di Giuseppe Mengoni, fu poi inaugurato nel 1875 (e demolito nel 1915), perizie di stima per gli espropri sono documentati a partire dal 1867. La titolazione - legata al fatto che la piazza fu eretta sull'area di un antico giardino della famiglia Nerli - fu ufficialmente deliberata dalla giunta comunale solo nel dicembre 1881. Se bene intendiamo i molti materiali conservati presso l'Archivio storico del Comune di Firenze, il progetto complessivo di sistemazione della zona fu seguito inizialmente dall'ingegnere comunale Luigi Del Sarto (affiancato dall'ingegnere Luigi Staderini) e quindi dall'architetto Odoardo Rimediotti. Originariamente la piazza era e si percepiva come di estensione maggiore dell'attuale, dato che l'edificio del mercato, situato al centro dello slargo dove attualmente insiste il complesso della Scuola media Niccolò Machiavelli, era considerato come inserito nella piazza, che quindi comprendeva anche il tratto centrale di via del Drago d'Oro, via dei Tessitori e via dei Cardatori. Con la costruzione entro il 1925 della scuola, la piazza si è ridotta alla sola porzione ad ovest, di modo che la si percepisce come una slargo, di forma peraltro irregolare, posto sulla direttrice di via Sant'Onofrio e via di Camaldoli. Attualmente la piazza, pavimentata a lastrico, è adibita a zona di parcheggio per autoveicoli, tranne per una porzione verso borgo San Frediano, delimitata da cordoli di cemento, destinata a mercato. La piazza si pone al limitare della zona a traffico limitato del centro storico. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 95, n. 674; Stradario 1929, p. 81, n. 744; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 319-320; Stradario 2004, pp. 303-304. |
Approfondimenti |
Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 399-400. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
09/10/2013 |
Data ultima modifica |
21/11/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
14/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (piazza). |
Localizzazione |
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