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Ricerca nel Repertorio
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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via Pietrapiana
Denominazione Via Pietrapiana
Altre denominazioni Via dei Piannelai, via degli Scarpentieri
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Rossellino Antonio (Antonio Gamberelli, d.).
Uomini illustri Palmieri Matteo, Sorbi Raffaello.
Note storiche La strada corre dalla piazza Sant'Ambrogio (via dei Macci) alla piazza Gaetano Salvemini (via Fiesolana e via Giuseppe Verdi, dove era il canto alle Rondini). Lungo il tracciato si incontrano: borgo Allegri e via Michelangelo Buonarroti (che segnano i lati della piazza dei Ciompi), e via de' Pepi (dove è il canto di Nello). La via ha origine nel borgo determinatosi all'esterno della penultima cerchia di mura in corrispondenza della porta di San Pietro (ubicata laddove è ora piazza Gaetano Salvemini), seguendo in buona sostanza un tracciato che era già presente fuori della cinta romana, quale logico prosieguo in aperta campagna del suo decumano, rivolto a levante verso la Cassia Vecchia, in direzione del Valdarno Superiore e di Arezzo. Con la successiva cerchia di mura del 1333 si dette ulteriore espansione a questa primitiva direttrice viaria formata quindi dall'asse di borgo degli Albizi, via Pietrapiana e borgo la Croce. In antico la nostra arteria aveva nomi diversi per i singoli tratti: dalla piazza di Sant'Ambrogio a borgo Allegri si diceva già via Pietrapiana, da borgo Allegri a via de' Pepi si chiamava via dei Piannelai (calzolai specializzati in calzature leggere e prive di tacco dette appunto pianelle), mentre l'ultimo tratto era denominato via degli Scarpentieri, forse francesismo per carpentieri. Nella pianta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731 le titolazioni si erano già ridotte a due (con la soppressione di via degli Scarpentieri), per rimanere poi all'intero tracciato solo il nome di via Pietrapiana. Quest'ultimo è di origine non chiara, comunque già attestato prima dell'anno mille (Petraplana) "come nome generico della località, il più antico toponimo urbano di Firenze che si conservi, divenuto nome di strada assai più tardi" (dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online). Per quanto riguarda le trasformazioni subite nel tempo dal tracciato, si ricordano gli esiti dell'intervento di 'risanamento' del quartiere di Santa Croce avviato nel 1936, che portò alla distruzione delle vecchie case poste sul lato sinistro della porzione del tracciato tra borgo Allegri e la piazza Gaetano Salvemini, con la realizzazione della piazza dei Ciompi, dello slargo tra via de' Pepi e via Giuseppe Verdi (impropriamente detto talvolta piazza Pietrapiana) e con la successiva edificazione dei nuovi fabbricati tra i quali il complesso della Direzione provinciale delle Poste e Telegrafi che segna fortemente con la sua presenza l'ultimo tratto. Tra gli edifici andati distrutti durante l'intervento si ricordano la casa che aveva visto i natali di Matteo Palmieri (segnata da un busto che lo raffigurava, opera di Antonio Rossellino, oggi al Museo nazionale del Bargello) e la casa di abitazione del pittore Raffaello Sorbi. Al di là di questi interventi del Novecento, la via, segnata da semplici case a schiera nel primo tratto e da alcuni nobili palazzo nel tratto intermedio, ha carattere antico e vocazione commerciale: vietata al traffico veicolare (ad esclusione dello slargo determinato in corrispondenza del palazzo delle Poste e Telegrafi) è segnata da un notevole e vivace flusso pedonale, essendo ancora oggi, con borgo la Croce, la direttrice ideale con cui raggiungere il centro cittadino dai parcheggi della zona di piazza Cesare Beccaria e viceversa.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 109, n. 767; Stradario 1929, p. 92, n. 841; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 101-103; Ciabani 1984, pp. 92-93, 100-101; Stradario 2004, pp. 339-340.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 10076, 11306, 11307, 11308, 13228, 13229, 13231, 13236, 13237, 13246, 13247, 13270, 13278, 13279, 13280, 13288, 13290, 13291, 13310, 13311, 130350, 130363, 130364, 130365 (documentazione relativa agli interventi di demolizione nell'ambito del progetto di 'risanamento', 1936-1939).
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via Pietrapiana su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 30/10/2013
Data ultima modifica 27/11/2020
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto).
Localizzazione
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