Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Piazza Gaetano Salvemini |
Denominazione |
Piazza Gaetano Salvemini |
Altre denominazioni |
via dello Sprone, via dello Sperone, borgo degli Albizi, via dell'Oriuolo |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Bartoli Lando, Donzelli. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si accede alla piazza da via Giuseppe Verdi, borgo degli Albizi, via dell'Oriuolo, via Fiesolana. L'attuale denominazione fu deliberata dalla giunta comunale nel marzo del 1963, quale omaggio a Gaetano Salvemini (1873-1957), storico, politico antifascista e docente presso l'Università di Firenze. "Il nome fu dato alla piazza quando questa si fu formata in seguito alla demolizione di un isolato in forma di sprone che si allungava da Borgo Pinti al Canto alle Rondini avendo il lati lunghi su Via dell'Oriuolo (già via dello Sprone, appunto) e sul tratto iniziale di Borgo degli Albizi" (dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online). Più precisamente la piazza è da leggere come frutto del piano di 'risanamento' del quartiere di Santa Croce che, avviato nel 1936, interessò l'area compresa tra via Giuseppe Verdi, via Pietrapiana, borgo Allegri e via dell'Agnolo. Demolite le costruzioni che qui insistevano (numerosi rilievi delle preesistenze sono conservati presso l'Archivio storico del Comune di Firenze) non seguirono nell'immediato le progettate opere di risistemazione e di ricostruzione (si vedano i disegni a firma di Lando Bartoli sempre presso l'Archivio storico comunale) per l'inevitabile chiusura del cantiere dovuta alle vicende belliche. "Nel 1944 la forca presentava ancora i segni della demolizione lasciata a mezzo dal Comune" (Bargellini-Guarnieri 1978). Originariamente progettata con gli edifici in fregio in stile, con archi che riproponevano la scansione dei fornici dell'edificio posto sul lato destro borgo degli Albizi, la piazza ebbe in realtà la sua attuale definizione con la costruzione del fronte moderno tra borgo degli Albizi e via dell'Oriuolo (che è poi quello che conferisce il carattere al luogo), realizzato su commissione del Banco di Roma e progetto dell'ingegner Donzelli, in termini ben lontani dall'assicurare un minimo di collegamento formale con le altre presenza dello slargo. Segnata lungo l'asse tra via Giuseppe Verdi e via Sant'Egidio da un intenso traffico veicolare, la piazza appare quindi sufficientemente anonima, una specie di 'non luogo' che segna il passaggio tra il quartiere di Santa Croce e il quartiere di San Giovanni. |
Bibliografia
dettaglio |
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 302; Stradario 2004, pp. 385-386; Stradario 2004, pp. 385-386. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 13331, 13332, 13333, 13334, 13335, 13336, 13337, 13338, 13339, 13340, 13341, 13342 (documentazione fotografica degli edifici prospicienti il primo tratto di borgo degli Albizi e di via dell'Oriuolo, funzionale al piano di risanamento della zona e alla successiva creazione di piazza Gaetano Salvemini, 1936-1939). |
Risorse in rete |
Sulla piazza sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza Gaetano Salvemini su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
14/11/2013 |
Data ultima modifica |
16/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (piazza). |
Localizzazione |
|
|