Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Borgo Santa Croce 6 |
Denominazione |
Palazzo Antinori Corsini |
Altre denominazioni |
Palazzo Corsini Serristori |
Affacci |
. |
Proprietà |
Serristori, Corsini, Antinori. |
Architetti - Ingegneri |
da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.). |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Ferrucci Andrea, Bozolino Bastiano, Martellini Gasparo. |
Uomini illustri |
Morgan Lady Sidney. |
Note storiche |
Il palazzo, di grande estensione tanto da contare sulla facciata otto ordini di finestre, è riconducibile a lavori condotti tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento su un'area già segnata da proprietà della famiglia Serristori, documentata come presente in quest'area dai primi del XV secolo. Il progetto è quasi unanimemente ricondotto dagli studiosi a Giuliano da Sangallo, che avrebbe eretto l'edificio entro il 1520 circa. Dai Serristori il palazzo passò ai Corsini nel 1587 i quali, nei primi del secolo successivo, lo ampliarono con ulteriori acquisti di case sul lato verso corso dei Tintori e con conseguenti lavori di riammodernamento di questa nuova porzione, fino a determinare una serie di ambienti affacciati su un secondo cortile. I lavori terminarono nel 1611 e - come documentano le fonti - videro tra l'altro impegnati lo scultore Andrea Ferrucci e lo scalpellino Bastiano Bozolino, ai quali si deve la realizzazione di peducci, capitelli e architravi scolpite. Negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), per rispondere alla crescente richiesta di alloggi, il principe Tommaso Corsini promosse la costruzione nella zona degli orti e di altre dipendenze di proprietà verso il corso dei Tintori, di un grandioso edificio da affittare (si veda a corso dei Tintori 6). Nel 1886 il palazzo di borgo Santa Croce a seguito del matrimonio di Eleonora Corsini con Ludovico Antinori passò a questa ultima famiglia. La facciata del palazzo si presenta severa, ritmata dalle grandi finestre e segnata dal grande portale bugnato. Il portone, solitamente aperto, consente di giungere fino al cancello che si apre sull'ampio cortile, con una loggia con colonne ed archi a tutto sesto su tre lati, mentre il quarto è a volticciole su peducci. Di particolare pregio i capitelli, con sculture che includono le armi dei Serristori (d'azzurro, alla fascia diminuita d'argento, accompagnata da tre stelle a sei punte d'oro). Al centro è il pozzo mentre il loggiato è decorato con sculture, frammenti architettonici ed una serie di pitture con scene mitologiche (Gasparo Martellini, 1826). Nel palazzo abitò, durante il suo soggiorno fiorentino del 1819, la scrittrice irlandese Lady Sidney Morgan. Nei suggestivi spazi al terreno, accuratamente restaurati, ha sede la bottega di profumi e olfattorio Aquaflor e, dal 2018, Aquaflor Modus Vivendi (antiquariato e arredamento). Altri spazi al piano nobile sono occupati dalla residenza d'epoca Palazzo Roselli Cecconi. Tutto il complesso appare mantenuto con grande cura. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale. |
Bibliografia
dettaglio |
Del Bruno 1757, p. 57; Cambiagi 1765, p. 87; Cambiagi 1771, p. 88; Cambiagi 1781, p. 84; Illustratore fiorentino 1880, pp. 15, 21-22; Stegmann-Geymüller 1885-1908, X, pp. 1-3, tav. 18; Elenco 1902, p. 253; Limburger 1910, n. 208; Bertarelli 1922, pp. 85-86; Garneri 1924, p. 148, n. XXXVII; Bertarelli 1937, p. 171; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, p. 110; Limburger-Fossi 1968, n. 208; Borsook 1972, p. 90; Ginori Lisci 1972, II, pp. 625-628; Firenze 1974, pp. 176-177; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 318; Vannucci 1995, pp. 33-35; Zucconi 1995, p. 80, n. 102; Adsi 2003, p. 25; Cesati 2005, II, p. 563; Firenze 2005, p. 396; Paolini 2008, pp. 194-195, n. 296; Adsi 2009/2, p. 26; Paolini 2009, pp. 270-271, n. 386; Adsi 2010, p. 48. |
Approfondimenti |
Clara Louise Dentler, Famous Foreigners in Florence 1400-1900, Firenze, Bemporad Marzocco, 1964; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 119; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 409, n. 40, fig. 128 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione). |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 61733, 61734, 61735, 61736, 61737 (vedute di scorcio di porzioni del prospetto, 1972); 61738, 61739, 61740, 61741 (vedute d'insieme del cortile da varie angolazioni, 1972); 61742, 61743, 61744, 61745, 61746, 61747, 61748, 61749, 61750, 61751, 61752, 61753, 61754, 61755, 61756, 61757 (particolari degli elementi lapidei e delle pitture murali presenti nel cortile, 1972). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Palazzo Antinori Corsini su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). Un'ampia galleria fotografica è sul sito ufficiale di Palazzo Roselli Cecconi residenza d'epoca. |
Codice SBAPSAE |
FI0322 |
ID univoco regionale |
90480170397 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
04/04/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
03/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
cortile, pozzo, comunità straniera (irlandese). |
Localizzazione |
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