Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Via degli Strozzi Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Maria Novella
Ubicazione Via degli Strozzi
Denominazione Via degli Strozzi
Altre denominazioni Via dei (tra) Ferravecchi, via delle Cipolle
Affacci .
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Del Sarto Luigi.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche La strada corre da piazza della Repubblica a via de' Tornabuoni, dove sono il canto degli Strozzi e il canto de' Tornaquinci. Lungo il tracciato è tagliata perpendicolarmente da via de' Vecchietti (dove è il canto de' Diavoli) e via de' Sassetti (con l'omonimo canto), quindi da via dei Pescioni, in corrispondenza della quale si apre sul lato sinistro la piazza ugualmente intitolata agli Strozzi. La denominazione attesta della presenza, nel tratto finale della strada, dell'imponente mole del palazzo fatto costruire da Filippo di Matteo Strozzi con un cantiere aperto nel 1489. Per quanto la denominazione sia attestata fin dal Quattrocento (ancor prima della costruzione del palazzo, per la presenza in zona di numerose proprietà della famiglia), fu ufficializzata solo attorno al 1870, essendo precedentemente la via nota essenzialmente come via dei Ferravecchi, per le numerose botteghe di rigattieri che erano presenti prima della sua rettificazione e ampliamento. Più propriamente, almeno nella carta di Firenze delineata da Ferdinando Ruggieri nel 1731, il tratto tra via Pellicceria e via de' Sassetti è segnato come via Ferravecchi, il successivo, in prossimità di piazza Strozzi, via delle Cipolle (per la presenza dell'omonimo mercato nella piazza), e il finale, effettivamente corrispondente al fianco del palazzo di famiglia, come via Strozzi. "L'attuale Via degli Strozzi era stata, nella città romana, la parte occidentale del decumano massimo, ma nel Medioevo aveva sentito il rigurgito del Mercato Vecchio, e nella prima parte, fino all'attuale Piazza degli Strozzi, stretta ed ingombra di cianfrusaglie, aveva preso il nome di Via dei o fra i ferrivecchi, mentre l'ultima parte, fino all'attuale Via Tornabuoni, veniva chiamata Via degli Strozzi. Nonostante il disordine dovuto al mercatino, tenuto quasi in mezzo alla strada, vi si trovavano case e palazzi importanti" (Bargellini-Guarnieri). Nel 1864 il Comune, nell'ambito degli interventi di rettificazione di alcune strade cittadine per adeguarli al ruolo di capitale d'Italia assunto dalla città, intervenne sia su via Tornabuoni sia sull'ultimo tratto di via degli Strozzi, espropriando e abbattendo su progetto generale di Luigi Del Sarto una parte del palazzo Tornabuoni Corsi, facendone arretrare la facciata per una profondità di sei metri e mezzo. Nel corso di tali lavori la loggia del palazzo, che guardava alla nostra via e della quale si riconobbe il rilievo artistico, venne smontata e ricostruita nella collocazione attuale, a fianco della chiesa di San Gaetano. La strada si caratterizzò così per una ben diversa larghezza nel primo e nell'ultimo tratto, come documentato da numerose fotografie del periodo. Si intervenne ad ampliare e rettificare l'arteria per tutta la sua lunghezza in occasione del 'risanamento' del mercato Vecchio (1885-1895) con il taglio e la riduzione degli antichi edifici da ambedue i lati, conferendo all'insieme l'attuale tono alto borghese, introdotto dall'arcone prospiciente piazza della Repubblica (si veda). Il tabernacolo a bugne di diamante che si trovava prossimo alla piazza degli Strozzi, dopo essere stato a lungo depositato presso il museo Firenze com'era, fu recuperato e rimontato, per interessamento del Comitato per l'Estetica Cittadina, in via dell'Oriuolo nel 1953, e ancora qui si trova sul muro della biblioteca delle Oblate (si veda). Tali interventi, a lungo oggetto di violente critiche, hanno tuttavia registrato un momento non meno importante della storia fiorentina e, a distanza di più di un secolo, crediamo possano essere riletti non disconoscendo la qualità dei nuovi palazzi. Nel suo insieme la strada conserva carattere commerciale ed è riconosciuta come centrale nel così detto "distretto del lusso" fiorentino, assieme a via Roma, via de' Tornabuoni e via della Vigna Nuova.
Bibliografia
dettaglio
Stradario 1913, p. 133, n. 936; Stradario 1929, p. 112, n. 1013; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 135-136; Ciabani 1984, pp. 56-59, 66-67, 72-75; Stradario 2004, p. 447.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Campo in corso di revisione.
Risorse in rete Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 31/01/2014
Data ultima modifica 07/10/2020
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags toponomastica, stradario (via, canto), comitato estetica.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini