Quartiere |
Santa Maria Novella / Viali |
Ubicazione |
Viale Filippo Strozzi |
Denominazione |
Viale Filippo Strozzi |
Altre denominazioni |
Via delle Mura del Castello di San Giovanni, via Lungo le Mura della Fortezza, piazza della Cavallerizza |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Poggi Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Ceroli Mario. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il viale forma un ampio anello attorno alla fortezza di San Giovanni Battista (fortezza da Basso), con accesso dal viale Fratelli Rosselli, piazzale Montelungo, piazzale caduti nei Lager, viale Belfiore, via Guido Spadolini, via dello Statuto, viale Giovanni Milton, via Lorenzo il Magnifico, viale Spartaco Lavagnini, via Giuseppe Dolfi, via Cosimo Ridolfi, via del Pratello, via della Fortezza, via Fausto Dionisi, via Valfonda. La denominazione - deliberata dalla giunta comunale nel marzo del 1869 - ricorda Giovanni Battista Strozzi, detto Filippo (1489-1538), mercante e uomo politico che, sospesa la tradizionale rivalità con la famiglia Medici, finanziò in parte la costruzione della fortezza, voluta dal duca Alessandro, alla quale questo viale è strettamente legato. "Fattosi poi ribelle e sconfitto a capo dei fuoriusciti fiorentini nello scontro di Montemurlo (1537), Filippo Strozzi fu imprigionato nella stessa fortezza, e qui, dopo un anno e più di prigionia, si uccise" (dallo Stradario storico amministrativi del Comune di Firenze disponibile online). Ferma restando l'antichità del complesso della fortezza con le sue vie di accesso e i suoi camminamenti perimetrali esterni, l'attuale tracciato è da far risalire al progetto redatto da Giuseppe Poggi nell'ambito dei lavori di ingrandimento della città negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), che prevedevano la demolizione dell'ultima cerchia di mura della città e quindi l'isolamento delle singole strutture difensive, come appunto era il caso della fortezza di San Giovanni Battista. I fossati perimetrali furono nell'occasione riempiti e le cortine murarie verso est (lato viale Spartaco Lavagnini) furono in parte interrate, rendendo inagibili le antiche porte. Per adeguarsi ai nuovi livelli furono così aperti l'ingresso attuale (a guardare villa Vittoria) e quello simmetrico rispetto al mastio (la cui base e il primitivo ingresso sono stati riportati alla luce solo nel corso dei restauri degli anni sessanta del Novecento). In questo contesto si pensò di separare le carreggiate dei viali in modo da cingere la fortezza da ambo i lati (avendo a nord il limite imposto dal torrente Mugnone), trasformando gli spazi tra la fabbrica e gli assi viari in giardini e valorizzando parallelamente le alte mura della fortezza. Nacque così tra gli altri il giardino che ancora guarda verso il viale Fratelli Rosselli (lavori ultimati entro il dicembre del 1874), organizzato attorno ad un laghetto, unico ad essere sopravvissuto essendo stati gli altri trasformati in tempi successivi in parcheggi o pavimentati. La decisione di trasformare gli spazi interni alla fortezza in polo fieristico fiorentino dopo la dismissione da parte del demanio militare nel 1967, portarono a un notevole incremento del flusso pedonale, in buona parte proveniente dalla zona della stazione ferroviaria, inevitabilmente in conflitto con l'intenso flusso automobilistico che limitava l'accesso alla fortezza stessa. Verificata l'insufficienza di un soprapassaggio realizzato all'altezza di via Valfonda, negli anni novanta del Novecento si progettò un passaggio sotterraneo per il traffico automobilistico e uno slargo pedonale in superficie, inaugurato nel 2004 e intitolato piazza Bambine e Bambini di Beslan (nel 2007 arricchito dal gruppo in terracotta e marmo di Mario Ceroli intitolato Silenzio:ascoltate!). Il viale continua ad essere uno dei più importanti nodi del traffico cittadino, sia come tratto dei viali di circonvallazione, sia nel suo convogliare il traffico in direzione della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e del polo fieristico della Fortezza. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 49, n. 351; Stradario 1929, p. 41, n. 378; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 136-141; Stradario 2004, p. 447. |
Approfondimenti |
Gattesco Gatteschi, I giardini pubblici, in Firenze d'oggi, Firenze, tipografia Ariani, 1896, pp. 41-50; Antonio Fara, Giovanni Malanima, Michele Menduni, Recupero ambientale e funzionale del circuito dei viali di Giuseppe Poggi: una proposta organica, in "Bollettino Ingegneri", XLIV, 1997, 3, pp. 3- 8; Mario Bencivenni, I giardini della Fortezza da Basso, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 184-189; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 105-108 (Viali e parterre intorno alla Fortezza da Basso); Giuseppina Carla Romby, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 202-203; Mario Bencivenni, I viali circondari, in Una Capitale e il suo Architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici: Firenze e l'opera di Giuseppe Poggi, catalogo della mostra (Firenze, Archivio di Stato, 3 febbraio-6 giugno 2015) a cura di Loredana Maccabruni e Piero Marchi, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 226-233. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce viale Filippo Strozzi su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
31/01/2014 |
Data ultima modifica |
26/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
10/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Localizzazione |
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