Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Lungarno Amerigo Vespucci |
Denominazione |
Lungarno Amerigo Vespucci |
Altre denominazioni |
Lungarno Nuovo |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Gattesti Federico, Francolini Felice. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada corre lungo la sponda nord dell'Arno per una lunghezza superiore al chilometro, collegando piazza Carlo Goldoni (ponte alla Carraia) alla piazza Vittorio Veneto (ponte alla Vittoria). Lungo il tracciato si innestano: piazza d'Ognissanti, via Melegnano e ponte Amerigo Vespucci, via Curtatone, via Palestro, via Giuseppe Garibaldi, via Magenta. La titolazione fu deliberata dal consiglio comunale nel giugno del 1887, in omaggio al navigatore Amerigo Vespucci (1454-1512), la cui famiglia aveva le case nel vicino borgo Ognissanti. Precedentemente, e dall'agosto del 1859, il tratto si indicava con il nome di lungarno Nuovo. Quest'ultima titolazione dava ragione del fatto che l'asse viario si proponeva effettivamente come di recente realizzazione, essendo stato tracciato tra il 1853 al 1855, al tempo del governo del granduca Leopoldo II di Lorena, nell'ambito dell'urbanizzazione del quartiere delle Cascine, realizzato sui terreni della Vaga Loggia e delle Cascine dell'Isola, su progetto generale dell'ingegnere comunale Federico Gatteschi (affiancato da Felice Francolini) con espropri documentati in un lungo arco di tempo, tra il 1849 e il 1858. In sintonia con il carattere alto borghese che doveva assumere il luogo - a lungo noto come quartiere degli inglesi per la concentrazione di residenze di facoltosi stranieri - lungo i vari tracciati furono eretti grandi palazzi, legati ai modi dell'accademismo ottocentesco e ricchi di citazioni cinque seicentesche. Il fatto che il lungarno fosse esposto alla luce e agli spazi aperti del fiume, favorì i più significativi investimenti proprio in questa zona, il che comportò la concentrazione lungo il nostro tracciato delle residenze di maggior sfarzo e rappresentatività, a partire dalla villa Favard, opera tra le maggiori di Giuseppe Poggi. Per quanto concerne invece il tratto tra piazza Carlo Goldoni e piazza d'Ognissanti, già segnato dalla presenza di edifici avanzati lungo il fiume, questi furono oggetto di espropri e significative riduzioni databili sempre attorno al 1855, con ricostruzione dei prospetti lungo una linea arretrata e in sintonia con il pregio della zona, per lo più progettati da Felice Francolini affiancato da altri architetti, quali Giuseppe Del Noce, Pietro Mario Conti, Ferdinando Gonnelli. Ancora oggi il lungarno si propone come una delle zone fiorentine residenziali di maggior pregio, al tempo stesso sufficientemente silenziosa e relativamente interessata dal traffico cittadino. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 6, n. 25; Stradario 1929, p. 4, n. 30; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, pp. 257-260; Stradario 2004, p. 479. |
Approfondimenti |
Saida Grifoni, Lungo l'Arno. Paesaggi, storia e culture, Firenze, Aska Edizioni, 2016, pp. 266-267. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Lungarno Vespucci su Wikipedia e dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
21/02/2014 |
Data ultima modifica |
12/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
05/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Localizzazione |
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