Quartiere |
Santo Spirito |
Ubicazione |
Piazza di Santo Spirito |
Denominazione |
Monumento a Cosimo Ridolfi |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Cini Giuseppe, Cestelli Claudio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Romanelli Raffaello, Sollazzini David, Casciani Alberto. |
Uomini illustri |
Ridolfi Cosimo. |
Note storiche |
L'idea di un monumento a Cosimo Ridolfi - illustre agronomo nonché più volte ministro del governo italiano, senatore del Regno e cofondatore della Cassa di Risparmio - fu lanciata attorno al 1887 dall'Accademia dei Georgofili (della quale Cosimo Ridolfi era stato presidente dal 1842 fino alla sua morte nel 1865), che individuò nello scultore Raffaello Romanelli l'artista a cui affidare l'impresa (sulla base del modello in gesso presentato e ancora conservato presso l'Accademia dei Georgofili) e nella basilica di Santa Croce il luogo dove collocare la scultura. Il progetto iniziale prevedeva probabilmente una fusione, come suggerisce anche la presenza di una patina color bronzo presente sul modello, evidentemente poi scartata per la non disponibilità della somma necessaria al lavoro. Ugualmente mutò il luogo di collocazione, individuato appunto nella piazza di Santo Spirito (in posizione decentrata, per quanto il comitato e l'artista desiderassero una posizione centrale alla piazza, con conseguente rimozione della fontana), prossima a quella che era stata la casa del nostro, in via Maggio all'attuale civico 15 (si veda). Terminata nel 1893, per le difficoltà a reperire i fondi per il trasporto e la costruzione del basamento, l'opera fu inaugurata (nonostante l'iscrizione dedicatoria riporti la data del 1896) solo il 4 marzo del 1898, con grande concorso di folla e di varie autorità, grazie a una sottoscrizione fra gli abitanti del quartiere. Alla fine degli anni novanta del Novecento il monumento fu oggetto di un intervento di restauro effettuato dall'Ufficio Belle Arti del Comune di Firenze (impresa esecutrice David Sollazzini & Figli) su progetto dell'architetto Giuseppe Cini e direzione dei lavori dell'architetto Claudio Cestelli. Un nuovo intervento, promosso dall'Accademia dei Georgofili con il sostegno dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, fu condotto nel 2009 (impresa esecutrice Alberto Casciani di Meridiana Restauri). Cosimo Ridolfi (1794-1865) è raffigurato eretto, lo sguardo pensoso, mentre porta una mano al mento e, con il braccio sinistro, poggia su un plinto. L'iscrizione sul basamento lo ricorda come "delle ottime discipline agrarie maestro insigne e promotore indefesso". "C'è soprattutto, alla base, un concetto di decoro maturato all'epoca nell'avanzare dei valori borghesi, per il quale la veste stessa indossata, non più nobilitata dal richiamo al modello classico, evidenzia il senso di un'appartenenza e di un'esistenza dedicata all'attuazione di ideali civili, quel rigore morale coltivato anche attraverso gli studi. Così i pantaloni gualciti, la redingote semiaperta che lascia intravedere il panciotto e la catena, le pieghe della stessa redingote evidenziate, sono parte della resa di una semplicità dignitosa, che esprime l'impegno umanitario di Ridolfi" (Mirella Branca 2009). Il monumento è realizzato in marmo bianco di Carrara (ravaccione) e granito di Baveno. Il monumento è stato fatto oggetto di una scheda conservativa e di rilevazione tecnica redatta da Chiara Caruso nell'ambito della fase di progetto del Master in Conservazione e Restauro 2014 promosso dall'Associazione per l'Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. |
Bibliografia
dettaglio |
Firenze 1974, p. 312; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 206-207; Carlo Francini in Quaderni di restauro 2000, pp. 53-55; Cesati (Piazze) 2005, p. 270; Firenze 2005, p. 453. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Onoranze a Cosimo Ridolfi, in "La Nazione", 24 marzo 1887; in "La Nazione", 1 giugno 1887 (cit. da Mecocci 1983 ma non riscontrato); in "La Nazione" 19 febbraio 1898 (cit. da Mecocci 1983 ma non riscontrato); Il riformatore dell'agricoltura toscana, in "La Nazione", 4/5 marzo 1898; Comitato Agrario di Firenze, Inaugurazione del monumento a Cosimo Ridolfi in Firenze, 4 marzo 1898, Firenze, 1898; Remo Mecocci, La piazza di Santo Spirito (8 secoli di vita), Firenze, Consiglio di Quartiere 3, 1983, pp. 38-39; Francesca Petrucci, In Via dei Georgofili c'era anche Romanelli, in "Libero", 1993, 2, pp. 3-7; Massimo de Vico Fallani, Piazza S. Spirito, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 228-231; Presentazione del restauro del monumento a Cosimo Ridolfi, in "I Georgofili. Atti dell'Accademia dei Georgofili", serie VIII, VI, 2009, 2, pp. 429- 446 (in particolare il contributo di Mirella Branca, pp. 437-444); Claudio Paolini, Monumenti celebrativi nella Firenze postunitaria, Firenze, Polistampa, 2015, pp. 74-77 (Monumento a Cosimo Ridolfi); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, II, Giardini e passeggi pubblici, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2015, pp. 489-493. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: BGA-F-004983-0000 (veduta della piazza con il monumento, indicata come del 1890 circa è da intendersi come post 1898). |
Risorse in rete |
Sull'opera sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Piazza di Santo Spirito su Wikipedia. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/03/2014 |
Data ultima modifica |
25/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
10/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini, con la collaborazione di Chiara Caruso. |
Tags |
monumento, scultura. |
Localizzazione |
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