Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Borgo degli Albizi 17 |
Denominazione |
Casa Taddei |
Altre denominazioni |
Casa Londi |
Affacci |
. |
Proprietà |
Albizi (Albizzi), Londi, Taddei, degli Alessandri, Basile, (Pagliano). |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Galluzzi Riguccio, Pagliano Girolamo. |
Note storiche |
La casa, dai caratteri cinquecenteschi, è ricordata da Federico Fantozzi (in ossequio all'attenzione propria del tempo per le dimore legate alla vita degli uomini illustri) in quanto luogo della morte dello storico Riguccio Galluzzi, avvenuta il 25 settembre 1801 al tempo in cui l'edificio era di proprietà di Carlo Londi: "fu il Galluzzi dotto, modesto e di integerrimi costumi, e scrisse d'ordine del Granduca Leopoldo I la Storia della Toscana, durante la dominazione Medicea" (Fantozzi 1843). Successivamente la casa è documentata per essere stata utilizzata quale alloggio del personale al servizio della famiglia degli Alessandri (si veda al numero civico 15), probabilmente in vista di una possibile espansione del loro vicino palazzo. Ciò detto, anche il nostro edificio non è privo d'interesse architettonico, nel suo riproporre in scala minore gli elementi tipici del lessico manierista: si veda come, a fronte di finestre e di un portone di dimensioni decisamente contenute, anche le bugne a cuscino che incorniciano i vari elementi si vadano riducendo in scala, senza tuttavia nulla far perdere all'equilibrio del disegno d'insieme, decisamente gradevole. Che si tratti di una casa di ben più antiche origini lo testimoniano in particolare gli ambienti, ora adibiti ad esercizio commerciale, che si aprono a sinistra del portone, sviluppati inusitatamente in profondità e originati da quelli tipici di una casa corte mercantile di età medioevale. Da segnalare come tali fondi fossero stati acquisiti dal noto imprenditore Girolamo Pagliano e nel 1905 messi in comunicazione con quelli del suo palazzo di via de' Pandolfini (si veda al n. 14) in modo da ampliare gli spazi per l'opificio dove si produceva il famoso sciroppo medicamentoso che tanta fortuna economica aveva dato al nostro: a queste vicende risale l'ampio lucernario che copre il cortile tardo quattrocentesco interno. I vari ambienti del fondo sono stati restaurati tra il 1994 e il 1995. Sul fronte è una epigrafe in ricordo del già citato Riguccio Galluzzi. L'edificio è tutelato da vincolo architettonico dal 1963. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1843, p. 155, n. 361; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 80-81; Bigazzi 1886, pp. 2-3; Garneri 1924, p. 251, n. XIX; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 41; Invernizi 2007, I, p. 23, n. 9; Paolini 2008, pp. 27-28, n. 21; Paolini (Albizi) 2008, pp. 38-39, n. 14; Paolini 2009, pp. 32-33, n. 26. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
19/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
22/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
|
|