Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via delle Porte Sante |
Denominazione |
Fortezza di San Miniato |
Altre denominazioni |
Fortezza di Sopra |
Affacci |
via di Giramonte |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Michelangelo Buonarroti, da Sangallo Giovanni Francesco, Sanmarino (Giovanni Battista Belluzzi/Bellucci, d.). |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Tribolo (Niccolò Pericoli, d.). |
Uomini illustri |
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Note storiche |
La fortezza trae origine da varie opere condotte da Michelangelo Buonarroti che, all'inizio del 1529, in vista dell'assedio delle truppe imperiali, era stato nominato dalla Repubblica fiorentina Governatore generale e Procuratore delle fortificazioni della città. "Più che una fortezza, Michelangelo aveva costruito, dirigendo personalmente i lavori, un insieme di cortine e di bastioni che, cominciando dalla porta S. Miniato e da quella a S. Niccolò, salivano sulla collina, abbracciando il convento e la chiesa di S. Salvatore e, più oltre, la chiesa di S. Miniato insieme col Palazzo dei Vescovi, in modo da farne una ridotta formidabile. Questi baluardi, dei quali restano ancora tracce, erano muniti di artiglierie poste in casematte, in barbette, in cannoniere ecc., ed erano rivestiti di mattoni composti di creta e di capecchio per attutire i colpi delle artiglierie nemiche" (Firenze 1974). Sulla base di questo primo intervento Cosimo I de' Medici provvide a trasformare parte del sistema difensivo - in corrispondenza del complesso di San Miniato - in una fortezza in muratura, dandone incarico prima a Francesco da Sangallo, quindi al Sammarino (1551-1553), con stemmi ed altri elementi decorativi eseguiti da Niccolò Tribolo. Della situazione determinatasi rende conto la pianta di Firenze delineata da Stefano Buonsignori nel 1584, che mostra i bastioni già definiti nei termini attuali (fatta eccezione per l'apertura della muraglia attuata nel Novecento per consentire la realizzazione della scalinata monumentale di accesso alla basilica) e tuttavia inseriti in una sistema di muraglie che prosegue lungo la costa inglobando anche la chiesa di San Salvatore e oltre. Ulteriori interventi seguirono nei secoli successivi, quando, oramai dismessa la struttura ai fini difensivi, lo spazio fu destinato a lazzaretto, poi individuato come casa di esercizi spirituali. Tuttavia le guide della città di Firenze della prima metà dell'Ottocento segnalano ancora nella zona antistante la basilica la presenza di una cannoniera con numerose palle di pietra. Sulla destinazione del luogo a cimitero monumentale si veda la scheda relativa (Cimitero delle Porte Sante). Del complesso si segnalano la così detta porta de' Medici che si apre al termine della via che parte da San Salvatore (con uno stemma della famiglia sovente identificato come opera del Tribolo ma in realtà realizzato quando l'artista era ormai morto), e la porta del Soccorso, posta sulla sinistra dell'attuale cancellata che introduce alla scalinata di ingresso. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1842, p. 768; Fantozzi 1843, p. 224, n. 551; Garneri 1924, p. 317; Firenze 1974, p. 369; Firenze 2005, p. 517. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Domenico Moreni, Notizie istoriche dei contorni di Firenze, Firenze, 1791-1795, V, Dalla Porta a S. Niccolò fino alla Pieve di S. Piero a Ripoli, Firenze, 1794, p. 58; Daniela Lamberini, Il Sanmarino. Giovanni Battista Belluzzi architetto militare e trattatista del Cinquecento, Firenze, Leo S. Olschki editore, 2007, I, pp. 84-92. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Campo in corso di revisione. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
19/06/2015 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
fortificazione, scultura. |
Localizzazione |
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