Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via delle Porte Sante |
Denominazione |
Cappella Sbertoli (cimitero delle Porte Sante) |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
Comune di Firenze (Sbertoli). |
Architetti - Ingegneri |
Fantappiè Enrico Dante. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Garella Antonio Giuseppe. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La cappella è situata all'interno del cimitero delle Porte Sante, nella sezione denominata Vecchia Galleria. Commissionata nel 1912 dalla famiglia Sbertoli all'architetto Enrico Dante Fantappiè (che l'anno precedente aveva assunto l'incarico di soprintendente al lavori dell'intero cimitero), la cappella testimonia dell'aggiornamento di alcuni professionisti fiorentini sulle coeve esperienze architettoniche europee, in questo caso fortemente segnate dalla lezione del Secessionismo viennese. Di impianto monumentale nonostante le modeste dimensioni, l'edificio unisce elementi (quali le bozze di pietra e i robusti risalti delle cornici) tesi a esprimere solidità e 'atemporalità' della costruzione, a segni che più chiaramente riferiscono del gusto floreale del periodo. L'ingresso è sovrastato da un rosone cruciforme. Il portale è impreziosito da una elaborata porta a due battenti in bronzo raffigurante due donne seminude danzanti (o in atto di volare), opera di Antonio Garella, attualmente protette da un cristallo che tuttavia ne limita fortemente la visione. I prospetti laterali non presentano aperture, in ragione della presenza nello spazio interno di loculi in muratura lungo queste stesse pareti. Sempre su un lato la letteratura indica la presenza di una iscrizione con la data e la firma dell'architetto (non rilevata nel corso del sopralluogo). Così, criticamente, Carlo Cresti: "A pianta quadrata e rastremata, nel suo sviluppo volumetrico, verso l'alto, la piccola costruzione si risolve nella accentuazione in facciata della grande croce che rimarca il portoncino e la finestra sovrastante formando il motivo di un rosone. Sono evidenti i riferimenti ai caratteri dell'architettura monolitica che, a ragione di alcune concessioni di leziosità decorative attuate nel dettaglio, perdono però di consistenza. La cappella è connotata da un eclettismo pesante dove l'abilità compositiva diventa soprattutto esibizionismo. In una considerazione che tenga per largo riferimento il parametro liberty risulta più calzante per intenzionalità e qualità formale la porta in bronzo modellata dallo scultore Garella". Ben diverse le valutazioni del tempo, almeno stando alla presenza dell'opera tra quelle proposte per concorrere al Premio Martelli del 1917 (comunicazione di Luigi Zangheri). Si lamenta il pessimo stato di conservazione del manufatto, per sfaldamento e degrado degli elementi lapidei. L'edificio è stato oggetto di rilievo e studio in occasione del laboratorio di restauro dell'anno accademico 2012-2013 dell'Università degli Studi di Firenze, docenti: Daniela Lamberini, Ugo Tonietti, Grazia Tucci. |
Bibliografia
dettaglio |
Cresti 1978, pp. 262, 314. Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
Antonio P. Torresi, Scultori dell'Accademia. Dizionario biografico di maestri, allievi e soci dell'Accademia di Belle Arti a Firenze (1750-1915), Ferrara, Liberty House, 2000, p. 72; Porte Sante: il cimitero di San Miniato al Monte, a cura di Gigi Salvagnini, Firenze, Opus Libri, 2001, p. 101, n. F 32; Graziella Cirri, Guida ai cimiteri comunali di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003, p. 39, n. 29; Emanuela Piccini, Opere e progetti di Enrico Dante Fantappiè (1869-1951), in "Bollettino Ingegneri", LV, 2007, 7, pp. 18-26. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 178808, 178811 (vedute d'insieme dei prospetti della cappella, 1994). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
20/06/2015 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
cappella funebre. |
Localizzazione |
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