Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via delle Porte Sante |
Denominazione |
Cappella Dainelli da Bagnano Masetti (cimitero delle Porte Sante) |
Altre denominazioni |
Cappella Ridolfi Firidolfi |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze (Ridolfi Firidolfi, Dainelli da Bagnano Masetti). |
Architetti - Ingegneri |
Del Moro Luigi. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Morini Francesco. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La cappella è situata all'interno del cimitero delle Porte Sante, nella sezione oggi denominata Cantiere. Fu eretta nei primi anni ottanta dell'Ottocento su progetto dell'architetto Luigi Del Moro e commissione della famiglia Ridolfi Firidolfi. Attorno al 1926 passò ai Dainelli da Bagnano Masetti, in occasione della morte di Giulio Masetti. Come la maggior parte dei sepolcri costruiti negli anni ottanta trae ispirazione da modelli gotici, in questo caso riletti con estrema sobrietà e misura. "L'edificio, a pianta cruciforme, è articolato in un corpo centrale più alto rispetto ai bracci laterali che vi si innestano. Un ampio portale archiacuto, delimitato da due pilastri angolari, identifica la struttura della facciata, mentre gli altri prospetti denotano una maggiore austerità e un identico impianto architettonico, nel quale si apre una monofora archiacuta e una stella a sei punte (...). Nella cappella Ridolfi Firidolfi gli elementi architettonici tratti dal repertorio del Gotico fiorentino, come il portale, sono riutilizzati in maniera originale, anche se vincolati da una perenne attenzione al loro valore funzionale-decorativo. Esternamente il Del Moro bandisce le decorazioni superflue in favore di un maggior rilievo dato agli elementi strutturali, e in generale al disegno compositivo di per sé articolato in più volumi" (Graziella Cirri). Il progetto è documentato da due tavole pubblicate nel 1885 sul periodico "Ricordi di Architettura", e da un'ulteriore tavola del 1890 che riferisce di lavori in ferro battuto e bronzo disegnati da Luigi Del Moro e Francesco Morini per l'arredo interno. Il mosaico raffigurante San Giulio, posto sul portale, è da riferirsi agli anni del cambio di proprietà e dell'inumazione di Giulio Masetti. Ugualmente di quegli anni è la vetrata della finestra tergale, datata 1928. Lo stato di conservazione può giudicarsi complessivamente discreto, nonostante le esfoliazioni della pietra lungo le fasce basamentali. |
Bibliografia
dettaglio |
Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
"Ricordi di Architettura. Raccolta di ricordi d'arte antica e moderna e di misurazione di monumenti", VIII, 1885, fasc. VI, tav. II-III (Cappella Ridolfi Firidolfi); s. II, I, 1890, tav. XII mod. (lavori in bronzo e ferro battuto...); Porte Sante: il cimitero di San Miniato al Monte, a cura di Gigi Salvagnini, Firenze, Opus Libri, 2001, p. 156, n. O 61; Graziella Cirri, Guida ai cimiteri comunali di Firenze, 165, Polistampa, 2003, pp. 75-76, n. 101. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 178780, 178784 (vedute d'insieme dei prospetti della cappella, 1994). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
04/07/2015 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
cappella funebre. |
Localizzazione |
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