Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via delle Porte Sante |
Denominazione |
Cappella Dorin Mazzei (cimitero delle Porte Sante) |
Altre denominazioni |
Cappella Ambrosano Panducci du Pac |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze (Ambrosano Panducci du Pac, Dorin Mazzei). |
Architetti - Ingegneri |
Bellini Tito. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Romanelli Raffaele, Biondi (officina), Benini (ditta), Coppedè (laboratorio). |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La cappella è situata all'interno del cimitero delle Porte Sante, nella sezione oggi denominata Viale Longinotti. Come dichiarato dall'iscrizione che la letteratura segnala lungo la fascia basamentale del prospetto sinistro (non rilevata nel corso del sopralluogo), fu progettata nel 1890 dall'architetto Tito Bellini e costruita dalla ditta fratelli Bencini, presumibilmente in occasione della morte di Vincenzo Ambrosano. A pianta cruciforme e di notevole ampiezza, la cappella si presenta rialzata dal piano di calpestio tramite ben quattro gradini e un conseguente zoccolo basamentale che rende l'insieme ancor più monumentale. La facciata, con paramento in pietraforte, presenta un protiro archiacuto, con un disegno che si ripropone anche sui prospetti laterali e tergale, e che riprende sia modelli gotici sia romanici. Il corpo centrale si eleva rispetto ai bracci laterali e vede una copertura a capanna con sottogronda segnato da una successione di archetti ciechi. Di notevole importanza il rilievo in bronzo posto nella lunetta del portale, raffigurante la Pesca Miracolosa, eseguito nel 1882 dallo scultore Raffaele Romanelli. Il cancello della porta e la bassa inferriata che perimetra l'area di pertinenza della cappella, di gusto neomedievale, furono eseguiti dall'officina Biondi. Sul retro è la scala di accesso alla cripta, con ingresso segnato dalla scritta Panducci Ambrosano du Pac. Nell'interno la letteratura segnala lavori in fusione della ditta Benini e arredi in legno del laboratorio Coppedè. L'edificio conobbe vari riconoscimenti: fu proposto per il Premio Martelli del 1896 e segnalato in un articolo elogiativo apparso su "Edilizia Moderna" del 1898. Per quanto riguarda lo stato di conservazione può dirsi complessivamente discreto, nonostante alcune esfoliazioni del paramento lapideo e alcune rotture nella parte basamentale. L'edificio è stato oggetto di rilievo e studio in occasione del laboratorio di restauro dell'anno accademico 2012-2013 dell'Università degli Studi di Firenze, docenti: Daniela Lamberini, Ugo Tonietti, Grazia Tucci. |
Bibliografia
dettaglio |
Cresti-Zangheri 1978, p. 23. Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
"Edilizia Moderna", 1898, 7, p. 32, tavv. 2-3; Porte Sante: il cimitero di San Miniato al Monte, a cura di Gigi Salvagnini, Firenze, Opus Libri, 2001, p. 112, n. G 9; Graziella Cirri, Guida ai cimiteri comunali di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003, pp. 58-59, n. 57. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 178795, 178800, 178801, 178802 (vedute d'insieme dei prospetti della cappella e dello spazio interno, 1994). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
05/07/2015 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
cappella funebre, Premio Martelli. |
Localizzazione |
|
|