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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via delle Porte Sante |
Denominazione |
Cappella Leario (cimitero delle Porte Sante) |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze (Leario). |
Architetti - Ingegneri |
Zalaffi Ezio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Moschi Mario. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La cappella è situata all'interno del cimitero delle Porte Sante, nella sezione oggi denominata Viale Coveri. Non si conosce la famiglia alla quale si deve l'erezione dell'edificio, per quanto la si possa ipotizzare sulla base della presenza all'interno delle sepolture di Pietro e Margherita Vianello, quest'ultima morta nel 1932. Nel 1961 la cappella fu acquisita dai Leario, ai quali si riferisce l'epigrafe in facciata e che sicuramente intervennero con varie migliorie sulla fabbrica, comunque attestante nel disegno d'insieme di una adesione alla stagione Art Déco propria dei primi anni trenta del Novecento. Si presenta come un blocco compatto di travertino, con la facciata segnata al centro da un portale affiancato da coppie di colonne scanalate che sostengono un alto timpano che si interrompe per tutta la larghezza del portale, lasciando lo spazio a un tondo con la Vergine dolente tra due angeli. Sullo strombo, oltremodo pronunciato, sono formelle a bassorilievo con i simboli della Passione e, in alto, sull'architrave, il volto del Cristo e la scritta INRI. Mauro Cozzi, che avanza un'attribuzione del progetto all'architetto Ezio Zalaffi, così precisa: "(La cappella Leario) a buon diritto può essere considerata la prova migliore di questo déco monumentale alle Porte Sante. E' situata nel gruppo diacronico ed eterogeneo delle cappelle vicine all'ingresso, ma con una inedita quantità di spazio all'intorno: oltre che a questo 'magnifico isolamento', più intrinsecamente deve la sua monumentalità alle quattro grandi colonne scanalate che affiancano l'ingresso e al timpano interrotto che sormonta e impagina il tondo a bassorilievo e il portale col pronunciato strombo decorato a formelle". Il tondo con la Vergine dolente tra due angeli, qui nuovamente richiamato, è stato attribuito (Lucio Scardino) a Mario Moschi o a un suo allievo ed è quindi databile all'anno del passaggio alla famiglia Leario (1961). Decisamente buono lo stato di conservazione complessivo. |
Bibliografia
dettaglio |
Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
Porte Sante: il cimitero di San Miniato al Monte, a cura di Gigi Salvagnini, Firenze, Opus Libri, 2001, pp. 26 (Mauro Cozzi), 56 (Lucio Scardino), 95, n. E 55. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
26/07/2015 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
cappella funebre. |
Localizzazione |
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