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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Borgo Ognissanti 28 |
Denominazione |
Edificio del magazzino Grossenbacher |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
. |
Proprietà |
Ricci, Bandinelli, Galletti. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Michelucci (officine). |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di un fabbricato con un fronte di sei piani (compreso quello in soprelevazione, con copertura a carena), che presenta al terreno un ampio vano commerciale e un piccolo ingresso posto a sinistra. I quattro piani superiori appaiono chiusi a vetri per l'intera larghezza, anche se le ampie superfici sono scandite dal disegno degli infissi in legno a loro volta inseriti in telai in ferro che tripartiscono e suddividono in due livelli ciascuna apertura. Anche i marcapiani sono costituita da travi in acciaio a vista. L'edificio, realizzato attorno al 1910, è da considerarsi uno dei rari episodi di architettura industriale di inizio Novecento presenti nel centro storico fiorentino, che al tempo - e segnatamente proprio in questa via dove nello stesso periodo si costruivano la casa galleria Vichi (si veda al civico 26) e l'edificio della Società Anonima Garages Nagliati (si veda al civico 96) - si andava popolando di 'grandi magazzini', simboli di modernità delle città del nuovo secolo. All'epoca della sua costruzione (in luogo di una casa a schiera di antica fondazione), l'edificio ospitò un grande magazzini di tessuti e ricami (Grossenbacher Embroidery). La tettoia a copertura dell'ingresso è da mettere in relazione con la richiesta, presentata dall'allora proprietario Leone Ricci al Comune di Firenze, per montare appunto "una copertura a cristalli", che dovrebbe essere stata realizzata, per la parte in ferro, dalle Officine Michelucci di Pistoia, visto che il modello è prossimo a quelli presenti nel catalogo delle officine stesse. Nel 1968 l'edificio fu sottoposto a vincolo architettonico con la seguente motivazione: "La semplice e scarna architettura, la luminosità e le nuove proporzioni segnalano questo edificio come esempio di un'evoluzione della tecnica architettonica verso i più brillanti esiti della migliore architettura moderna. L'edificio, per lo spirito di novità, brillantemente risolto in senso architettonico, per la nitidezza delle sue proporzioni, indicanti un vero senso di misura peculiare della tradizione toscana, è da considerarsi il più importante esempio di stile Liberty a Firenze". |
Bibliografia
dettaglio |
Nessun dato rilevato. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
11/10/2015 |
Data ultima modifica |
01/08/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
26/07/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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