Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Viale Michelangiolo |
Denominazione |
Viale Michelangiolo |
Altre denominazioni |
Viale Michelangelo |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Poggi Giuseppe. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Il viale sale, con ampi tornanti panoramici, da piazza Francesco Ferrucci al piazzale Michelangiolo (si segue qui la direzione indicata dalla successione dei numeri civici, nonostante l'andamento dei lavori sia stato opposto, dal piazzale Michelangiolo in direzione dell'attuale piazza Francesco Ferrucci). Lungo il tracciato si innestano, oltre ad alcune strade private, via dei Bastioni e via Carlo Marsuppini, via San Bernardino da Siena, via Pietro Tacca, il viuzzo di Gattaia e via di San Miniato al Monte. La titolazione del viale al grande artista fu deliberata dalla giunta comunale il 20 gennaio 1869, poco dopo aver dedicato allo stesso (il 7 ottobre 1868) l'omonimo piazzale al quale giunge la nostra strada, rifacendosi alla medesima motivazione che ricordava come "vicino all'attuale piazzale sorgevano le fortificazioni da lui erette durante l'assedio del 1530" (Stradario 1913). Si tratta, come è noto, dell'ultimo tratto realizzato nell'ambito del grande progetto del viale dei Colli, redatto da Giuseppe Poggi negli anni di Firenze Capitale (1865-1871) con lo scopo sia di ingrandire la città con nuove lottizzazioni sia di dotarla di una via panoramica nel verde adatta al passeggio e al transito delle carrozze. Come gli altri tratti si presenta quindi alberato per l'intera lunghezza, con la carreggiata (oltre la fila di alberi), affiancata da ampi marciapiedi attualmente in parte adattati a piste ciclabili, a loro volta profilati da piante di alto fusto. Il primo tratto, affrontando la comoda salita da piazza Francesco Ferrucci, presenta una fitta successione di lotti edificati a ville e villini per lo più realizzati ai primi del Novecento (così da rappresentare un episodio simile a quello della 'città giardino' sorta dal lato opposto, lungo il viale Galilei), mentre il successivo si caratterizza per l'arretramento rispetto alla sede stradale delle case, in modo da proporre variate successioni di giardinetti, variamente disegnati e arredati. Nell'ambito del progetto del viale dei Colli, tuttavia, negli intenti del progettista, era chiaro l'intento di allontanarsi con quest'ultimo tracciato dalla città, mostrando attraverso una successione di scorci su vigne e oliveti, case coloniche e rustici, le bellezze della campagna toscana, concludendo idealmente, dopo l'esemplificazione della città, quella dei suoi dintorni. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 88, n. 620; Stradario 1929, p. 76, n. 690. Campo in corso di aggiornamento. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Il viale de' Colli. Descrizione storico-artistica, Firenze, Tipografia Cooperativa, 1872; Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1882; Ida Baccini, Le passeggiate: il Viale dei Colli, in Firenze d'oggi, Firenze, Tipografia Enrico Ariani, 1896, pp. 107-114; Franco Borsi, La Capitale a Firenze e l'opera di G. Poggi, Roma, Colombo Editore, 1970, in particolare pp. 84-90 e tavole relative; Silvano Fei, Nascita e sviluppo di Firenze città borghese, Firenze, editrice Firenze, 1971, in particolare pp. 87-99 e tavole relative; Renzo Manetti, Il viale dei Colli, in Giuseppe Poggi e Firenze: disegni di architetture e città, catalogo della mostra (Firenze, Sala delle Reali Poste, dicembre 1989-gennaio 1990) a cura di Renzo Manetti e Gabriele Morolli, Firenze, Alinea, 1989, pp. 108-112; Francesco Adorno, Gennaro Tampone, Il piano di Giuseppe Poggi per Firenze: programma, progetto e attuazione per le aree orientali della città e per i colli, in "Bollettino Ingegneri", XLII, 1995, 12, p. 3; Mario Bencivenni, Il viale dei Colli e i giardini annessi, in Mario Bencivenni, Massimo de Vico Fallani, Giardini Pubblici a Firenze: dall'Ottocento a oggi, Firenze, Edifr, 1998, pp. 165-180; Elisabetta Maria Agostini, Giuseppe Poggi, la costruzione del paesaggio, Reggio Emilia, Diabasis, 2002; Mariachiara Pozzana, Greenways: percorsi verdi nell'Oltrarno di Firenze, Firenze, Polistampa, 2003; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004; Tommaso Carrafiello, Il 'Viale dei Colli' tra il crepuscolo di 'Firenze Capitale' e l'aurora della città borghese: la controversia edilizia per la sorgente del Pozzolino (1881-1892), in "Bollettino della Società di Studi Fiorentini", 2011 (2012), 20, pp. 97-112; Gabriele Corsani, Il Viale dei Colli di Firenze, in "Storia dell'Urbanistica / Toscana", 2012, 13, pp. 61-76; Carlo Cresti, Firenze 1861-1871, dall'Esposizione Italiana alle vicende della Capitale provvisoria, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2015, pp. 61-64. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6633 (veduta di un tratto del viale, 1930 ca.). |
Risorse in rete |
Sul viale sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
10/11/2015 |
Data ultima modifica |
19/11/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
15/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via, viale). |
Localizzazione |
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