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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Viale Galileo 10 |
Denominazione |
Villa Ciantelli |
Altre denominazioni |
Torre del Gatto, villa Stianti |
Affacci |
via dell'Erta Canina 80- 82 |
Proprietà |
Miniati, Girolami, Covoni, Ciantelli, Altoviti, Stianti. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La villa sorge nel punto in cui il nuovo stradone poggiano taglia l'antico tracciato di via dell'Erta Canina (dove è il borghetto noto come Castello di Arcetri), di modo che si osserva una situazione in tutto simile a quella verificabile all'incrocio tra il viale Galileo e via di San Leonardo: antiche residenze sorte lungo il medioevale percorso di pellegrinaggio che dalla porta di San Niccolò saliva alla basilica di San Miniato furono a partire dagli anni settanta dell'Ottocento riconfigurate per godere del nuovo e prestigioso affaccio sulla passeggiata. Così è per villa Ciantelli, della quale a suo tempo Guido Carocci ha così dettagliatamente ricostruito i passaggi di proprietà: "Fu in origine dei Miniati ed apparteneva nel 1427 a Lorenzo correggiaio. Lorenzo di Antonio Miniati la vendeva nel 1553 ai Girolami: ma in quel tempo si trovava in stato di rovina, sicché i nuovi proprietari la dovettero quasi ricostruire conservandone la struttura ed un'antica torre che la dominava. Seguendo un'usanza di famiglia, i Girolami vi costruirono allato una cappella dedicata a S. Zanobi che la tradizione afferma disceso dalla loro famiglia e la cappellina esiste tuttora. I Girolami possedettero la villa fino alla loro estinzione e la lasciarono insieme al nome in eredità ai Covoni. Da questi l'acquistarono i Ciantelli che la posseggono ancora". Dopo altri passaggi di proprietà la residenza pervenne attorno alla metà del Novecento agli Altoviti, e nel 1966 alla famiglia Stianti. "Al corpo centrale rinascimentale, successivamente è stato aggiunto un altro volume più aggettante, caratterizzato nella facciata interna da un'unica finestra inginocchiata al piano terreno, e lineare al primo piano. Questo prospetto termina con una loggetta d'angolo, costruita probabilmente all'inizio del Novecento. Nel lato orientale del complesso si sviluppa il giardino, tipicamente ottocentesco, con rondò, siepi di lauro, piante di bambù, cipressi ed azalee. Sulla facciata principale della villa prospetta la cappella, che all'esterno mantiene un tipico linguaggio rinascimentale non riscontrabile all'interno, la cui decorazione evidenzia carattere settecentesco (...). La torre si chiama tuttora 'torre del gatto' perché è completamente affrescata con una ottocentesca rappresentazione di una capanna a cielo aperto, in cui alcuni gatti danno la caccia ai topi; al centro del soffitto è dipinta una colomba. La torre è conclusa superiormente da una terrazza, da cui si domina Firenze" (Farneti). Dal viale Galileo si accede alla proprietà da un grande cancello in ferro di carattere tardo ottocentesco. |
Bibliografia
dettaglio |
Carocci 1906-1907, II, 1907, p. 216; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 332; Lensi Orlandi 1978, II, p. 78; Fauzia Farneti in Zangheri 1989, pp. 395-396. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004, p. 37. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
09/01/2016 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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