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Quartiere Viale dei Colli
Ubicazione Viale Galileo
Denominazione Scalinata di San Miniato
Altre denominazioni .
Affacci via delle Porte Sante
Proprietà Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Poggi Giuseppe, Bellini Tito, Lensi Alfredo.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Nell'ambito del tracciato del viale dei Colli uno dei temi affrontati da Giuseppe Poggi, autore del progetto di ingrandimento della città negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), fu quello del rapporto tra i nuovi assi viari e le antiche preesistenze, in questo caso rappresentate dalla basilica di San Miniato al Monte. A collegare e inquadrare la facciata della chiesa l'architetto realizzò questa doppia rampe di scale in travertino (chiusura del cantiere nel 1876), balaustrata, segnata al centro da tre ampie nicchie (che negli intenti forse volevano richiamare la successione di archi che segnano inferiormente San Miniato) con ampie superfici a bugnato (che invece rimandano a una tradizione locale cinque seicentesca). La scelta del travertino (materiale ben poco fiorentino) fu giustificata dal Poggi con il desiderio che le scale "discordassero il meno possibile colla facciata marmorea del Tempio non potendosi per ragioni di economia far uso del marmo, e rivestendo con il medesimo materiale anco i muri che la fiancheggiano" (Poggi 1882). Di tutto il progetto del viale dei Colli la realizzazione sembrò (e ancora oggi sembra) tra le sue espressioni meno felici. Così, ad esempio, è stata letta non senza ragione da Edoardo Detti, per il quale Poggi avrebbe dato prova di un atteggiamento "abbastanza ingegneresco quando incontrava le opere del passato, da lui utilizzate spregiudicatamente come complementi secondari al margine delle sue strutture", e ne sarebbe appunto prova "la mastodontica ed inutile scalinata sotto San Miniato, che finisce ad un punto qualsiasi del viale, e il modo con cui Poggi collocò la sua loggia caffè per il piazzale, a rincalzo di San Salvatore che ne rimase pesantemente schiacciato e nascosto. Eppure il Poggi conosceva l'architettura della città (...), ciò non gli valse però a sentire la scala delle vecchi architetture, con le quali non trovò convenienti ed appropriati accordi di passaggio, e in questi due casi neanche degli inquadramenti spettacolari che cercava". Così Flavia Tiberi (2014): "Della scalinata è stato detto che rappresenta la parte più fragile di tutto l'impianto del Viale dei Colli, un po' per la sua imponenza, un po' per l'eccessivo contrasto cromatico prodotto dall'uso del travertino; il nitore formale ed il rigore stilistico con cui essa fu disegnata, in realtà, ben si coniugano all'ubicazione ad essa riservata, poiché introduce la maestosità dei monumenti cui dà accesso, ma, nonostante la purezza delle linee e l'eleganza delle superfici dalle quali è costruita, essa tende ad apparire come una superfetazione compatta, che contrasta con la ricercatezza compositiva del viale". Si precisa che al Poggi si deve esclusivamente la scalinata che giunge al livello di via delle Porte Sante, dato che il tratto che segue fino alla basilica, per quanto già oggetto di una proposta formulata da Tito Bellini nel 1898, fu realizzato solo tra il 1927 e il 1928, su progetto dell'architetto Alfredo Lensi.
Bibliografia
dettaglio
Campo in corso di revisione.
Approfondimenti Giuseppe Poggi, Sui lavori per l'ingrandimento di Firenze. Relazione (1864-1877), Firenze, Tipografia G. Barbèra, 1882, pp. 145, 323, fig. 18; Edoardo Detti, Firenze scomparsa, con la collaborazione di Tommaso Detti e un'introduzione di Aldo Palazzeschi, Firenze, Vallecchi, 1970; Claudio Paolini, Il sistema del verde. Il viale dei Colli e la Firenze di Giuseppe Poggi nell'Europa dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2004, p. 40; Flavia Tiberi, Il paesaggio nell’opera di Giuseppe Poggi per Firenze capitale, Firenze, Edifir, 2014, pp. 121-151 (Il Viale dei Colli).
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9957 (veduta della scalinata dal viale Galileo, 1910 ca.).
Risorse in rete Campo in corso di revisione.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 09/01/2016
Data ultima modifica 27/09/2021
Data ultimo sopralluogo 20/07/2015
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
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