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Quartiere |
Viale dei Colli |
Ubicazione |
Via Dante da Castiglione 17- 19 |
Denominazione |
Villino Ibbotson Powers |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
viale del Poggio Imperiale |
Proprietà |
Ibbotson Powers, Michaelles, Bechi. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Powers Hiram. |
Note storiche |
L'area, compresa fra via Dante da Castiglione e via Benedetto da Foiano, fu interessata dai lavori di urbanizzazione connessi alla creazione della così detta città-giardino del viale dei Colli solo a partire dal 1868, vista la necessità di procedere inizialmente nei lotti immediatamente adiacenti il viale Niccolò Machiavelli, dove in quest'anno già si procedeva alla costruzione delle prime ville e villini. In questo contesto, nella vicina via Farinata degli Uberti, lo scultore americano Hiram Power aveva acquistato nel 1869 dalla società Lazzeri & Ciampi, accollataria dei lavori di urbanizzazione, un primo lotto di terreno dove costruire la propria residenza (si veda al civico 7). Il villino oggetto di questa scheda, così come i confinanti da questo lato della strada, sarebbero stati costruiti sui terreni acquistati poco dopo dagli stessi Powers, in questo caso a nome della moglie Elisabeth e della figlia Louisa Ibbotson Powers, e quindi abitati dai figli e dagli eredi dello scultore. In particolare il villino oggetto di questa scheda sarebbe passato a Maria, sposata con il tedesco Michaelles: sarà dall'unione tra i due che nasceranno molti figli che andranno appunto ad insediarsi nella parte superiore del lotto con nuove costruzioni, comprendenti una villa decisamente più ampia, oggi casa di cura il Bobolino (si veda a via Dante di Castiglione 13). "Il villino corrisponde a un fabbricato a due piani privo di decorazioni tinteggiato di rosso mattone, collegato con una rientranza a un altro villino, quest'ultimo simile ai circostanti nella usuale bicromia bianco grigio per parete e membrature. Il primo nucleo è quindi una preesistenza o un fabbricato con funzione di annesso o studio o dépendance; il secondo rappresenta l'adeguamento in 'stile', ligio all'ortodossia borghese del villino, con angoli a bugnato pronunciato, piano terreno bugnato, portone arcuato di accesso che dà su via Dante (e non verso il viale del Poggio Imperiale), finestre a timpano piano ad alta piattabanda decorata a riquadro che le rende indubbiamente assai slanciate. Il giardino, ospita due antichi cipressi, abeti, alberi di Giuda, magnolie, acacie e un filare di lecci lungo il confine con il viale del Poggio Imperiale. Alcune statue raffiguranti fanciulli e due busti di donna (posti sui pilastri del cancellino al numero civico 15) sono gli avanzi della ricca bottega di scultura dei Powers e della sua cerchia. Proprietari attuali sono i signori Bechi" (Quinterio 1989). In occasione del recente sopralluogo non si è riscontrata la presenza delle opere poste ai lati del cancello segnalate da Francesco Quinterio. Tutta la proprietà appare mantenuta con cura. |
Bibliografia
dettaglio |
Francesco Quinterio in Zangheri 1989, pp. 409-410. |
Approfondimenti |
Campo in corso di revisione. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
17/01/2016 |
Data ultima modifica |
01/08/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
26/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
comunità straniera (americano, tedesco). |
Localizzazione |
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