Quartiere |
Arcetri |
Ubicazione |
Via di San Leonardo 41- 43- 45- 47 |
Denominazione |
Villa il Barduccio |
Altre denominazioni |
Villa il Barduzzo, Il Palagio dei Barducci, villa Morelli, villa Piatti |
Affacci |
. |
Proprietà |
Barducci Chierichini, Benci, Barducci, Morelli, Piatti, Gaio. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Pratesi Mario. |
Note storiche |
Così Guido Carocci introduce alla storia della residenza nel suo repertorio sui dintorni di Firenze, al quale tutta la letteratura successiva ha attinto: "L'edifizio, nonostante le trasformazioni subite, conserva, tanto nella facciata corrispondente lungo la via di S. Leonardo, quanto nella parte interna, dov'è un cortile con portici sostenuti da pilastri ottagoni di carattere del XIV secolo, l'aspetto di un ricco palagio medievale. E difatti fu questa la ricca e grandiosa dimora campestre di una delle più potenti famiglie d'Oltrarno, i Barducci Chierichini, ed appartenne a quel Barduccio di Chierichino uno de' cittadini più illustri de' suoi tempi, riformatore dello Studio fiorentino, ambasciatore della Repubblica, illustrato da un'opera mirabile di Donatello che ne ritrasse l'effigie in quella statua che adorna il campanile di S. Maria del Fiore e che è volgarmente denominata lo Zuccone. I Barducci tennero sempre questa villa come prediletto luogo di villeggiatura e la possedettero fino alla loro estinzione. Anzi è da ricordarsi a questo proposito che Lorenzo Francesco Barducci avendo nel 1568 alienato la villa a Maddalena vedova di Gino Capponi figlia d'Amerigo Benci, Chierico di Barduccio si affrettò a ricomprarla nel 1570 per restituirla al patrimonio della famiglia". Passata nell'Ottocento prima ai Morelli poi nelle proprietà dei Piatti, fu in seguito frazionata in più appartamenti, come lamentato da Lensi Orlandi. Come lo stesso Carocci sottolinea, la stessa facciata dice delle molte trasformazioni subite: se un tratto è segnato da una successione di beccatelli che ne ricordano la stagione medievale, affiancano uno degli accessi delle finestre inginocchiate di carattere seicentesco, mentre chiare sono le riduzioni apportate nel corso del Novecento. Una lapide (trascritta da Bargellini e Guarnieri) ricorda come qui morisse Mario Pratesi. |
Bibliografia
dettaglio |
Bacciotti 1879-1886, III, 1886, p. 272; Carocci 1906-1907, II, 1907, pp. 225-226; Garneri 1924, p. 325; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, p. 134; Lensi Orlandi 1978, II, p. 84; Giampaolo Trotta in Zangheri 1989, p. 389; Firenze 2005, p. 523. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
25/01/2016 |
Data ultima modifica |
05/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2015 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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