Quartiere |
Extra moenia (San Miniato) |
Ubicazione |
Via dell'Erta Canina 54- 56- 58 - 60- 62- 64 |
Denominazione |
Villa Malchiori (Melchiori) |
Altre denominazioni |
La Fonte della Ginevra, La Sorgente |
Affacci |
. |
Proprietà |
Giramontini, Gini, Rimbaldesi, Torrigiani, Malchiori (Melchiori), Salcioni, Sargant, Manenti, Venerabile Arciconfraternita della Misericordia. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Si tratta di una villa con caratteri architettonici di non particolare pregio e tuttavia gratificata da una situazione ambientale di grande bellezza. Ricca anche la sua storia, così riassunta da Guido Carocci nel suo repertorio sui dintorni di Firenze (1907): "Situata sulla parte pianeggiante della via, a cavaliere della vallicella della Fonte della Ginevra, questa villa conservava fino a poco tempo addietro le tracce della sua antica costruzione. Fece in origine parte del possesso di Giramonte ed apparteneva alla stessa famiglia Gini padrona anche dei sottoposti terreni in mezzo ai quali sgorgavano le limpide e abbondanti acque della Fonte della Ginevra, dalla quale la villa trasse il nomignolo. Ai primi del XVI secolo Isabella di Giramonte Giramonti-Gini che maritandosi a Giovanni di Lorenzo Rimbaldesi gli aveva portato in dote villa e podere, ne lasciò erede, morendo, il figlio Francesco. Il 26 agosto 1618 Niccolò di Francesco Rimbaldesi alienava il possesso al senatore Carlo di Raffaello Torrigiani e fino al secolo ora decorso questa famiglia ne restò padrona". Come documenta lo scritto, fu proprio con il passaggio ai Malchiori, tra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi del Novecento, che la residenza fu interessata da lavori di ingrandimento e trasformazione, tanto da perdere quelle "tracce della sua antica costruzione" ricordate da Guido Carocci. "L'edificio, situato nella parte più pianeggiante dell'Erta, prospetta direttamente sul percorso con una facciata alta due piani, in cui si apre l'accesso sottolineato da una cornice in pietra. Sopra l'architrave sono inseriti elementi plastici, tra cui la rappresentazione del giglio fiorentino. Più interessante è il prospetto interno, a due piani, che affaccia sul giardino e si collega lateralmente a un piccolo edificio annesso mediante una loggia a due arcate, ora tamponate, poggianti su un'esile colonna ionica. In asse con il portico se ne dispone un altro, con sei colonne architravate, nel lato opposto, volto sulla valle di Carraia. La facciata è segnata da finestre lineari, da un terrazzo con ringhiera in ferro ed è conclusa da una loggia, tamponata al secondo piano. All'interno dei tre corpi di fabbrica si configura una corte a giardino" (Farneti 1989). |
Bibliografia
dettaglio |
Carocci 1906-1907, II, 1907, p. 214; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 331; Fauzia Farneti in Zangheri 1989, p. 413. Campo in corso di revisione. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
18/04/2016 |
Data ultima modifica |
07/10/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
20/07/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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