Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via degli Arazzieri |
Denominazione |
Via degli Arazzieri |
Altre denominazioni |
Via del Giardino, via del Cafaggio di San Marco |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La strada collega la piazza di San Marco con via San Gallo (canto dei Preti). Si tratta di un tracciato antico, sorto all'interno delle proprietà dell'ospizio della compagnia di Gesù Pellegrino (detta compagnia dei Preti e poi dei Pretoni, eretta nel 1313) e quindi diventato nel Cinquecento di confine tra questo e il convento femminile domenicano di Santa Caterina da Siena (poi palazzo del Comando Militare per il quale si rimanda a via Camillo Cavour e alla stessa via San Gallo). Sulle sue caratteristiche originarie così scrive Guido Carocci nel suo Illustratore fiorentino per l'anno 1908: "La strada, che passava tra il monastero di S. Caterina da Siena dell'ordine domenicano, e l'ospedale della compagnia dei Preti, volgarmente detta dei Pretoni, era d'origine antica; ma per esser posta in luogo solitario e poco frequentato venne chiusa da cancelli che restavano aperti soltanto di giorno". A documentare il fatto lo stesso Carocci trascrive un documento dell'Archivio di Stato del 1388 nel quale gli ufiziali di Torre ribadiscono l'obbligo della chiusura ricordando come la strada fosse nata quale chiostro dell'edificio dei Preti. Quando, nel 1545, Cosimo I de' Medici chiamò dalle Fiandre i tessitori di arazzi, concesse loro in uso i locali della compagnia di Gesù Pellegrino, e la strada assunse la denominazione che ancora oggi mantiene. Il tracciato, oltremodo breve, in sintonia con le vicende indicate, è caratterizzato dalla presenza dei prospetti secondari di edifici e palazzi che guardano con i loro ingressi o a via Camillo Cavour e piazza di San Marco, o a via San Gallo. Questo carattere, che rendeva la via appartata e del tutto secondaria nella rete viaria cittadina, subì una radicale trasformazione nel momento in cui, attorno al 1844, fu tracciata la via Ventisette Aprile (si veda), per collegare l'area della piazza di San Marco con il nuovo quartiere di Barbano, sorto su progetto di Flaminio Chiesi e articolato attorno all'allora piazza Maria Antonia, poi detta dell'Indipendenza. Di questo asse, oggi di notevole scorrimento veicolare, via degli Arazzieri è diventata accesso e primo tratto. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 8, n. 45; Stradario 1929, p. 6, n. 57; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 75; Stradario 2004, p. 67. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, Via degli Arazzieri, in "L'Illustratore fiorentino", Calendario Storico anno 1908, V, 1907, pp. 46-47. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di aggiornamento. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online e dalla voce Via degli Arazzieri su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
09/03/2017 |
Data ultima modifica |
20/05/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
15/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Localizzazione |
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