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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Santa Croce / San Giovanni |
Ubicazione |
Borgo Pinti 30 |
Denominazione |
Palazzo Magonzi Baldini |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via Fiesolana 19 |
Proprietà |
Brocchi, Maganzi Baldini. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Per quanto di sicura antica fondazione, l’edificio non presenta una facciata particolarmente caratterizzata, nonostante si evidenzi – come nel caso precedente – la sua significativa estensione, che porta a un fronte di quattro piani per sei assi, con un corpo in soprelevazione sul lato destro. Il palazzo dovrebbe identificarsi con la proprietà Maganzi Baldini, ricordata nel fondamentale repertorio I giardini di Firenze (anche se con la grafia errata Magonzi Baldini) redatto da Angiolo Pucci (grande esperto di giardinaggio, di orticultura e storia dei giardini che portò avanti le sue ricerche negli anni venti e trenta del Novecento, ora finalmente riordinate e date alle stampe per le cure di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani), dove così si legge: «In borgo Pinti al n. 30 sorge un palazzo che è molto antico, ma non di grande apparenza. L’attuale proprietario è Giuseppe Magonzi-Baldini. A tergo del palazzo è un giardino, non molto grande, che si estende fino alla via Fiesolana e lungo questa via è chiuso da un alto muricciuolo sormontato da cancellata di ferro, ed avente un cancello d’ingresso. Chi sa che prima il giardino non fosse più grande piantato anche con alberi perché quando il palazzo e il giardino appartenevano alla famiglia Brocchi si trova che in data 16 ottobre 1851 il Gonfaloniere invita il Cav. Vincenzo Brocchi a tagliare dei rami d’alberi sporgenti ed occupanti l’area pubblica nella via Fiesolana. Attualmente il giardino è in uso di un certo sig. Chini proprietario di una fabbrica di ceramica artistica a Borgo S. Lorenzo e se ne serve per deposito materiali diversi per cui il giardino non ha alcuna importanza». Se l’identificazione è corretta, il giardino di cui si parla sarebbe attualmente occupato da una autorimessa con accesso da via Fiesolana 19 (spazi che quindi, nei primi decenni del Novecento, sarebbero stati deposito della rinomata Manifattura Chini). |
Bibliografia
dettaglio |
Nessun dato rilevato. |
Approfondimenti |
Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 155-156; Claudio Paolini in Claudio Paolini, Hosea Scelza, Borgo Pinti: una strada fiorentina e la sua chiesa, Firenze, Polistampa, 2018, pp. 55-56, n. 12. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
03/06/2018 |
Data ultima modifica |
04/05/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
08/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione |
Localizzazione |
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