Quartiere |
Santa Maria Novella (Stazione) |
Ubicazione |
Largo Fratelli Alinari 1- 2- 3- 4 |
Denominazione |
Palazzo Ina Assitalia |
Altre denominazioni |
Palazzo Giovannozzi |
Affacci |
piazza della Stazione 1- 2- 3, piazza Adua |
Proprietà |
Istituto Nazionale delle Assicurazioni, Ina Assitalia. |
Architetti - Ingegneri |
Giovannozzi Ugo. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Shelley Percy Bysshe. |
Note storiche |
"L'architetto Giovannozzi sulle antiche case di via Valfonda, dove si trovava il Capitolo di San Vincenzo delle terziarie domenicane, edificò un palazzo a due corpi, dove han trovato sede uffici come quelli dell'Associazione albergatori, quelli della Protezione della giovane, quelli della C.I.T., quelli dell'Artigianato Fiorentino, quelli dell'Istituto italiano assicurazioni, quelli dell'Ispettorato provinciale del lavoro, quelli dell'A.G.I.S." (Bargellini- Guarnieri 1978). Presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze è un cospicuo numero di progetti relativi all'edificio, datati tra il 1935 e il 1940, che quindi pongono l'erezione dell'esteso fabbricato negli anni immediatamente successivi alla costruzione della nuova stazione ferroviaria realizzata dal Gruppo Toscano e inaugurata nel 1935. La contemporaneità delle opere è peraltro dichiarata sia dal disegno delle facciate sia dai materiali impiegati, dove prevale l'uso della pietra forte diversamente lavorata, con cornici in travertino a riquadrare gli accessi ai vani terreni, i portoni e le finestre. Di notevole qualità anche gli elementi di arredo, come le vasche ai lati degli ingressi, i colonnini cilindrici dei balconcini, le luci ai lati dei balconi stessi, di modo che stupisce non trovare (per quelle che sono state le nostre ricerche) nessun riscontro bibliografico sulla storia dell'edificio se non la breve segnalazione nel repertorio di Bargellini e Guarnieri, confermata dalla voce relativa all'ingegnere Ugo Giovannozzi nella Guida curata da Elisabetta Insabato e Cecilia Ghelli (2007). Eccezionale, inoltre, in ambito fiorentino, l'estensione della fabbrica che, solo per quanto riguarda il fronte principale a guardare la stazione, si propone con tre blocchi ciascuno di dodici assi, collegati da corpi arretrati di maggiore altezza dove sono gli ingressi, che in questo modo godono di una certa riservatezza. A fianco dell'ingresso segnato dal numero civico 2 è una lapide che ricorda come in questi luoghi (al tempo in cui qui passava via Falfonda) Percy Bysshe Shelley avesse composto l'Ode al Vento occidentale e lavorato al Prometeo liberato, alloggiando, tra il 1818 e il 1819, presso la pensione tenuta da una certa Madame Merveilleux du Plantis. Per quanto riguarda il fianco sul largo Fratelli Alinari si torna a sottolineare come l'edificio sia stato fondamentale nel definire l'ampiezza del largo stesso e in parte il suo carattere, visto che precedentemente e fino al 1935 l'ultimo tratto di via Nazionale si chiudeva con la cortina di edifici dell'antica via Valfonda. |
Bibliografia
dettaglio |
Bargellini-Guarnieri 1977-1978, IV, 1978, p. 115; Insabato-Ghelli 2007, p. 200; Invernizi 2007, II, p. 529, n. 476; Paolini 2013, pp. 111-112. |
Approfondimenti |
Nessun dato rilevato. |
Documentazione fotografica |
Archivio fotografico SBAP, Firenze: 4206, 4207 (vedute d'insieme della piazza della Stazione con il prospetto dell'edificio sullo sfondo, 1940 circa); 4208 (veduta d'insieme della piazza da via degli Avelli con l'edificio sullo sfondo, 1940 circa); 4209, 4210, 4212, 4213, 4214, 4215 (vedute dei prospetti del complesso da distanze e angolazioni diverse, 1940 circa). Foto Archivio Locchi, Firenze: Art-E1130 (veduta del palazzo dall'alto del campanile di Santa Maria Novella, 1950-1959). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
25/02/2019 |
Data ultima modifica |
22/08/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
25/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
lapide, comunità straniera (inglese). |
Localizzazione |
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