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Scheda Edificio dell'Istituto San Silvestro Torna ai risultati della ricerca
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Quartiere Santa Croce (Mattonaia)
Ubicazione Via della Colonna 12
Denominazione Edificio dell'Istituto San Silvestro
Altre denominazioni Monastero di San Silvestro
Affacci borgo Pinti 62
Proprietà Opera Pia di San Silvestro, Comune di Firenze.
Architetti - Ingegneri Pasqui Leopoldo, Casini Gino.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Si tratta della porzione moderna dell'ampio complesso dell'Istituto di San Silvestro, per il quale si rimanda alla scheda relativa a borgo Pinti 62. Relativamente a questa porzione si ricorda come, soppresso l'istituto nel 1808 e impoverito delle opere d'arte, questo fu ripristinato nel 1816 e, nel 1865, destinato a "Casa di rifugio delle fanciulle povere pericolanti", istituita e affidata al canonico del Capitolo della Cattedrale Antonio Fossi. Questi, nel 1872, acquisì la porzione già del monastero carmelitano di Santa Maria Maddalena de' Pazzi rimasta da questo lato e separata dall'altro nucleo per la realizzazione del nuovo tratto di via della Colonna, con l'intento di creare un unico corpo di fabbrica. L'intervento fu affidato all'architetto Leopoldo Pasqui che prestò per l'occasione la propria opera a titolo gratuito. Oltre ai vari lavori che interessarono gli interni, Pasqui costruì ex novo l'edificio di collegamento tra le due strutture affacciato su borgo Pinti, intervenendo parallelamente con la riconfigurazione dei prospetti sulla stessa strada e su via della Colonna, "al fine dell'ottenimento di una unitarietà linguistica adeguata alle nuove architetture di Firenze Capitale, che la limitatezza dell'impegno finanziario di spesa traduce in un neocinquecentismo scarno che indugia solo sui rari portali lapidei a bugna. In angolo tra i due assi viari, al piano terra, vengono aperti alcuni vani (in parte oggi non più di proprietà) adattabili a botteghe e laboratori artigiani, il cui affitto permetteva all'istituzione di dotarsi di una rendita" (Tramonti 1999). Trasferitesi le Benedettine Sivestrine a Montughi nel 1884, l'istituto (dal 1888 trasformatosi in Opera Pia) fu affidato alle monache belghe della Provvidenza dell'Immacolata Concezione. Negli anni successivi la struttura conobbe varie difficoltà economiche che portarono l'amministrazione, nel 1892, a vendere ai Panciatichi Ximènes la porzione del complesso posta a nord. Con il ricavato della vendita, tra l'altro, vennero operate alcune migliorie negli interni su progetto dell'ingegnere Gino Casini. "Il riadattamento si concluse intorno al 1940, quando si realizzò al piano terra la palestra-teatro con le camere soprastanti, assestando i livelli dei piani e allineandoli con il fabbricato ottocentesco realizzato dal Pasqui" (Tramonti 1999). Con la denominazione di Istituto femminile di San Silvestro la struttura - passata oramai di proprietà al Comune di Firenze - ospitò quindi una scuola elementare, una media e un educandato. Un numero considerevole di carte conservate presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze documentato di numerosi progetti di ristrutturazione non attuati, nel 1937 tesi a fondere questa parte con la limitrofa scuola tecnico commerciale Duca d'Aosta allora in piena espansione, e quindi nel 1940-1945 e ancora nel 1960-1965, in questo caso volti trasformare la proprietà in appartamenti da locare. Chiusa la struttura scolastica nel 1997 l'immobile fu oggetto di nuovi interventi a cura del Comune di Firenze che negli ambienti realizzò una Residenza Sanitaria Assistita e una Residenza per autosufficienti (gestite unitariamente a Montedomini), un asilo nido, un centro diurno per disabili e un centro di aggregazione per il quartiere. L'attuale facciata su via della Colonna, più volte riadattata, non mostra attualmente elementi architettonici di interesse.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1842, p. 291, n. 74; Fantozzi 1843, p. 205, n. 498; Firenze 1845, pp. 193-194; Formigli 1849, p. 168; Limburger 1910, n. 655; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, pp. 119-120; Fantozzi Micali-Roselli 1980, pp. 248-249; Firenze 2005, p. 420; Invernizi 2007, II, p. 359, n. 320.
Approfondimenti Giuseppe Richa, Notizie Istoriche delle Chiese Fiorentine divise ne' suoi Quartieri, Firenze, Pietro Gaetano Viviani, 1754-1762, II, Del Quartiere di Santa Croce, parte II, 1755, pp. 303-311 (Del monastero delle monache di San Silvestro); Bruno Santi, in Arte storia e devozione. Tabernacoli da conservare, a cura dell'Ufficio Restauri della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze e Pistoia, Firenze, Centro Di, 1991 (Quaderni dell'Ufficio Restauri, n. 3), pp. 10-12; Ulisse Tramonti, Istituto San Silvestro, in Gli istituti di beneficenza a Firenze. Storia e architettura, catalogo della mostra (Firenze, Montedomini, aprile-maggio 1998) a cura di Francesca Carrara, Ludovica Sebregondi, Ulisse Tramonti, Firenze, Alinea, 1999, pp. 153-157; Francesca Carrara, Una visita agli orti della Mattonaia nella città leopoldina, in Francesca Carrara, Valeria Orgera, Ulisse Tramonti, Firenze. Piazza d'Azeglio alla Mattonaia, Firenze, Alinea, 2003, pp. 22-43, p. 28 (Convento di San Silvestro); Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, pp. 196-199; Claudio Paolini in Claudio Paolini, Hosea Scelza, Borgo Pinti: una strada fiorentina e la sua chiesa, Firenze, Polistampa, 2018, pp. 77-81, n. 22.
Documentazione fotografica Nessun dato rilevato.
Risorse in rete Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Monastero di San Silvestro su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 02/03/2019
Data ultima modifica 17/05/2020
Data ultimo sopralluogo 02/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags Campo in corso di revisione.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
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