Quartiere |
Santa Croce (Mattonaia) |
Ubicazione |
Via Silvio Pellico 2 |
Denominazione |
Villino Baldelli |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via Pietro Giordani |
Proprietà |
Baldelli. |
Architetti - Ingegneri |
Messina Claudio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio fu eretto nei tardi anni sessanta dell'Ottocento su commissione del conte Onofrio Baldelli (ufficiale d'ordinanza di Vittorio Emanuele II) che, secondo le ricerche di Ulisse Tramonti (2003), al momento della vendita dei lotti del nuovo quartiere della Mattonaia, aveva fatto proprio buona parte del terreno dell'isolato delimitato dall'allora viale Principe Eugenio e dalle vie Silvio Pellico e Pietro Giordani, "dislocando agli angoli dello stesso tre villini, destinando alla figlia Giulia quello prospiciente la piazza". Della storia dei villini nel tempo rendono conto alcune carte dell'Archivio Storico del Comune di Firenze che, ad esempio, documentano la soprelevazione del villino in angolo con il viale nel 1900, e un intervento di restauro al nostro.
Nel 1932 l'edificio fu lasciato in eredità dalla contessa Giulia Baldelli vedova Tommasi all'Asilo dei fanciulli poveri fondato a Londra nel 1862 dall'esule italiano evangelico Salvatore Ferretti e quindi affidato alla Tavola Valdese che qui, nel 1942, trasferì l'asilo. Danneggiato dall'alluvione del 1966 fu restaurato su progetto dell'ingegnere Claudio Messina. Nel 1978 la struttura si è trasformata in Istituto Evangelico S. Ferretti, con compiti di educazione, assistenza e ospitalità per minori con disagi sociali in età prescolare e scolare indipendentemente dalla confessione religiosa. La costruzione, a tre piani, guarda a piazza Massimo d'Azeglio con uno smusso d'angolo che consente una esposizione ideale degli ambienti principali della casa. Al di là dell'eccellente posizione (e degli ampi spazi a giardino che la circondano sul retro andando dal cancello di via Silvio Pellico al muro di via Pietro Giordani) l'insieme non mostra elementi architettonici di particolare interesse, e anche tutto l'apparato decorativo appare ridotto al minimo. In prossimità della cantonata è una listra in marmo a registrare la denominazione del villino. |
Bibliografia
dettaglio |
Paolini 2008, pp. 150-151, n. 227; Paolini 2009, p. 220, n. 310. |
Approfondimenti |
Cento anni di vita dell'Istituto evangelico femminile italiano di Firenze, 1862-1962, Firenze, Tipografia Coppini, 1962; Ulisse Tramonti in Francesca Carrara, Valeria Orgera, Ulisse Tramonti, Firenze. Piazza d'Azeglio alla Mattonaia, Firenze, Alinea, 2003, p. 134; Alessia Artini, Chiesa Evangelica Valdese, Comunità di Firenze. Archivio storico: riordinamento ed inventario, Firenze, 2007; Claudio Paolini, Il quartiere della Mattonaia a Firenze: dagli antichi orti alla città giardino ottocentesca, Firenze, Edifir, 2020, p. 34. |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via Silvio Pellico su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL) |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
19/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/05/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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