Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via de' Benci 16 |
Denominazione |
Palazzo Benci |
Altre denominazioni |
Palazzo Fossi |
Affacci |
. |
Proprietà |
Alberti del Giudice, Benci, Fossi. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Leonardo da Vinci. |
Note storiche |
Posto davanti all'arco dei Peruzzi, l'edificio era un'ulteriore porzione della grande proprietà che gli Alberti del Giudice avevano su questo lato della via, acquistata tra il 1462 e il 1469 dai Benci, che originariamente avevano le proprie case al di là del ponte alle Grazie. Al prestigio di questa proprietà si deve la titolazione della strada e, benché non si conoscano le forme assunte dal palazzo nel Quattrocento, la fama del luogo, segnalato dalla letteratura essenzialmente per la tradizione che vuole che Leonardo da Vinci dipingesse qui il famoso ritratto di Ginevra de' Benci, ora alla National Gallery di Washington, e l'Adorazione dei Magi degli Uffizi, che in effetti lo stesso Giorgio Vasari dice presente "in casa d'Amerigo Benci dirimpetto alla loggia dei Peruzzi". L'edificio attuale, già indicato da Walther Limburger come risalente alla fine del Quattrocento, è in realtà una reinterpretazione ottocentesca dell'architettura fiorentina rinascimentale, voluta dalla famiglia Fossi che attorno alla metà del XIX secolo ne era divenuta proprietaria, e che sfrutta un primo piano riconducibile all'originario edificio trecentesco. Presenta il terreno segnato da grandi bozze di pietra rustica, sul quale si aprono le finestre rettangolari del mezzanino e cinque grandi arcate: quella centrale è adibita a ingresso, le altre sono state chiuse e includono finestre rettangolari, con brachettone, databili al Seicento. Sul fronte si allineano ferri da cavallo e ferri da bandiera; notevoli anche le belle inferriate in ferro battuto e l'affisso del portone (XIX secolo). Il primo e il secondo piano, come detto, sono un rifacimento ottocentesco. Oltre l'androne d'ingresso è un cortile, molto trasformato ma che conserva ancora al primo piano, su due lati, un corpo aggettante su grandi mensole, identificabile come parte della primitiva costruzione. Di notevole interesse lo scalone, databile fra il XVIII e il XIX secolo. Sempre nel cortile è uno scudo con l'arme dei Fossi (d'oro, alla fascia diminuita e abbassata d'argento, sostenente un'aquila dal volo abbassato di nero, e alla campagna di rosso, caricata di un rametto di cedro di verde, fruttato d'oro, rivolto; nel quarto franco d'argento, caricato di una porta di rosso, chiusa dello stesso), successivo al 1840, visto che il quarto franco appare per la prima volta in occasione dell'ammissione di Giovanni Battista Fossi alla nobiltà fiesolana in tale data. Relativamente allo spazio verde che era di pertinenza del palazzo nei primi decenni del Novecento (a testimoniare di un antico e più ampio giardino) fornisce alcune notizie il repertorio di Angiolo Pucci. La facciata è stata restaurata nel 1977 e quindi nel 2000. Il palazzo è tutelato da vincolo architettonico dal 1936. |
Bibliografia
dettaglio |
Limburger 1910, n. 257; Garneri 1924, p. 147, n. XXXI; Barfucci 1958, pp. 132-133; Limburger-Fossi 1968, n. 257; Fanelli 1973, II, p. 39, fig. 214; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 119; Cesati 2005, I, p. 68; Paolini 2008, p. 69, n. 79; Paolini (Benci) 2008, pp. 66-68, n. 14; Paolini 2009, pp. 90-91, n. 93. |
Approfondimenti |
Brenda Preyer, "Da chasa gli Alberti": the 'Territory' and Housing of the Family, in Leon Battista Alberti. Architetture e committenti, atti dei convegni internazionali del Comitato Nazionale VI centenario della nascita di Leon Battista Alberti (Firenze-Rimini-Mantova, 12-16 ottobre 2004) a cura di Arturo Calzona et al., Firenze, Olschki, 2009, pp. 3-33; Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati in città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 123. |
Documentazione fotografica |
Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 11341 (veduta di questo tratto di strada con il prospetto del palazzo, 1930-1939 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 60249, 60250, 60251 (veduta d'insieme e particolari del prospetto, 1972); 60252, 60253, 60254 (vedute del cortile, 1972). |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla voce Via de' Benci su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL). |
Codice SBAPSAE |
FI0312 |
ID univoco regionale |
90480170385 |
Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
30/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
21/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
ferro da facciata, inferriata, stemma familiare. |
Localizzazione |
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