Quartiere |
Santo Spirito / Viali |
Ubicazione |
Piazzale di Porta Romana 9 |
Denominazione |
Gipsoteca del Liceo Artistico Statale |
Altre denominazioni |
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Affacci |
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Proprietà |
demanio dello Stato. |
Architetti - Ingegneri |
Nuti Fabio. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
All'interno di quelle che furono le Regie Scuderie della Pace (si veda alla scheda Edificio del Liceo Artistico di Porta Romana), è da segnalare il grande ambiente con soffitto a capriate che un tempo era il maneggio coperto. Qui e negli ambienti adiacenti ex stalle, trova spazio la Gipsoteca, ufficialmente inaugurata nel giugno del 1929 come Museo dei Calchi in Gesso delle Sculture italiane del Medioveo e del Rinascimento, attualmente comprendente circa 3000 modelli, da considerare la raccolta più importante d'Italia. Il nucleo più consistente della collezione proviene dall’acquisto, nel 1922, da parte dell’allora direttore Mario Salvini, della collezione di Oronzio Lelli. Questi, di professione formatore, aveva avuto a suo tempo incarico dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti della riproduzione dei massimi capolavori della scultura antica e rinascimentale in modo particolare, ed aveva così formato in breve tempo una estesa raccolta consistente in forme e modelli ricavati direttamente dagli originali, di straordinaria importanza in assoluto e ancor più oggi, visto l'attuale divieto di operare calchi diretti sulle opere tutelate al fine di assicurarne l'ottimale conservazione. Questo nucleo andò ad arricchire la serie di calchi già presenti nella struttura come modelli per le esercitazioni degli studenti di quella che era la Scuola d'intaglio diventata, nello stesso 1922, con il passaggio dell'edificio in uso al Ministero della Pubblica Istruzione, Istituto d'Arte. Nel rispetto di una consolidata tradizione che voleva la formazione degli artigiani e degli artisti fondata sullo studio e sulla copia dei modelli antichi e rinascimentali in particolare, una consistente parte dei gessi era costituita da repliche di particolari architettonici e decorativi. A questi andarono nel tempo ad aggiungersi importanti calchi dal Bargello e dalla Galleria dell’Accademia. Sul fondo della ex cavallerizza fu poi collocato il calco del David, realizzato dal famoso bronzista Clemente Papi, a colloquiare con l'ugualmente monumentale 'Colosso', copia di uno dei due Dioscuri dell'omonima fontana della piazza del Quirinale in Roma, posto nell’Ottagono d’ingresso. Tra il settembre 2002 ed il marzo 2005 si data il restauro degli spazi della gipsoteca e dell'ottagono, per le cure della Provincia di Firenze con il finanziamento dell’Ente Cassa di Risparmio, intervento che si inserisce in un processo di recupero dell’intero edifico, avviato nel 1997 dalla Provincia per valorizzare le caratteristiche storiche ed artistiche del complesso edilizio di Porta Romana e delle varie stagioni che ne hanno caratterizzato gli interni, percepibili, ad esempio, nelle decorazioni che ornano la sala laterale meridionale, eseguite nel 1921 a celebrazione della fiera fiorentina del libro del 1921 e testimonianza del primo esperimento di recupero funzionale del complesso. |
Bibliografia
dettaglio |
Burci 1875, p. 211; Garneri 1924, p. 279; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 169; Cresti-Zangheri 1978, p. 169; Salvadori Guidi 1996, pp. 135-136, n. 181; Firenze 2005, pp. 527, 763-764. |
Approfondimenti |
Museo dei calchi in gesso fondato da Mario Salvini: catalogo delle opere esistenti, a cura di Filippo Rossi, Firenze, Mealli e Stianti, 1933; Storia dell'Istituto d'Arte di Firenze (1869-1989), a cura di Vittorio Cappelli e Simonetta Soldani, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 1994; Donatello e il primo Rinascimento nei calchi della Gipsoteca, a cura di Luisella Bernardini e Annarita Caputo Calloud, Firenze, Spes, 1985; la scultura italiana dal XV al XX secolo nei calchi della Gipsoteca, a cura di Luisella Bernardini e Annarita Caputo Calloud, Firenze, Spes, 1989; Giorgio Caselli, Massimo Mannucci, La copertura monumentale della Gipsoteca dell'Istituto d'Arte di Firenze, all'interno delle ex Scuderie Reali della Pace in Boboli: storia, indagini sullo stato di conservazione e interventi di restauro, in Conservation of Historic wooden Structures, atti del convegno (Firenze, 22-27 febbraio 2005) a cura di Gennaro Tampone, Firenze, Collegio degli Ingegneri della Toscana, 2005, II, pp. 245-254; Laura Felici, in Firenze itinerari del Novecento, a cura di Lia Bernini, Firenze, Nardini, 2017, pp. 110-116.
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Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla gipsoteca sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire sito ufficiale del Liceo Artistico di Firenze. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
22/01/2021 |
Data ultima modifica |
19/12/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/02/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini |
Tags |
museo. |
Localizzazione |
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