Quartiere |
Extra moenia Q2 (Piagentina) |
Ubicazione |
Via dell'Orcagna |
Denominazione |
Via dell'Orcagna |
Altre denominazioni |
Via Orcagna |
Affacci |
. |
Proprietà |
Comune di Firenze. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
La via corre dal lungarno del Tempio a via Vincenzo Ghiberti. Lungo il suo tracciato si incontrano: via Arnolfo, via Fra' Giovanni Angelico e via Giotto. La denominazione, a ricordare l'artista - nell'ambito di un'area tutta volta a ricordare i grandi nomi dell'arte fiorentina -, per quanto già presente in alcune piante della città a partire dagli anni settanta dell'Ottocento è attestata come conferita ufficialmente dalla Giunta Comunale nell'agosto del 1900 (fino al 1913 a comprendere solo il tratto fino a via Fra' Giovanni Angelico), anno che ugualmente è indicativo della realizzazione definitiva del tracciato, genericamente previsto nel piano di ampliamento della città redatto da Giuseppe Poggi in relazione alle nuove esigenze di Firenze Capitale (1865-1871) ma attuato solo dopo la ripresa dalla drammatica crisi economica attraversata dal Comune a seguito del trasferimento della capitale a Roma, provocata proprio dagli ingenti investimenti legati al suo rinnovamento urbanistico. Secondo l'originario progetto poggiano, a circa metà del tracciato doveva aprirsi un'ampia piazza posta tra via dell'Orcagna e via del Ghirlandaio ed estesa tra le traverse via Arnolfo e via Fra' Giovanni Angelico. Si sarebbe così determinato anche nell'area della Piagentina uno spazio verde, di incontro e sosta, al pari di quanto parallelamente era stato pensato per piazza Guglielmo Oberdan, secondo modalità particolarmente care a Giuseppe Poggi. Lungo la via sono sia edifici eretti nei primi decenni del Novecento, alcuni di un certo pregio, sia stabili frutto di edificazioni degli anni cinquanta e sessanta, a saturare i giardini e le aree verdi che un tempo caratterizzavano tutto il quartiere, pensato e destinato alla media borghesia del tempo (si tenga presente come lo Stradario 1913 indichi una popolazione lungo la via di 337 abitanti e come le carte della città di questi stessi anni indichino ampie aree inedificate). Nel suo insieme possiamo quindi considerare la strada, assieme alle sue traverse, oltremodo rappresentativa delle varie esperienze architettoniche del Novecento fiorentino, ora tradizionaliste ora, anche se timidamente, moderniste. |
Bibliografia
dettaglio |
Stradario 1913, p. 98, n. 692; Stradario 1929, p. 83, n. 763; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, II, 1977, pp. 347-348; Stradario 2004, p. 311. |
Approfondimenti |
Bettino Gerini, Vivere Firenze... Il Quartiere 2. Piagentina, Bellariva, Varlungo, Rovezzano, Firenze, Edizioni Aster Italia, 2006, pp. 68-69 (Via del Ghirlandaio). |
Documentazione fotografica |
Campo in corso di revisione. |
Risorse in rete |
Sulla via sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dallo Stradario storico amministrativo del Comune di Firenze disponibile online. |
Codice SBAPSAE |
. |
ID univoco regionale |
. |
Data creazione |
10/10/2021 |
Data ultima modifica |
11/10/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
30/05/2021 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
toponomastica, stradario (via). |
Localizzazione |
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