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Struttura della banca dati |
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Quartiere |
Santa Maria Novella |
Ubicazione |
Piazza della Repubblica 1A |
Denominazione |
Palazzo del Banco di Sicilia |
Altre denominazioni |
. |
Affacci |
via Calimala, via Orsanmichele, vicolo di Ferro |
Proprietà |
Baroncelli, Banco di Sicilia. |
Architetti - Ingegneri |
Pascoletti Cesare, Del Lungo Torquato. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
Così annota Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972), testimone dell'erezione dell'edificio progettato dall'ingegnere Cesare Pascoletti, unico deliberatamente moderno a formare cerniera tra piazza della Repubblica e via Calimala: "Quando fu costruito questo palazzo suscitò numerose polemiche, sia per la sua architettura moderna, priva di compromessi, con il chiaro risalto della struttura in cemento armato, sia perché venne avanzata l'ipotesi di lasciare libera l'intera area in precedenza demolita, scoprendo un'inaspettata prospettiva verso la mole di Orsanmichele. La nuova sede del Banco di Sicilia fu progettata dall'architetto Pascoletti, e ridotta un po' in altezza rispetto alle dimensioni di progetto. L'inaugurazione avvenne il 6 gennaio 1960. Anticamente erano state in quest'area case e botteghe dei Della Luna, sulle cui rovine fu costruito, dopo lo 'sventramento' del centro, uno dei soliti palazzi ottocenteschi (vi ebbe sede il noto ristorante Aglietti) demolito con un certo rimpianto". A fronte di queste passate critiche, oggi l'edificio è dai più considerato "un saggio sapiente di architettura giocata sull'uso di materiali costruttivi all'interno di un linguaggio lineare e rigoroso che coniuga materiali quali il cemento armato e l'alluminio anodizzato con i più tradizionali pietra forte e marmo che integrano volutamente la costruzione al tessuto storico circostante" (Aleardi-Marcetti 2011). Il fronte principale mostra sette grandi e regolari aperture al terreno e quattro piani superiori con finestre profilate da infissi in alluminio anodizzato di color bronzo che si dispongono senza apparente soluzione di continuità, di modo che la superficie si presenta come un grande piano fittamente riquadrato con elementi in cemento armato, per lo più rivestiti da lastre in pietra forte, ad assicurare, nonostante il disegno moderno, quella voluta continuità con i materiali della tradizione locale di cui si è prima detto. Del precedente edificio tardo ottocentesco (1890 circa, architetto Torquato Del Lungo su committenza della famiglia Baroncelli) si conserva presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze il rilievo del prospetto principale, eseguito prima della demolizione, attorno al 1955. L'edificio è attualmente occupato dai grandi magazzini Zara. |
Bibliografia
dettaglio |
Palazzi 1972, p. 82, n. 146; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, pp. 166-167; Aleardi-Marcetti 2011, pp. 56-57, n. FI14. |
Approfondimenti |
Foto di copertina in "Bollettino Ingegneri", V, 1957, 6. |
Documentazione fotografica |
Nessun dato rilevato. |
Risorse in rete |
Sull'edificio sono alcuni file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dalla banca dati delle Architetture del 900 in Toscana (realizzata dalla Fondazione Michelucci e resa disponibile dalla Regione Toscana nel proprio sito). Ulteriori immagini e riferimenti bibliografici sono presenti nella banca dati Architettura toscana (L'architettura in Toscana dal 1945 ad oggi). |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
13/04/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
21/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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