Home Il progetto Ricerca nel Repertorio Piante e Vedute Temi e Itinerari Indici Link Crediti Contatti
Ricerca nel Repertorio
Denominazione Modulo di ricerca
Ubicazione
Proprietà
Architetti - Ingegneri
Pittori - Scultori - Decoratori
Uomini illustri
Testo
Per ottimizzare la ricerca è consigliabile digitare una sola parola chiave per campo (es.: Bardi, anziché via de’ Bardi).
Per ulteriori suggerimenti si veda a:


Struttura della banca dati
 
Scheda Casa dei del Garbo Torna ai risultati della ricerca
Versione stampabile della scheda
Quartiere Santa Croce
Ubicazione Via dei Cimatori 3
Denominazione Casa dei del Garbo
Altre denominazioni Casa Vinci
Affacci vicolo de' Cerchi
Proprietà Cerchi, Cimatori, Vespucci, Cinelli, del Garbo, Vinci.
Architetti - Ingegneri Ignoto/i.
Pittori - Scultori - Decoratori Nessun dato rilevato.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche L'edificio, grandioso, presenta ancora tracce della sua originaria struttura sul lato che prospetta via de' Cerchi, con paramento in filaretto di pietra, mentre il prospetto principale, su via dei Cimatori, ha carattere sostanzialmente moderno, nonostante il portone d'ingresso cinquecentesco con arco e soglie di pietra. In origine faceva parte delle molte proprietà che i Cerchi avevano in questa zona, quindi è documentato, nel 1427, come appartenente a Cinello d'Amerigo Vespucci e ridotto ad albergo. Passato ai Cinelli che ne mantennero la proprietà fino ai primi del Cinquecento, fu poi dei del Garbo e quindi entrò tra le proprietà pubbliche. Tra il 1630 e il 1775, grazie a una concessione granducale, l'edificio fu concesso agli Scolopi di San Giuseppe Calasanzio, che vi aprirono le prime scuole dette Pie (vedi anche palazzo Salviati in via del Corso). Nel 1748 il complesso fu "ampliato e abbellito per volontà e munificenza di Francesco I imperatore romano e granduca di Toscana", come ricordava una lapide settecentesca già scomparsa al tempo dello stradario di Bargellini e Guarnieri (dove comunque si riportava il testo sulla scorta della trascrizione datane da Francesco Bigazzi) e che è stata recentemente riprodotta e posizionata sul portone. Ai tempi di Federico Fantozzi la casa era documentata come proprietà Vinci. Sullo stesso edificio, al di sopra di una lapide in marmo con un monte a tre cime e una croce, è un elegante e raro tabernacolo in legno seicentesco, intagliato e lumeggiato in oro, contenente attualmente una statuetta della Madonna.
Bibliografia
dettaglio
Fantozzi 1843, p. 115, n. 258; Bigazzi 1886, p. 230; Illustratore fiorentino (1904) 1903, pp. 22-23; Limburger 1910, n. 179; Palazzi 1972, p. 44, n. 66; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 249; Invernizi 2007, I, p. 132, n. 109; Paolini 2009, p. 119, n. 144.
Approfondimenti Nessun dato rilevato.
Documentazione fotografica Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 51299 (il tabernacolo in legno dopo l'intervento di restauro, privo dell'immagine, 1940-1950 ca.); 14604, 51298 (vedute del tabernacolo, 1972).
Risorse in rete Nessun dato rilevato.
Codice SBAPSAE .
ID univoco regionale .
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 30/09/2020
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags lapide, tabernacolo.
Localizzazione
Contatti note tecniche e legali
 
Copyright © 2011 - 2021 Palazzo Spinelli - Associazione No Profit
Copyright © 2011 - 2021 Claudio Paolini