Quartiere |
Santa Croce |
Ubicazione |
Via Dante Alighieri 4 |
Denominazione |
Casa dell'osteria del Pennello |
Altre denominazioni |
Casa Mannelli Galilei |
Affacci |
piazza de' Donati |
Proprietà |
Alighieri, Compagnia di Orsanmichele, Lupicini, Arrighi, Mannelli Galilei. |
Architetti - Ingegneri |
Ignoto/i. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Nessun dato rilevato. |
Uomini illustri |
Dante Alighieri, Albertinelli Mariotto. |
Note storiche |
Dell'antica casa che qui sorgeva non resta oggi che il disegno delle arcate dei fornici in pietra liscia al piano terreno. Il bassorilievo tondo posto negli anni sessanta del Novecento col ritratto del pittore Mariotto Albertinelli sposta poi decisamente l'interesse del luogo in relazione alla figura di questo artista, che abbandonò i pennelli per i mestoli da cucina gestendo la trattoria che qui si trovava. In questo edificio, ora così trasformato, vari studiosi riconoscono in realtà il luogo dove sarebbe stata la vera casa degli Alighieri e dove sarebbe nato Dante. Questa la testimonianza di Federico Fantozzi nella sua guida del 1842: "Se non c'induce in errore una costante tradizione; se male non furono interpretati alcuni passi della Divina Commedia; e se la opinione dei moderni eruditi non andò errata, d'uopo è piegare riverenti la fronte dinanzi a questa modesta casupola siccome quella nella quale ebbe i natali il padre dell'Italiana poesia, l'altissimo Dante Alighieri. La sua vetustissima e singolare porticina era stata, or sono pochi mesi, ignorantemente demolita, ma per buona fortuna essendosi conservati i materiali fu rimessa al posto dietro il disegno che ne aveva conservato il signor Seymour Kirkup. L'autore della Marietta de' Ricci (contro però l'autorità del Vasari), racconta che nella loggetta terrena di questa casa, ridotta oggi a magazzino, aperse la sua osteria quel cervello balzano di Mariotto Albertinelli, allorché, noiato della pittura che tanto bene esercitava, gli piacque di cangiare le mestiche in vivande, le tinte in vernaccia, ed i pennelli in ramaioli". Così Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972): "Era questa la casa di Bello, figlio di Alaghiero I e fratello di Bellincione. Passò poi a Geri del Bello (figlio del suddetto), rammentato da Dante nell'Inferno. Da Geri l'acquistò il cugino Alaghiero II. E qui, dunque, al n. 4, nacque nel 1265 il figlio di Alaghiero II, Durante detto Dante, che lasciò l'immobile al figlio Pietro, per metà. L'altra metà apparteneva al fratello di Dante, Francesco. Passò poi alla Compagnia di Orsanmichele e ai Lupicini. Quindi agli Arrighi, unendosi così alla sorte della casa al n. 2. Dopo nemmeno cinquant'anni dalla morte del Poeta, in nessuna delle case degli Alighieri abitava più alcuno dei suoi discendenti o parenti". Attualmente l'edificio presenta una facciata organizzata su cinque piani per tre assi: come accennato gli unici elementi che rimandano all'antico sono i due fornici del terreno (ridotti a più modeste aperture) e le bozze di pietra che segnano il terreno, con ampie integrazioni, da ricondurre all'intervento di restauro che interessò l'edificio attorno al 1912 (così dalla documentazione fotografica conservata presso la fototeca dei Musei Civici Fiorentini). Nel tentativo di rendere più credibile l'edificio come medievale sono, sempre al terreno, ferri da cavallo, un reggitorcia e una lanterna. Su piazza de' Donati, dove l'attuale trattoria ha lo sfogo, è una loggetta novecentesca in stile gotico. |
Bibliografia
dettaglio |
Fantozzi 1842, pp. 304-305, n. 92; Firenze 1850, p. 198; Bigazzi 1886, pp. 234-236; Limburger 1910, n. 222; Garneri 1924, p. 261, n. LXVIII; Limburger-Fossi 1968, n. 222; Palazzi 1972, p. 53, n. 83; Bargellini-Guarnieri 1973, p. 40; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, 1977, p. 50; II, 1977, p. 243; Cesati 2005, I, p. 25; Paolini 2009, p. 53, n. 45. |
Approfondimenti |
Guido Carocci, La casa di Dante, in "Arte e Storia", XX, 1901, 24, pp. 153-155; Per la casa di Dante, in "Arte e Storia", XXII, 1903, 17, pp. 114-115. |
Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: PDC-F-002754-0000 (veduta d'insieme del prospetto, 1870-1890 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 6320, 6526 (documentazione relativa al cantiere di restauro relativo ai fronti su via Dante Alighieri e sulla piazza de' Donati, 1912 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 37487 (veduta di questa porzione della strada con parziale dell'edificio, 1967). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
23/09/2020 |
Data ultimo sopralluogo |
10/01/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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