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Quartiere Santa Croce
Ubicazione Piazza di San Firenze 1- 2
Denominazione Palazzo Gondi
Altre denominazioni .
Affacci via de' Gondi 2- 4
Proprietà Gondi.
Architetti - Ingegneri da Sangallo Giuliano (Giuliano Giamberti, d.), Ferri Antonio Maria, Poggi Giuseppe, Dori Emilio, Porcinai Pietro.
Pittori - Scultori - Decoratori Bonechi Matteo, Del Moro Lorenzo, Ciceri Giovanni Battista, Moschi Mario.
Uomini illustri Nessun dato rilevato.
Note storiche Il palazzo, tra i più importanti del centro storico fiorentino, nasce dall'incarico conferito nel 1490 a Giuliano da Sangallo dal ricco mercante Giuliano di Lionardo Gondi che, in quest'area, aveva negli anni precedenti acquistato varie case dai Giugni, dagli Asini, dal Tribunale della Mercatanzia e dallo stesso Comune. Dal testamento dello stesso Giuliano redatto nel 1501 si può dedurre come in tale data il nuovo palazzo fosse già abitato, benché non ancora terminato e, nonostante il documento obbligasse gli eredi a portarlo a perfezione (non è chiaro se estendendosi sul lato sinistro o su quello destro), i desideri del testatore non furono ascoltati. A questa data (e fino al 1870) il palazzo si presentava su tre piani distribuiti per sei assi, con due portoni, a guardare la piazza, essendo il fianco sull'attuale via de' Gondi chiuso da un altro fabbricato in aderenza. Alcuni lavori vennero affidati alla fine del Seicento all'architetto Antonio Maria Ferri (1686), a interessare comunque solo la parte posteriore dell'edificio, in particolare tesi a definire nuove scuderie e un nuovo quartiere con una ricca alcova, realizzata tra il 1710 e il 1711 in occasione del matrimonio tra Angiolo Gondi e Elisabetta Cerretani, arricchita da interventi dei pittori Matteo Bonechi e Lorenzo Del Moro e con stucchi di Giovanni Battista Ciceri. Negli anni di Firenze Capitale (1865-1871), al fine di allargare via de' Gondi, vennero espropriate alcune case di proprietà della famiglia alla quale, tuttavia, venne concessa la possibilità di intervenire su questo lato per conferire nuova e diversa monumentalità alla propria residenza e, se vogliamo, di portare a compimento l'opera iniziata dall'avo Giuliano. Il fianco sinistro del palazzo fu così aggiunto su progetto dell'architetto Giuseppe Poggi tra il 1870 e il 1874: più in particolare a questi anni risale l'ultimo asse di finestre e la terza porta sul lato sinistro del fronte principale, e l'intero fianco sulla nuova via, compreso lo scudo che si staglia sulla cantonata con l'arme della famiglia (d'oro, a due mazze decussate di nero, legate di rosso, sostituito nel 1972 da una copia realizzata dallo scultore Mario Moschi), il tutto con l'obiettivo di armonizzare il nuovo con le preesistenze (anche grazie a una attenta scelta dei pietrami impiegati), tanto da risultare il palazzo assolutamente omogeneo nel disegno dei due fronti. Tra il 1954 e il 1957 e ancora tra il 1960 e il 1972 sono documentati vari interventi di sistemazione interna su progetto dell'architetto Emilio Dori, affiancato negli anni settanta da Pietro Porcinai per la sistemazione di una scenografica terrazza posta a nord e orientata a guardare la Cattedrale. Il piano terreno, segnato da una 'panca di via' in pietra, si presenta caratterizzato da ricorsi di bugne a cuscino, con tre portali incorniciati ad arco e piccole finestre quadre. Il primo piano è a bugne piatte e l'ultimo a paramento liscio, ambedue con finestre centinate (in origine spartite a croce guelfa e lunetta soprastante) che ripetono la forma dei portali. All'ultimo piano le finestre sono più alte, in modo da compensare visivamente l'accorciamento prospettico. Il tutto è coronato da un elegante cornicione a mensole di modesto aggetto, sopra il quale è un belvedere a colonne posto in asse con il portone al n. 2 (varie modifiche al piano attico furono attuate come accennato nel 1954). Oltre il portone al n. 1 (e si vedano i due bei ferri portabandiera ai lati) si accede all'elegante e armonioso cortile (interessato da un cantiere di restauro nel 2007), a tre e a due svelte arcate per lato su colonne con capitelli finemente scolpiti, a lungo occupato da un fioraio e che, "più che essere un compromesso tra l'esterno e l'interno e segnare il passaggio dalla vivacità della strada alla quiete della casa, qui sembra già far parte dell'appartamento, e ci si stupisce di non trovarvi qualche mobile che l'arredi" (Gino Chierici 1952). Al centro è una notevole fontana a doppia tazza del 1652, alimentata dall'acqua della fontana del Nettuno di piazza della Signoria. Sotto il portico si sviluppa una rampa di scale con balaustri a foglie d'acanto e si trova un'antica statua togata, proveniente forse dal vicino teatro romano. In una sala al primo piano la letteratura segnala un ricco soffitto intagliato e un grandioso camino, riconducibile al Sangallo. Si veda anche via de' Gondi 2-4. Il palazzo (ancora appartenente alla famiglia Gondi) appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale, ed è tutelato da vincolo architettonico dal 1934.
Bibliografia
dettaglio
Del Bruno 1757, pp. 56-57; Cambiagi 1765, p. 86; Cambiagi 1771, p. 86; Cambiagi 1781, p. 82; Lastri 1821, V, pp. 127-32; Thouar 1841, p. 358; Fantozzi 1842, p. 144-145, n. 44; Fantozzi 1843, p. 134, n. 302; Firenze 1845, pp. 197-198; Formigli 1849, p. 172; Firenze 1850, p. 206; Burci 1875, pp. 89, 90; Bacciotti 1879-1886, III, 1886, pp. 249-250; Stegmann-Geymüller 1885-1908, V, p. 13, tavv. 8-12 (Giuliano da Sangallo); Bigazzi 1886, p. 263; Carocci 1897, pp. 33-34; Elenco 1902, p. 249; Vasari-Milanesi 1906, IV, p. 275; Limburger 1910, n. 336; Bertarelli 1922, pp. 71-72; Garneri 1924, pp. 143-144, n. IX; Bertarelli 1937, p. 146; Allodoli-Jahn Rusconi 1950, pp. 94-95; Chierici 1952-1957, I, 1952, pp. 114-115; Limburger-Fossi 1968, n. 336; Bucci-Bencini 1971-1973, I, 1971, pp. 57-61; Ginori Lisci 1972, II, pp. 585-592; Palazzi 1972, p. 135, n. 246; Firenze 1974, pp. 148-150; Mosco 1974, p. 99; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, I, p. 359; II, 1977, p. 74; Cresti-Zangheri 1978, p. 192; Dezzi Bardeschi 1981, pp. 12, 17-18; Gabriele Morolli in Firenze 1992, p. 90, n. 59; Zucconi 1995, p. 73, n. 90; Lara Mercanti in Palazzi 2001, pp. 64-67; Adsi 2003, pp. 25-26; Cesati 2005, I, p. 301; II, p. 576; Cesati (Piazze) 2005, pp. 220-222; Firenze 2005, pp. 371-372; Chiara Martelli in Atlante del Barocco 2007, p. 415, n. 106; Paolini 2009, p. 263-265, n. 374.
Approfondimenti Marco Lastri, Palazzo Gondi, e celebre fabbricatore, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, IX, pp. 21-25; Alessandro Rubin de Cervin, Palazzo Gondi di Firenze, in "Maison et Jardin", XV, 1965, 115, pp. 86-93; Maddalena Trionfi Honorati, Firenze vista da casa Gondi, in "Antichità Viva", IV, 1965, 2, pp. 91-100; Andreas Tönnesmann, Der Palazzo Gondi in Florenz, Worms, Werner, 1983; Corinna Vasic Vatovec, Palazzo Gondi, in L'architettura di Lorenzo il Magnifico, catalogo della mostra (Firenze, Spedale degli Innocenti, 8 aprile-26 luglio 1992) a cura di Gabriele Morolli, Cristina Acidini Luchinat e Luciano Marchetti, Milano, Silvana editoriale, 1992, pp. 166-169; Riccardo Pacciani, "Tum pro honore publico tum pro commoditate privata": un documento del 1490 per l'edificazione di Palazzo Gondi a Firenze, in "Arte Lombarda", n.s., 1993 (1994), 2/4, pp. 202-205; Georg Satzinger, Der 'Konsul' am palazzo Gondi in Florenz, zur öffentlichen Inszenierung antiker Statuen um 1500, in "Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana", XXX, 1995, pp. 151-189; Linda Pellecchia, Untimely death, unwilling heirs: the early history of Giuliano da Sangallo's unfinished palace for Giuliano Gondi, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", LXVII, 2003 (2004), pp. 77-117; Diego Crociani, Migliorati Lorella, Studio storico artistico sulle opere di Giuliano da Sangallo a Palazzo Gondi, Firenze, Centro-A-Zeta, 2011; Gondi. Una dinastia fiorentina e il suo palazzo, a cura di Paolo Fiumi e Gabriele Morolli, Firenze, Polistampa, 2013; Samuele Caciagli, Piazza San Firenze, in Le piazze di Firenze: storia, architettura e impianto urbano, a cura di Francesco Gurrieri, Firenze, Mauro Pagliai Editore, 2014, pp. 188-215, pp. 196-198; Le dimore urbane di Filippo Strozzi e di Giuliano Gondi, in Sabine Frommel, Giuliano da Sangallo, Firenze, Edifir, 2014, pp. 135-161; Gianluca Belli, Paramenti bugnati e architettura nella Firenze del Quattrocento, Firenze, University Press, 2019, p. 407, n. 18, figg. 22, 46, 107-108 (ma si vedano anche i rimandi al testo tramite l'indice analitico della pubblicazione).
Documentazione fotografica Archivi Alinari, Firenze: BGA-F-008583-0000 (veduta d'angolo del palazzo, 1890 circa); ACA-F-002880-0000 (interno con caminetto, 1890 circa); ACA-F-002859-0000 (insieme del prospetto su piazza di San Firenze, 1890 circa); ACA-F-002875-0000 (interno, particolare di un capitello della scala, 1890 circa); ADA-F-040431-0000 (insieme del prospetto su piazza di San Firenze, 1940 circa); ADA-F-040432-0000, ADA-F-040433-0000 (due vedute del cortile con la scala, 1940 circa); ACA-F-055793-0000 (cortile con veduta della fontana, 1963); CAL-F-003924-0000 (esterno su piazza di San Firenze, 1997); CAL-F-003924-0000 (esterno su piazza di San Firenze con particolare del belvedere a colonne, 1997). Archivi Scala, Bagno a Ripoli (Firenze): 0067104 (veduta d'insieme del cortile); 0128988 (veduta d'insieme del prospetto su piazza di San Firenze). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 64946 (veduta d'insieme del palazzo con i prospetti su piazza di San Firenze e su via de' Gondi, 1890 ca.). Archivio fotografico SBAP, Firenze: 20283, 20284, 20285, 20286 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni, 1959); 32212, 32213, 32214, 32215, 32216 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni, 1966); 46105, 46106, 46107, 46108, 46109, 46110, 46111, 46112, 46113 (vedute d'insieme e particolari dei prospetti esterni, 1966); 48525 (veduta d'angolo dei prospetti esterni, 1969); 48529 (veduta d'insieme del prospetto su piazza di San Firenze, 1969); 83322, 83323, 83324, 83325 (particolari delle bugne dei prospetti esterni, 1976); 173321, 173322, 173323, 173324, 173325 (particolari degli elementi architettonici degli spazi interni, 1994); 173326 (veduta d'insieme dell'androne, 1994); 173327, 173328 (particolari degli spazi interni, 1994); 173329 (veduta d'insieme del cortile interno, 1994); 173330, 173331 (vedute dello scalone monumentale, 1994); 173332, 173333, 173334, 173335, 173336, 173337, 173338, 173339, 173340, 173341 (vedute d'insieme e particolari degli spazi interni, 1994); 173342 (veduta dell'altana, 1994); 173343 (veduta d'insieme di una sala interna, 1994); 173344 (veduta dell'altana, 1994); 173345, 173346, 173347, 173348, 173349, 173350 (vedute degli spazi interni con riferimento agli elementi architettonici, 1994); 173351 (veduta d'insieme del cortile interno, 1994); 173352, 173353, 173354, 173355, 173356, 173357, 173358, 173359, 173360, 173361, 173362, 173363, 173364 (vedute degli spazi interni con riferimento agli elementi architettonici e alle superfici dipinte, 1994).
Risorse in rete Sull'edificio sono vari file multimediali reperibili su rete telematica, a partire dal sito ufficiale di Palazzo Gondi e dalla voce Palazzo Gondi su Wikipedia (con testi concessi dal presente sito in GFDL).
Codice SBAPSAE FI0134
ID univoco regionale 90480170195
Data creazione 15/08/2008
Data ultima modifica 04/04/2021
Data ultimo sopralluogo 06/03/2020
Autore della scheda Claudio Paolini.
Tags panca di via, ferro da facciata, stemma familiare.
Localizzazione
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