Quartiere |
San Giovanni |
Ubicazione |
Via degli Speziali 3 |
Denominazione |
Palazzo del Trianon |
Altre denominazioni |
Palazzo dell'UPIM, palazzo della Rinascente |
Affacci |
piazza della Repubblica 1r- 2r- 3r- 4r- 5r- 6r- 7r |
Proprietà |
Bocconi, UPIM, La Rinascente. |
Architetti - Ingegneri |
Buonamici Luigi, Ferrara Miranda. |
Pittori - Scultori - Decoratori |
Rosignoli Vincenzo. |
Uomini illustri |
Nessun dato rilevato. |
Note storiche |
L'edificio è documentato come eretto su un progetto dell'architetto e ingegnere Luigi Buonamici già redatto nel 1888, e presenta sia su via degli Speziali sia su piazza della Repubblica due fronti identici per disegno e per ampiezza, sviluppandosi ambedue per sette assi organizzati su quattro piani e un ammezzato (alcune tavole di progetto sono conservate presso l'Archivio Storico del Comune di Firenze). Si caratterizza per l'adesione a uno stile neocinquecentesco particolarmente ricco, con profusione di balconi e decori, che un tempo trovavano precisa rispondenza nell'uguale abbondanza di decori degli ambiente terreni (in parte con interventi dovuti allo scultore Vincenzo Rosignoli), originariamente occupati dalle sale del caffè Trianon, inaugurato nel 1891 e chiuso nel 1896 per lasciare il posto a vari magazzini. Così Marcello Jacorossi (in Palazzi 1972): "Questo palazzo di una certa purezza classica e di non oppressive dimensioni fu uno dei primi ad essere ricostruito durante i lavori di risanamento del centro, e fin da principio costituì il punto di maggiore attrazione del pubblico sulla nuova piazza intitolata a Vittorio Emanuele II. Costruito dall'ingegner Luigi Buonamici, ospitò infatti il celebre caffè Trianon, luogo di 'perdizione' dei nostri nonni. Successivamente divenne il più eloquente simbolo della nuova civiltà dei consumi, come sede prima dei grandi magazzini Bocconi, dannunzianamente intitolati poi La Rinascente, e quindi dell'UPIM, che attualmente occupa tutti i cinque piani dell'edificio". Ben più complessa la contemporanea lettura del palazzo offerta da Marco Dezzi Bardeschi (1972): "Questo macroscopico blocco quadrato, nel quale si colgono scoperti echi dei modelli degli edifici commerciali americani realizzati solo pochi anni prima dagli architetti della scuola di Chicago, rappresenta una sorta di edificio soprastorico nel quale si mescolano disinvoltamente le più disparate memorie rinascimentali. Su un doppio ordine (piano terreno integralmente a vetrine arcuate e mezzanino scandito da finestrini abbinati ad archivolto di tradizione richardsoniana) si impostano due dilatati livelli di uffici ed un attico, concluso da un ampio cornicione che ricorda vagamente quello di palazzo Strozzi. Le emergenti sfinestrature, condotte nel solco della tradizione neocinquecentesca, sono impaginate in un rigoroso ed elegante scheletro di paraste e di cornici marcapiano impostato sul modello dell'albertiano palazzo Rucellai a ordini differenziati (dorico con roselline il primo piano, ionico il secondo), mentre la fascia soprastante che realizza la saldatura col cornicione è condotta sulla memoria di una tradizione vasariana portata a commistione con la stimolante prassi sullivaniana. Non è da escludersi peraltro anche un diretto ascendente di G. De Angelis e della sua Rinascente romana, realizzata proprio in quegli anni, anche per le caratteristiche dell'impianto distributivo, in entrambi i casi su pianta quadrata. L'effetto risultante, come si comprende bene, è una ingenua e fragile commistione eclettica di stili storici, riassunti e rielaborati estrinsecamente più che realmente assimilati: i due fronti identici, sulla piazza e sulla via Speziali, costituiscono in definitiva due quinte autonome rispetto alla singolarità funzionale del tema (e si noterà che nei riquadri delle vetrine a piano terra compaiono degli intrecciati arabeschi con draghi fiammeggianti che, in clamorosa dissonanza con il rigore dell'assemblaggio stilistico del resto, denunziano nel B. già una timida e irriflessa adesione alle tematiche liberty)". Attualmente il palazzo è tornato ad ospitare i grandi magazzini La Rinascente. Per quanto riguarda la sua storia conservativa si ricorda un significativo cantiere volto alla ristrutturazione degli spazi interni e al restauro degli esterni nel 1970, su progetto di Miranda Ferrara, e il più recente intervento di restauro e nuova tinteggiatura delle facciate del 2008. |
Bibliografia
dettaglio |
Palazzi 1972, p. 85, n. 150; Bargellini-Guarnieri 1977-1978, III, 1978, p. 225; IV, 1978, pp. 106-107; Cresti-Zangheri 1978, p. 39; Firenze 2005, p. 257; Fantozzi Micali-Lolli 2016, p. 89. |
Approfondimenti |
Cronache della città. Il Trianon, in "La Nazione", 16 dicembre 1891; In giro per la città. Il Trianon, in "Il Fieramosca", 17-18 dicembre 1891; Antonio Frosali, I caffè, in Firenze d'oggi, Firenze, tipografia Ariani, 1896, pp. 53-59; Marco Dezzi Bardeschi, Buonamici, Luigi, voce in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XV, 1972; Lucia Mannini, Ambienti fiorentini e decorazioni di Vincenzo Rosignoli, in "Artista. Critica d'arte in Toscana", 2004, pp. 88-97.
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Documentazione fotografica |
Archivi Alinari, Firenze: FCL-S-000048-0072 (veduta d'insieme con prospetti su via degli Speziali e piazza della Repubblica, 1935 circa). Fototeca dei Musei Civici Fiorentini, Firenze: 9944, 14395, 133350 (documentazione relativa al ritrovamento di un brano di muro di età romana rinvenuto nella zona tra via degli Speziali e via Calimala, 1898); 9528, 61047 (veduta di un prospetto dell'edificio dopo l'intervento di restauro del 1970, 1971). |
Risorse in rete |
Nessun dato rilevato. |
Codice SBAPSAE |
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ID univoco regionale |
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Data creazione |
15/08/2008 |
Data ultima modifica |
22/09/2021 |
Data ultimo sopralluogo |
21/03/2020 |
Autore della scheda |
Claudio Paolini. |
Tags |
Campo in corso di revisione. |
Localizzazione |
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